Lo terrò presente.. sarebbe meglio se lo conservassi in cantina?
Comunque il dorso l'ho toccato solo per scortecciare..

... meglio la cantina... se non è di quelle dove cresce la muffa
Ciao
Luca

In questi giorni ho lavorato per cercare di guarire il "malato"
Nel weekend ho operato 3 passate di carta vetro, grana grossa, media e fine, fino ad ottenere una superficie il più possibile liscia (specialmente sul dorso).
Ieri sera ho seguito il consiglio di Nitopi e utilizzando filo di lino e vinavil mista ad acqua ho avvolto a spire strette la zona coinvolta. Osservando meglio, durante le operazioni, mi sono reso conto che il punto in cui si sono sollevati i listelli di legno sono proprio le due estremità di un piccolo (circa 0.5 cm) nodino sul dorso dell'arco, che ho provveduto a lisciare il meglio possibile con la carta vetro.
Lasciato riposare il tutto fino a poco fa, ho approfittato di 10 minuti liberi in pausa pranzo per dare dare la prima passata di strutto (le vecchie operazioni di ingrassaggio sono state vanificate dall'operazione di lisciatura fatta nel weekend).
Già che c'ero ieri sera ho dato una leggera spennellata di vinavil alla minuscola crepa superficiale che si era aperta sul ventre nella zona "malata" più scura e ho riempito di colla il buchino di tarlo attiguo.

Appena riesco posto delle foto, e giovedì verificherò il risultato in palestra. Grazie per i consigli!!

Viro

Aaaarrrrgggggg C'a' anche il tarlo !!!!

Consiglio... I nodi sul dorso... non toccarli proprio.... neanche con la carta a vetro.

Ciao

Luca

Si, ma è un unico buchino, niente di troppo preoccupante, sembra
I nodi più grossi sono stato attento a lasciarli il più possibile stare, quello era davvero piccolo piccolo, sarà stato di un rametto di qualche millimetro, è rimasto troncato scortecciando.. A breve foto del lavoro!

Tra l'altro oggi ho provato per la prima volta lo strutto (in passato ho sempre adoperato il grasso di rognone, perchè ne avevo a disposizione), e devo dire che mi sembra molto più adatto allo scopo, oltre ad essere più pratico. Ho l'impressione che il legno faccia molta meno fatica ad "assorbire" lo strutto, tant'è che tornato da lavoro il legno era quasi nuovamente asciutto dopo la mano abbondante passata a pranzo (ne ho approfittato per darne una seconda.. andrò avanti così finchè lo assorbe così facilmente, penso). Con il grasso dopo giorni dal trattamento passavo lo straccio per togliere l'eccesso..

Interessante questa informazione sullo strutto.
Io sono sempre alla ricerca di una sostanza naturale che renda i nostri artefatti idrorepellenti. Con le mie soluzioni a base di olio di lino, resina e cera , il tutto diventa appicicatoso per troppo tempo.

Ciao, ho testato la fasciatura fatta. Non ho sentito rumori strani durante l'utilizzo, ma ho l'impressione che una minuscola crepa si sia estesa, sul dorso, oltre il bordo della fasciatura, con l'utilizzo.
Siccome sono un po' stufo di mettere le mani su questo arco ho deciso di lasciarlo tranquillo per un po' e dedicarmi ad altri archi in sospeso (ne ho giusto rotto uno ieri durante il tilleraggio tra un attimo posto le foto nella sezione sugli archi rotti). Quando ne avrò voglia ho intenzione di diminuire la lunghezza dell'impugnatura, ho di buono almeno un 5 cm per parte, per alleggerire la tensione sui flettenti. Mi va benissimo la diminuzione di libbraggio che otterrò, sono davvero un principiante nel tiro con l'arco, per di più praticamente autodidatta ed è meglio che in questa fase iniziale io lavori con un arco che tendo senza nessuna fatica. Dopo quest'operazione allargherò la fasciatura fino a ricoprire tutta la crepa con margine di un paio di cm e ne farò una in posizione simmetrica sul flettente opposto. Ho una mezza idea di usare una colla più elastica del vinavil, tipo bostik o artiglio, perchè segua meglio le deformazioni ed evitare che col tempo possa fratturarsi, che ne pensate?

Ecco le foto fatte subito dopo l'operazione di fasciatura