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 Tostatura del ventre ( tributo a Marc St. Louis ) 
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Marc St. Louis e' un costruttore d'archi canadese interessato alle perfomance degli archi costruiti con materiali naturali scrive sulle riviste Primitive Archer e Bower's Journal ed e' l'amministratore del forum di Primitive Archer
(http://www.primitivearcher.com/smf/index.php )

Tutto e' iniziato dalla sua osservazione che buona parte della letteratura relativa ai "native american" riportava le preferenze di alcuni di loro nello scegliere "legno da archi" nelle foreste e nei boschi colpiti da incendi e che presso numerose popolazioni aborigene era consuetudine indurire le punte in legno di armi e attrezzi "tostandole" sul fuoco .
Da qui l'idea di "tostare" il ventre degli archi per aumentarne la resistenza in compressione sopratutto per quei legni in cui la resistenza in compressione e' minore di quella in tensione .
Il tutto e' stato raccontato da Marc nel terzo capitolo del 4 volume della tbb .
secondo Marc l'aumento delle perfomance e' stato notevole ,
ho provato a replicare il procedimento e posso confermare un aumento di 5~6 libre sull'olmo
Inoltre , pur su archi molto stressati il "seguire la corda e' quasi inesistente ( e' il caso di ricordare che la deformazione nota come "seguire la corda" e' provocata dallo schiacciamento e dalla relativa compattazione delle cellule del dorso , forse il "precompattamento" dovuto alla tostatura ( magari in dima o in "moderata incordatura rovescia" ) evita lo schiacciamento successivo dovuto all'utilizzo .
Un AMA di Trento su archi in sorbo degli uccellatori ha ottenuto gli stessi risultati
( praticamente una sperimentazione "in doppio cieco" iniziata da entrambi ognuno all'insaputa dell'altro )
ovviamente non sono solo rose e fiori
provo a riassumere il procedimento , le conclusioni teoriche derivate e le controindicazioni

Procedimento:
riscaldare con una pistola ad aria calda il ventre dell'arco finche' non se vede il colore cambiare e passare al nocciola - marrone carico .
Attenzione! non al nero !
Marc passa una mistura di resina di conifera e trementina sul ventre appena tostato .
durante il procedimento si puo' nel contempo procedere a riflettere i flettettenti e/o a correggerne eventuali svergolamenti .
La tostatura provoca una disidratazione notevole del legno pertanto a procedimento concluso l'arco deve essere riposto in un luogo possibilmente unido per la reidratazione ,
La tostatura provoca una contrazione del legno e al termine del procedimento il ventre , se piatto diventa concavo .
visto che gli effetti si riscontano anche su legni molto stagionati e con umidita' relativa bassa , visto che gli stessi effetti sono piu' significativi su legni a relativamente basso peso specifico che non su quelli tropicali ad alto peso specifico Marc ipotizza che il legno si compatti con fuoriuscita dell'aria intracellulare.

Ovviamente l'aumento del carico non e' il solo motivo per procedere alla tostatura , una volta fatta ( e aspettato il giusto tempo per la reidratazione ) e' possibile ritillerare e ripristinare il carico originale alleggerendo i flettenti e mantenendo comunque prestazioni ottenibili con un arco dello stesso legno/disegno ma non tostato con 10# di carico in piu'

adesso le controindicazioni e le avvertenze :
Aumentando la resistenza in compressione del ventre e' inevitabile che quella in tensione del dorso sia piu' sollecitata e lo stesso sia piu' stressato
con rischi per la relativa integrita'
da usare con molta cautela o da non usare per legni che gia' naturalmente sono piu' resistenti in compressione ( pruni ,robinia pseudoacacia ( modificato il 30/09/11 secondo Marc la tostatura alla robinia gli fa "troppo bene" , nel senso che ne aumenta a dismisura la resistenza in compressione e a quel punto e' il dorso che salta )
Usare solo su legni stagionati e con basso tenore di umidita' diversamente e' molto probabile la formazione di crepe, fessure o scaglie ,
l'umidita' deve in qualche modo uscire dal legno e dalle cellule in presenza di temperature elevate e le temperature di una pistola ad aria calda da 1500 watt vanno da circa 300 a 600 gradi celsius a seconda della regolazione ( io ho usato quella alta ).

per ultimi vi allego due video che Marc ha messo da qualche giorno sul forum di Primitivearcher di cui e' amministratore :

http://smg.photobucket.com/albums/v355/ ... 0_2075.mp4

http://smg.photobucket.com/albums/v355/ ... 0_2076.mp4

qui invece trovate la discussione relativa :
http://www.primitivearcher.com/smf/inde ... 338.0.html


17/01/2011, 9:29
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non posso fare un commento e postare non ò l'autorisazzione ma la chiedo!


17/01/2011, 9:35
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Cita:
Aumentando la resistenza in compressione del ventre e' inevitabile che quella in tensione del dorso sia piu' sollecitata e lo stesso sia piu' stressato
con rischi per la relativa integrita'
da usare con molta cautela o da non usare per legni che gia' naturalmente sono piu' resistenti in compressione ( robinia pseudoacacia , pruni , )

Ho sempre letto in giro che l'acacia regge poco in compressione(si creano spesso microfratture sul ventre) e ora tu mi dici il contrario... Imploro chiarimenti!!!(giusto perchè ho ancora una doga in acacia, non voglio buttarla via!)
Ciao
Mattia


17/01/2011, 21:25
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Tyrion132 ha scritto:
Cita:
Aumentando la resistenza in compressione del ventre e' inevitabile che quella in tensione del dorso sia piu' sollecitata e lo stesso sia piu' stressato
con rischi per la relativa integrita'
da usare con molta cautela o da non usare per legni che gia' naturalmente sono piu' resistenti in compressione ( robinia pseudoacacia , pruni , )

Ho sempre letto in giro che l'acacia regge poco in compressione(si creano spesso microfratture sul ventre) e ora tu mi dici il contrario... Imploro chiarimenti!!!(giusto perchè ho ancora una doga in acacia, non voglio buttarla via!)
Ciao
Mattia


Ciao Mattia , forse hai letto male :roll:


17/01/2011, 21:41
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Iscritto il: 02/11/2010, 21:33
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Probabile! :-D
Vorrà semplicemente dire che non farò nessuna tostatura del ventre sull'acacia!
Grazie mille per il chiarimento! Buona Notte Jeval!


17/01/2011, 22:13
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Interessante Jeval, conoscevo le idee id Marc, ma rivederle scritte...
Sull'acacia ho avuto la stessa sensazione, è relativamente poco resistente in compressione e molto in tensione, dovrebbe quindi beneficiare del trattamento?
Lui non lo fa a mano libera, ma si è creato un accrocchio che regge la pistola e la mantiene alla stessa distanza dal legno, in questo modo il calore penetra alla stessa profondità.
Gli svergolamenti, con gli archi così riflessi-ricurvi che fa lui sono decisamente da correggere!!!


18/01/2011, 12:42
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AlbertoA ha scritto:
...
Sull'acacia ho avuto la stessa sensazione, è relativamente poco resistente in compressione e molto in tensione, dovrebbe quindi beneficiare del trattamento?

mai provato con l'acacia , secondo Marc la tostatura gli fa "troppo bene" , nel senso che ne aumenta a dismisura la resistenza in compressione e a quel punto e' il dorso che salta :shock:


18/01/2011, 13:59
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Iscritto il: 06/10/2010, 14:19
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Località: Firenze
Capito!!! A parte che anche Marc di acacia ne ha provata poco... con quel freddo che hanno :D


18/01/2011, 14:57
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Dimenticavo,
La tostatura provoca una disidrazione importante del legno .
A procedimento ultimato NON provate ad armare o a tendere potrebbe esplodere !!
E' necessario riporre l'arco in un luogo con umidita' adeguata e lasciarvelo un paio di settimane in modo che si reidrati e riacquisti la corretta percentuale di umidita' .


27/01/2011, 23:58
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AlbertoA ha scritto:
Lui non lo fa a mano libera, ma si è creato un accrocchio che regge la pistola e la mantiene alla stessa distanza dal legno, in questo modo il calore penetra alla stessa profondità


la variabile resta il tempo che ti fermi con pistola e accrocchio
il colore può aiutare penso


28/01/2011, 13:19
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