Salve a tutti,
Premessa: è notorio che l'arco non rientra nella categoria delle armi, assieme alla balestra, ma è definito attrezzo sportivo, di libero acquisto e "libero" porto, non importa se può uccidere a oltre 100 mt. Ho messo la parola "libero" tra virgolette perchè qui nasce un dubbio: se vado in campagna o nei boschi a tirar frecce, qualche "sollecito" guardiacaccia o tutore dell'ordine potrebbe ravvisare, nel mio comportamento, l'azione di caccia con mezzi non permessi; vaglielo a dire che a 20 mt non prendo il paglione!!
Se tiro frecce in campo aperto, ad esempio a fianco di una stradina di campagna, mi potrebbero contestare l'azione di attività pericolosa in area non interdetta al pubblico.
Se ad posto di blocco, gli agenti mi scoprono l'arco a nulla vale il tesserino rilasciato da un'associazione di tiro, e questo è vero, poichè l'unico che può rilasciare autorizzazioni per armi o attrezzi pericolosi è il prefetto; anche se per l'arco non serve licenza, inevitabilmente si trova qualche zelante tutore dell'ordine, non acculturato in materia, che scrive e dopo che lui ha scritto, giusto o sbagliato che sia, occorre un avvocato.....
Premesso tutto questo, la mia domanda è: come si deve comportare un soggetto che vuol tirar due frecce e non possiede una tenuta agricola, o un giardino di 30 mt di lunghezza che finisce contro un muro invalicabile alle frecce? Ho scritto muro perchè la siepe non da la sicurezza dell'arresto delle frecce e come tale, se il vicino va a protestare dai tutori dell'ordine, scatta la denuncia.
Cosa dice la legislazione in merito, visto che sulla rete si trova poco?
Visto che questo aspetto non è trattato, ma dovrebbe essere importante, riterrei utile approfondirlo.
Un grazie a chi mi vorrà rispondere.
raff

hemmmm

campo tuo con esposti e ben visibili segnali di pericolo tiro con l'arco, meglio sarebbe se con ass...... in caso le frecce fuori uscissero dal perimetro (tabellazione perimetrale)

campo di altri (previo loro permesso)con esposti e ben visibili segnali di pericolo tiro con l'arco, meglio sarebbe se con ass...... in caso le frecce fuori uscissero dal perimetro (tabellazione perimetrale).
Meglio se avisi la publica sicurezza, intanto la prima risposta che ti danno è, fai pure nessun problema (entro la sett.... pattugliamento di controllo ecc. ecc.)

terzo sistema n'do pazzo vuoi e son tutti tuoi (problemi in caso di contestazioni da parte di pub..... sic...... varia più g.caccia) tu fregatene fai lo gnorri.

1° Campi non ne posseggo.
2° Non mi va di cacciare un parente nei guai.
3° Non mi va di cominciare con gli avvocati alla mia età.
Cercherò un qualcuno con cascina e l'aia grande e come paglione userò una rotoballa
Scherzi a parte, la legge cosa dice di preciso?
Grazie
Raff

Mi dispiace non conosco tutte le leggi a riguardo.

tu metiti in un campo e inizzia a tirare e se qualcuno si inrita mettiti a correre .

provate a cercare nel forum FIARC o nel forum caccia con l'arco i post di Paolo Pasquini... Sono sempre molto esaustivi...

Es.
http://www.fiarc.org/Forumphp/viewtopic.php?f=3&t=7763

Ciao
Luca

Grazie Luca,
adesso la faccenda si ridimensiona un pò.
vado a completare la lettura....
Raff

Ciao raff ,
argomento complesso quello che hai aperto -
Molto poco esiste in legislazione e molto nella mente di piu' o meno zelanti "tutori dell'ordine".
Essenzialmente arco e frecce sono atrezzi (sportivi) a meno di "usi impropri"
Il che vuol dire tutto e niente , anche il martello e' un atrezzo ma se lo uso sulla testa , non di un chiodo, ma di qualcuno diventa "uso improprio"
i ( pochi ) riferimenti di legge li trovi sul sito di Edoardo Mori
( http://www.earmi.it/default.htm )
Mori fa il giudice a Trento ed e' considerato un'autorita' in materia di armi .
Intanto segui il consiglio di Nitopi , l'argomento e' stato ampiamente trattato sui forum tematici tipo quello Fiarc, quello di Cacciaconlarco e quello di Agorarco
Opinione personale , se non hai su lame da caccia , se non vesti in mimetica , se tiri alle rotoballe o a un supporto battifreccia con tanto di tanto di visuale ( non importa di che tipo ) nessuno con un minimo di comprendonio puo' contestarti l'atteggiamento di caccia , se lo fa chiedigli le generalita' , e' tuo diritto , spiegagli che la tua e' attivita' di allenamento , invitalo a farti il verbale dicendogli che lo contesterai e che si coprira' di ridicolo e vedrai che si ridemensionera' notevolmente .
( dai i gradi da caporale a qualcuno e vedrai che si credera' il padreterno , pero' a volte basta poco per ridimensionarlo )

Pero' se sei su una proprieta' altrui ti serve il permesso ( possibilmente scritto ) del proprietario ( solo ai cacciatori e ai fungaioli e' permesso "fare cose" sulla proprieta' altrui , a tutti gli altri no )

p.s.
l' unico "evento legale" ( a parte i casi di bracconaggio evidente ) di cui ho notizia e' quello di due svizzeri fermati alla frontiera di chiasso con due longbow nel bagagliaio ( regolarmente acquistati a Milano con tanto di fattura e scontrino fiscale , incriminati e assolti che poi si sono rifatti in sede di tribunale civile chedendo ( e ottenendo un risarcimento non trasurabile )

p.p.s
la tessera di una associazione ( nazionale o locale ) legata ( anche ) al tiro con l'arco puo' aiutare in caso di contestazioni da parte di personale particolarmente "duro"
Pero' le tessere con la dicitura "la presente tessera autorizza al porto e trasporto di arco e frecce " sono tacciabili di "milantato credito",
Se e' un' arma , e non lo e' , solo il prefetto puo' autorizzarne il porto e il trasporto.
Se e' un atrezzo solo il "giustificato motivo" puo' autorizzarne il trasporto

Grazie anche a te Jeval,
La situazione, leggendo sia i post di Pasquini, sia quanto scritto nel sito del giudice Mori, apparirebbe chiara ma... la domanda che mi pongo, suffragata dalla mia passata esperienza personale, è: siamo sicuri che i "controllori" sappiano sempre fare il loro mestiere senza interpretazioni personali?
Raff