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 Un primo accenno a delle curvature 
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Ciao a tutti,

Spinto dalla pura curiosità ho incominciato a lavorare un tronchetto di sambuco avendo come unico obiettivo quello di provare per la prima volta a ricurvare i flettenti.

La storia in verità è un po' complessa perché il primo tentativo (riuscito bene per un flettente ma disastrosamente per l'altro) mi ha portato inevitabilmente ad accorciare di parecchi centimetri l'arco, che ora misura 168cm di lunghezza.

A curvature riuscite (anche se forse queste non sono troppo evidenti) ho fatto dei miseri bischeri in nocciolo e ho provato a mettere la corda.

Il risultato si vede nelle foto e, com'è chiaro, un flettente piega molto di più dell'altro; cosa che probabilmente è data dal fatto che a metà del dorso del flettente che non piega c'è un nodo abbastanza grande.

E' chiaro che la mia prossima mossa dovrebbe essere quella di assottigliare il flettente che piega di meno, ma la parte da assottigliare è quella proprio in corrispondenza del nodo o tutta la prima metà del flettente (o forse ancora diversamente)?

Ciao e grazie
Gabriele



P.S.: per il tilleraggio chiamo in causa Raff, la cui abilità da manuale mi ha già aiutato in passato :D

P.P.S.: perdonate la pessima qualità delle foto


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18/05/2012, 19:10
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Salve a tutti,
ciao Gabriele,
scusa se non ho risposto subito, ma un problema ai driver del mio pc faceva sì che esso funzionava solo in modalità provvisoria; speriamo di aver provveduto in modo giusto.
Luke3D ha scritto:
....
Spinto dalla pura curiosità ho incominciato a lavorare un tronchetto di sambuco avendo come unico obiettivo quello di provare per la prima volta a ricurvare i flettenti.

La storia in verità è un po' complessa perché il primo tentativo (riuscito bene per un flettente ma disastrosamente per l'altro) mi ha portato inevitabilmente ad accorciare di parecchi centimetri l'arco, che ora misura 168cm di lunghezza.

Che metodo di riscaldamento hai adoperato? Solitamente se si riesce a far arrivare il calore in modo uniforme ed in tutto lo spessore del legno, piegando poi in modo lento ma progressivo (occorre dar tempo alle fibre di adeguarsi alla piega, senza rompersi) non ci sono problemi di sorta. Se il calore non è arrivato in fondo o il legno si è asciugato troppo, cosa facile procedendo con braci o phon, esso si fessura, si cricca, si scaglia o al peggio si rompe. A mio parere è indispensabile che oltre al calore sia presente una certa dose di umidità che aiuta molto.

Luke3D ha scritto:
.........
Il risultato si vede nelle foto e, com'è chiaro, un flettente piega molto di più dell'altro; cosa che probabilmente è data dal fatto che a metà del dorso del flettente che non piega c'è un nodo abbastanza grande.
E' chiaro che la mia prossima mossa dovrebbe essere quella di assottigliare il flettente che piega di meno, ma la parte da assottigliare è quella proprio in corrispondenza del nodo o tutta la prima metà del flettente (o forse ancora diversamente)?

Ti sei già risposto da solo. Devi adeguare il flettente di destra a quello di sinistra sperando che, in quello di sinistra, tu non abbia già tolto materiale più del necessario compromettendo la potenza dell'arco. Tieni presente che i nodi hanno sempre, come risultato, il potere di rendere il flettente più rigido, meno flessibile e se parecchio assottigliato possono essere causa della sua rottura, ma se sono al centro di un flettente largo o spesso non inficiano la riuscita dell'arco.


Luke3D ha scritto:
.........P.S.: per il tilleraggio chiamo in causa Raff, la cui abilità da manuale mi ha già aiutato in passato :D

...... :oops: :oops:
Un saluto da Raff


19/05/2012, 13:57
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raff ha scritto:
Ti sei già risposto da solo. Devi adeguare il flettente di destra a quello di sinistra sperando che, in quello di sinistra, tu non abbia già tolto materiale più del necessario compromettendo la potenza dell'arco. Tieni presente che i nodi hanno sempre, come risultato, il potere di rendere il flettente più rigido, meno flessibile e se parecchio assottigliato possono essere causa della sua rottura, ma se sono al centro di un flettente largo o spesso non inficiano la riuscita dell'arco.


Beh, com'è ora l'arco mi sembra che lo spessore dei due flettenti sia pressoché uguale, quindi se dovessi assottigliare quello di destra esso risulterebbe sicuramente più sottile.

Quello che mi stupisce è che in entrami i flettenti c'è un nodo più o a meno alla stessa altezza, ma uno dei due flette comunque di meno...

Il flettente in prossimità del nodo in questione misura 37mm di larghezza e 16mm di spessore (con il nodo che sporge fino a farlo risultare spesso 20mm),
ma il nodo non è perfettamente centrato rispetto al flettente: è spostato su di un lato.

raff ha scritto:
Che metodo di riscaldamento hai adoperato?

Per la curvatura dei flettenti ho usato il vapore (cosa che, dai vari post, mi sembrava la più adatta): ho messo dell'acqua in una pentola e coperto l'arco con della stagnola.
L'arco l'ho dovuto accorciare perché nel primo tentativo uno dei flettenti si era clamorosamente scagliato ed era irreparabile.


19/05/2012, 15:26
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Ciao Gabriele,
Luke3D ha scritto:
............
Beh, com'è ora l'arco mi sembra che lo spessore dei due flettenti sia pressoché uguale, quindi se dovessi assottigliare quello di destra esso risulterebbe sicuramente più sottile.........

Nel modellare un arco monolitico in legno, a mia esperienza, è impossibile ottenere gli stessi spessori uguali in ambedue i flettenti; il legno non è uniforme come una colata di plastica ma cambia le sue caratteristiche a seconda di quale posizione aveva nel tronco originario, se cresciuto su di un pendio oppure in zona esposta al vento, se a fibre dritte o contorte.
Anche nel mio holmengard, puo essendo partito con uguali spessori, ho dovuto diversificarli nel tilleraggio. Non aver troppa paura nell'assottigliare un flettente, piuttosto ti raccomando un pò di cautela e parecchi controlli sull'albero di tilleratura.

Luke3D ha scritto:
..........
ma il nodo non è perfettamente centrato rispetto al flettente: è spostato su di un lato........

Se le fibre intorno al nodo non sono state lese ma seguite non dovresti aver problemi.

Luke3D ha scritto:
Per la curvatura dei flettenti ho usato il vapore (cosa che, dai vari post, mi sembrava la più adatta): ho messo dell'acqua in una pentola e coperto l'arco con della stagnola.
L'arco l'ho dovuto accorciare perché nel primo tentativo uno dei flettenti si era clamorosamente scagliato ed era irreparabile.

Non ho mai sperimentato questo metodo, però penso che tu abbia protetto il legno che sborda dalla pentola, ad evitare che il flusso di aria calda che proviente dal fornello non investa il legno dell'arco provocando eccessiva disidratazione o, peggio, una tostatura indesiderata.
Il fatto che si è scagliato è indice che l'azione del vapore è stata troppo breve.
Un saluto da Raff


20/05/2012, 21:10
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Ti ringrazio molto raff,
oggi ho tillerato tutto e il risultato non era male...
ma ha ceduto.

Peccato perché sembrava stesse andando bene. Posterò a breve le foto con tilleraggio effettuato, nel frattempo ho deciso che il prossimo sarà in olmo.

Grazie,
Gabriele


20/05/2012, 22:32
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Ciao Gabriele,

se vieni a Castano e sei in auto, prova a portare gli olmi (magari anche gli ornielli se hai spazio), vedendo il legno di partenza potresti ottenere dei buoni consigli dai presenti.
Ciao Giorgio


20/05/2012, 22:49
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Ciao Gabriele,
Se hai voglia, fai una o due foto della rottura e postale qui: viewtopic.php?f=20&t=1238&start=10 vediamo se riusciamo a fare una casistica che potrà tornare utile in futuro.
Un saluto da Raff


21/05/2012, 16:44
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Se a qualcuno interessa, questo era l'arco poco prima che si rompesse...
Credo si possa intuire il punto di rottura


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27/06/2012, 8:43
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Salve a tutti,
ciao Luke3D, sì, non c'è bisogno di nessuna indicazione. Inavvertitamente hai indebolito troppo il flettente e provocato un punto di "leva" che ti ha causato la rottura, ma non devi lamentarti è tutta esperienza acquisita.
Un ciao da Raff


27/06/2012, 23:14
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