sagittando.it
https://www.sagittando.it/forum/

equilibratura statica dell'arco
https://www.sagittando.it/forum/viewtopic.php?f=21&t=1898
Pagina 2 di 3

Autore:  jeval [ 12/12/2018, 20:27 ]
Oggetto del messaggio:  Re: equilibratura statica dell'arco

Nitopi ha scritto:
p.s. è il grafico dell'impugnatura, vero?

ceerto!

Autore:  Oliviero [ 12/12/2018, 23:01 ]
Oggetto del messaggio:  Re: equilibratura statica dell'arco

Non vorrei essere spoetizzante e categorico, ma le cose cambiano molto salendo di libbraggio.

La presa fiamminga è certo meno asimmetrica è più pulita rispetto alla mediterranea (per questo è spesso raffigurata in iconografia), ma se provate a salire di libbraggio vi accorgere molto presto di quanto l'uso dell'anulare sia fondamentale per arrivare all'apertura completa dell'arco.
Discorso analogo vale per la mano dell'arco.
Inutile dire che spostare il punto di piega dell'arco più vicino possibile alla freccia, porti ad un rilascio più pulito.
Questo porta tutti gli Arcieri che non fanno più la guerra a piegare l'arco premendo alla base del punto di incontro tra indice e pollice, praticamente evitando di impugnare rigidamente l'arco.
Senza stringere.
Lo fanno anche i Giapponesi con il loro tenouchi con l'automatica rotazione dell'arco attorno al polso dopo la scoccata
...e, più prosaicamente, anche gli olimpici che usano poi la dragona per evitare che l'arco gli scivoli di mano.

Salendo di libbraggio ci si accorge che l'arco deve essere impugnato in modo diverso e più completo.
Non è importante stringere forte, ma è importante che il punto di spinta scenda di qualche centimetro, passando dalla base del punto di incrocio tra indice e pollice al centro della mano.
Quest'ultimo punto è più in asse con l'avambraccio e diventa così più semplice "entrare" nell'arco Medievale senza usare eccessiva forza, usando le naturali simmetrie della nostra struttura muscolo-scheletrica.

Autore:  vtr [ 15/12/2018, 0:17 ]
Oggetto del messaggio:  Re: equilibratura statica dell'arco

jeval ha scritto:
Nitopi ha scritto:
p.s. è il grafico dell'impugnatura, vero?

ceerto!


ovviamente sono dati approssimati, ma qualitativamente validi nella media (non compound né warbow)

Autore:  bac [ 15/12/2018, 8:07 ]
Oggetto del messaggio:  Re: equilibratura statica dell'arco

sarebbe interessante vedere al contempo le deformazioni della freccia , in qualche modo dovrebbero controbilanciare la corsa del punto di incocco o no?

Autore:  Oliviero [ 16/12/2018, 0:37 ]
Oggetto del messaggio:  Re: equilibratura statica dell'arco

;)
No, Bac, la freccia innesca un moto armonico di un ciclo e mezzo (due flessioni da un lato è una dall'altro), quando le cose vanno come deve. Il che significa che sbisciola via senza toccare il legno dell'arco un po’ come un serpente che zigzaga attorno ad un palo che incontra sul suo percorso.
Questo se scocchi pulito. Viceversa le cose si complicano ulteriormente... ma lì ci hai messo del dolo!

Autore:  vtr [ 16/12/2018, 1:38 ]
Oggetto del messaggio:  Re: equilibratura statica dell'arco

Oliviero ha scritto:
;)
No, Bac, la freccia innesca un moto armonico di un ciclo e mezzo (due flessioni da un lato è una dall'altro), quando le cose vanno come deve. Il che significa che sbisciola via senza toccare il legno dell'arco un po’ come un serpente che zigzaga attorno ad un palo che incontra sul suo percorso.
Questo se scocchi pulito. Viceversa le cose si complicano ulteriormente... ma lì ci hai messo del dolo!


in realtà la prima interazione della freccia con l'arco (la prima "piega") è consistente... tant'è che è quella la responsabile dello spostamento verso destra rappresentato nel grafico. Chiaro che dipende dalla sua flessibilità (spine) e soprattutto dal tipo di rilascio. Più sporco è più la deformazione verso destra aumenta e la spinta sulla finestra dell'arco (o sulla superficie destra dell'arco) aumenta a sua volta. In realtà la somma di questi fattori va aggiunta all'assetto globale da un punto di vista dinamico del rilascio (e quindi dell'asse spalle-gomito della corda - braccio dell'arco). Credo che in questa sommatoria stia la prolematica del "paradosso", difficilmente razionalizzabile da un modello matematico efficace.

Autore:  Nitopi [ 16/12/2018, 8:12 ]
Oggetto del messaggio:  Re: equilibratura statica dell'arco

Come è la scala sull'asse y?
Inizialmente pensavo ad un comportamento dinamico dell'arco che spinge la freccia. Ma da quello che ho capito dalle didascalie, lo vedo più come una reazione "elastica" della struttura "umana" che regge l'arco..
Ciao
Luca

Autore:  Oliviero [ 16/12/2018, 16:36 ]
Oggetto del messaggio:  Re: equilibratura statica dell'arco

Dunque Vtr hai studiato anche il bias dell'apertura delle dita in relazione allo spine.
Si tratta di cosa in qualche modo evidente ad ogni arciere non di primissimo pelo
Ad intuito, verrebbe da dire che la componente trasversale non nulla trasmessa alla corda (scoccata sporca) imprime un ulteriore moto armonico alla corda, che si compone con quello dell'asta...
Ma non ho mai letto niente in tal senso.
Potresti dirci qualcosa in tal senso?

Autore:  vtr [ 16/12/2018, 23:29 ]
Oggetto del messaggio:  Re: equilibratura statica dell'arco

Nitopi ha scritto:
Come è la scala sull'asse y?
Inizialmente pensavo ad un comportamento dinamico dell'arco che spinge la freccia. Ma da quello che ho capito dalle didascalie, lo vedo più come una reazione "elastica" della struttura "umana" che regge l'arco..
Ciao
Luca


esattamente. la struttura umana si comporta da berger button. Esso è stato inventato proprio per cercare di "controllare" questo fenomeno, adattandosi ai diversi parametri di freccia/rilascio/assetto del corpo/dinamicità nella fase del rilascio.

more follow...

Autore:  vtr [ 17/12/2018, 15:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: equilibratura statica dell'arco

Analogie tra il comportamento dell’arco da targa con il Berger (1, 1a) e un rilascio di tipo dinamico con l’arco tradizionale senza berger (2, 2a) e un rilascio statico (o passivo). In entrambi i casi, in presenza di una freccia morbida, la traiettoria della freccia va a destra.

Il nostro tiratore tradizionale privo di Berger, irrigidendo il braccio e la spalla dell’arco, agisce lui stesso da Berger bionico. Soprattutto se il suo stile di tiro è statico (non dinamico) oppure passivo.
La spinta della freccia sulla finestra verticale dell’arco è senz’altro sufficiente a far spostare l’assetto verso destra quel tanto che basta a realizzare un impatto morbido a destra di ciò che traguarda. In sostanza, tirare dinamicamente riduce le torsioni sul piano orizzontale (in maniera più o meno maggiore quanto più l’atto è “esplosivo”) viceversa, sforzandosi di tenere il braccio dell’arco fermo ci si illude di mantenere l’assetto fisso, e nel peggiore dei casi (stile passivo) si enfatizza l’impatto a destra delle frecce morbide.

Pagina 2 di 3 Tutti gli orari sono UTC + 1 ora
Powered by phpBB® Forum Software © phpBB Group
http://www.phpbb.com/