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 tillering 
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Iscritto il: 20/08/2014, 9:24
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@ Jeval
Gli utensili che avevi postato per il supporto alle operazioni di equilibratura ( assicella 10/15 cm + dado+matita ) sono i primi che ho costruito... :geek: Forse ancora prima dell'albero di tillering. Ho provato a usarli ma il ventre era troppo nodoso e torsionato. Magari li userò al primo LB a sezione rettangolare con una materiale più uniforme. Grazie i tuoi interventi sono sempre utili, interessanti e costruttivi.
@ Magin
Hai ragione è stata una buona palestra. A volte pensavo a come affrontare un nodo o una variazione dello spessore di alburno per buone mezzore. Lavorando o facendo tutt'altro. E' un'attività molto creativa, davvero affascinante. Non vorrei scomodare uno degli artisti più grandi della storia ma sembra quasi che " dentro la doga si nasconda un arco che deve essere liberato". Ecco la prossima volta vedo di liberarlo in meno di 90 h...
@ Oliviero
Sì l'esperienza conta in modo assoluto. Ma le variabili sono così tante, essenze, stagionature, tostature, lavorazioni di asportazione del truciolo, tecniche di equilibratura, finitura etc etc etc che nel mio caso una consistente base di teoria è necessaria. Non nascondo che vi ho letto per molte ore prima di mettere le mani sul legno. Direi mesi. Come per tutti gli impegni ed il lavoro non permetto una applicazione continua. Una buona base di teoria aiuta secondo me. Poi è chiaro che l'esperienza mi permetterà di costruire il prossimo arco in meno tempo e così via. Spero...


15/08/2017, 9:28
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
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Per Tommaso
Cita:
sembra quasi che " dentro la doga si nasconda un arco che deve essere liberato"

Questo è il concetto che cercavo di spiegare e se non ci facciamo preconcetti sulla sua forma finale, anche una doga all'apparenza poco o per niente adatta può trasformarsi in un arco e qualche volta sono proprio queste a riservarci piacevoli sorprese.


Per Jeval
Cita:
perché spesso il legno è "lento" a rispondere alle asportazioni

una volta con un arco quasi finito di nocciolo ho provato a asportare velocemente materiale tenendo l'arco incordato con un brace più alto del normale fino a quando sembrava a posto. poi utilizzandolo mi sono accorto che aveva cambiato forma e avevo tolto troppo. forse è per ciò che spieghi qui ... comunque ora ci sto molto attento ad usare quel sistema e lo faccio di rado e comunque non per la fase finale.

ciao


15/08/2017, 11:30
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Iscritto il: 12/06/2016, 8:06
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@tommaso
Guarda, se gli onesti artigiani dell'arco, come dice Ascham, sono suscettibili (come hai visto), c'è da ammettere che noi arcieri siamo veramente un po' rompipalle. Mai contenti è sempre pronti ad attribuire all'arco problemi ...alla fine nostri.
Per quanto riguarda la teoria vale quanto segue.
Oggi sui takedown e longbow moderni si tende a tillerare a 1/8, 1/4 di pollice, cioè lasciando il tiller inferiore più corto di quella misura. Nel mio gruppo preferiamo archi che tillerano a zero, un po' come hai fatto tu, mi pare.
In parte, perché come ti spiegavo, per l'uso che se ne fa, deve essere un arco che tira in tutti i modi e con tutti gli arcieri.
In parte, perché con l'andare del tempo anche un arco fatto con una doga ben stagionata tende ad assestarsi con l'uso.
Un arco così, anche se si assesta, in genere non crea grossi problemi di squilibrio.
Va anche detto con molta onestà che se poi si incocca nel punto sbagliato, tutto il lavoro fatto dall'artigiano se ne va a ramengo.
Molta dell'imprecisione attribuita a quest'arco è nella pessima abitudine di incoccare troppo in basso. Una colpa tutta dell'arciere.
Ne abbiamo già parlato da qualche parte.
Ci sono arcieri che tillerano personalmente i propri archi come desiderano, levando leggermente materiale al tiller del flettente inferiore.
Personalmente non amo molto questa pratica e se ho un assestamento molto significativo, lo riporto da chi lo ha fatto e decidiamo insieme il da farsi.
...Talvolta, su questi archi, il flettente inferiore si smolla un po' e basta girarlo, senza riportarlo dal papà.
Qualcuno sostiene che tillerare a zero è lecito solo per chi tira con tre dita sotto... io me ne sono sempre fregato e uso comunque la presa mediterranea (indice sopra, medio e anulare sotto).


15/08/2017, 18:01
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
Messaggi: 2594
Cita:
Guarda, se gli onesti artigiani dell'arco, come dice Ascham, sono suscettibili (come hai visto), c'è da ammettere che noi arcieri siamo veramente un po' rompipalle. Mai contenti è sempre pronti ad attribuire all'arco problemi ...alla fine nostri.

:lol: si, in effetti è così ... anzi aggiungerei che più in generale ho notato che molti di coloro che girano intorno a queste cose hanno un carattere diciamo "particolare" ... bè forse chi è "normale" si interessa di atre cose e non di archi da guerra ... un motivo comunque ci sarà ;) (chiusa parentesi).

Tornando alla costruzione, avendo a che fare nella maggior parte dei casi con pezzi non regolari dritti e simmetrici capita spesso che la freccia esca più pulita da una parte piuttosto che dall'altra quindi tendo in ogni caso a fare in modo che il flettente inferiore sia un po più rigido dell'altro (quindi arco non proprio simmetrico) ma questa è solo una scelta personale.


16/08/2017, 19:39
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Iscritto il: 20/08/2014, 9:24
Messaggi: 22
@ Oliviero
:lol: Anche nel mondo della caccia subacquea è così. Quando sbagli un pesce è sempre colpa del fucile. Di solito chi non è capace vuole il fucile più potente e costoso. E di solito non uccide un pesce lo stesso....

Penso che un artigiano sia contento comunque di avere un cliente che vuole l'arma tillerata più bassa ( non a zero come dici ). Lavoro in meno per non compensare la rigidità del flettente inferiore. Che se è più corto deve essere anche naturalmente più rigido.

Poi perdonami, stiamo parlando di un'arma che in buona sostanza è una molla che lavora a flessione. Vecchia di decine di migliaia di anni. Nel caso di selfbow condannata a perdere efficienza nel tempo. Forse il suo utilizzo è nascosto nel DNA di ogni uomo. Tu da tiratore sarai d'accordo con me che il tuo cervello corregge gli errori costruttivi in una cinquantina di tiri. In modo automatico. ( facciamo anche 10 tiri su un bersaglio fisso )


17/08/2017, 10:30
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Iscritto il: 12/06/2016, 8:06
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Località: Milano
Un arciere bravo tira con qualsiasi arco.
Qualche anno fa ero molto più allenato di oggi, mi divertivo a prendere i longbow moderni (tillerati come ti dicevo), ruotarli sottosopra e colpire il bersaglio appoggiando la freccia sulla mano (sconvolgendo tutte le teorie sul tillering).
...dovrei riprovarci per vedere come va oggi. Uso questi archi sempre meno.
:lol:

Ricordo un episodio divertente.
Stavamo tenendo uno stage in Francia, utilizzando longbow moderni in fibra.
Stavo appunto spiegando che è inutile dare la colpa all'arco, tirando con gli archi al contrario.
Il giorno dopo, più per sfottò al mio show del giorno precedente e per divertimento degli stagisti, mi presentarono un archetto giocattolo di un bambino.
La corda era un semplice filo di nylon.
Senza fare una piega, presi una delle mie frecce, la misi all'archetto e con una parabola lunga come la fame colpii il palloncino che usavamo come bersaglio.
...per fortuna, non mi hanno chiesto di bissare...

Quando però devi comprare un arco tu, allora diventi difficile.
Io credo che gli arcieri difficili, utilizzati dai costruttori cum grano salis, possano essere un utile ausilio.
Specialmente se il costruttore è in crescita o desidera ampliare la propria produzione a modelli che non conosce.
(...e secondo me, un bravo costruttore è sempre in crescita in qualche modo).

Inoltre gli arcieri difficili possono essere un veicolo pubblicitario importante.
Con un po' di immodestia, posso dirti che quando compro un arco da un artigiano, difficilmente poi vende solo quello.
Ma arcieri agonisti ben più famosi del sottoscritto hanno abilmente sfruttato il fenomeno commercialmente, sviluppando linee di modelli di arco da loro prodotti.
Credo a proposito.
Ti fai produrre un modello di arco che ti soddisfi, aiuti a svilupparlo, magari lo offri ad un prezzo ragionevole dopo averci vinto qualche garetta... ...contenti tutti.


17/08/2017, 13:51
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
Messaggi: 2594
Cita:
Poi perdonami, stiamo parlando di un'arma che in buona sostanza è una molla che lavora a flessione. Vecchia di decine di migliaia di anni. Nel caso di selfbow condannata a perdere efficienza nel tempo. Forse il suo utilizzo è nascosto nel DNA di ogni uomo. Tu da tiratore sarai d'accordo con me che il tuo cervello corregge gli errori costruttivi in una cinquantina di tiri. In modo automatico. ( facciamo anche 10 tiri su un bersaglio fisso )

Bè ... per essere alle prime esperienze mi sembra che sei già molto avanti ... più che di "errori costruttivi", se parliamo del passato, direi caratteristiche dell'arco che nel caso dei "selfbow" di legno potevano essere anche piuttosto diversi uno dall'altro. Ma non solo ... anche le frecce. Ti è capitato di vedere il contenuto di alcune faretre del passato che sono fortunosamente giunte intatte fino ai nostri giorni? difficilmente si trova una freccia perfettamente uguale all'altra, anzi ... spesso anche molto diverse sia per peso che per dimensioni e forma della punta. Chi tirava doveva avere una esperienza sufficiente ad adattare il tiro a quello che aveva in mano, probabilmente senza pensarci su troppo. Era l'arciere che si adattava e non il contrario come invece accade nell'arceria moderna.
ciao


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17/08/2017, 14:39
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
Messaggi: 2674
adesso vipongo una questione
ma cosa volete che importava della precisione in quei tempi la , neanche se le ponevano certe questioni ,

i primi disegni che cercavano di spiegare il moto dei proiettili erano linee rette .

voler analizzare l'arceria storica con conoscenze moderne può essere fuorviante;

a che epoca risale l'uso del tiller stick?


17/08/2017, 18:01
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
Messaggi: 2594
Cita:
voler analizzare l'arceria storica con conoscenze moderne può essere fuorviante;

penso anch'io ... più che le conoscenze direi con i parametri dell'arceria sportiva moderna.
dal mio punto di vista non ha molto senso progettare e costruire un arco "storico" così come si farebbe con uno moderno senza cercare di comprendere la "filosofia di costruzione" di chi li faceva allora. tanto vale farli di fibra o con lamine da assi assemblate. insomma ... "arco di legno" non è per forza sinonimo di "arco storico"


17/08/2017, 19:31
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Messaggi: 2433
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Ciao Bac ,
permettimi di dissentire , almeno sulla precisione , in alcuni casi penso potesse fare la differenza fra mangiare o digiunare oppure per vedere o meno l'alba sucessiva .
Mi trovi d'accordo sulle considerazioni sul tiller stick , sono convinto che sia un"ausilio ortopedico"
purtroppo invece di andare a bottega da un arcaio ( o da un frecciaio ) quand'ero fanciullo mi hanno mandato a scuola , poi qualche decennio di informatica ( ho avuto c@ço , sistemi operativi open source/infrastrutture di reti/ sicurezza dei dati niente routine )
quando ho cominciato a costruire archi sono partito da zero e qualche stampella( o stick ;) )
mi hanno aiutato a crescere e a fare archi migliori
Ma sono consapevole che ho ancora "ampi margini di miglioramento" come dice Oliviero .
Poi è vero , a mioavviso ovvio , che arcieri e arcai sono solo cugini però entrambe le categorie ( o almeno alcune loro componenti ) continuano ad inseguire la perfezione , sia il tiro o l'atrezzo che lo permette


17/08/2017, 20:25
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