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 Affilatura coltelli 
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Iscritto il: 14/03/2012, 11:37
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Wirly ha scritto:
a dire il vero il coltello della rinaldi ha i manici molto lontani ed alti dalla lama... questo a me ha dato la sensazione di poco controllo sul legno... percio' saltava... usandolo al contrario riuscivo un po meglio...

Ciao Wirly,
sia pur con ritardo astronomico ( mi sono iscritto al forum da poco ) considero la tua osservazione del tutto corretta, infatti possiedo anch'io un coltello della Rinaldi che ha i manici molto alti e lontani dalla lama e che perlappunto agendo da leva eccessiva creano durante il tiraggio una rotazione della lama, che va a piantarsi piu' profondamente nel legno; dopo averci pensato un po' ho provveduto ad abbassare a martellate i due manici, obbligandoli a diventare quasi paralleli alla lama;
pertanto nel tiraggio l'azione si sviluppa quasi assialmente alla lama.
Sono cambiati considerevolmente i risultati. Provare per credere.
Ciao Lino ;)


08/04/2012, 9:23
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1942LINO ha scritto:
Wirly ha scritto:
a dire il vero il coltello della rinaldi ha i manici molto lontani ed alti dalla lama... questo a me ha dato la sensazione di poco controllo sul legno... percio' saltava... usandolo al contrario riuscivo un po meglio...

Ciao Wirly,
sia pur con ritardo astronomico ( mi sono iscritto al forum da poco ) considero la tua osservazione del tutto corretta, infatti possiedo anch'io un coltello della Rinaldi che ha i manici molto alti e lontani dalla lama e che perlappunto agendo da leva eccessiva creano durante il tiraggio una rotazione della lama, che va a piantarsi piu' profondamente nel legno; dopo averci pensato un po' ho provveduto ad abbassare a martellate i due manici, obbligandoli a diventare quasi paralleli alla lama;
pertanto nel tiraggio l'azione si sviluppa quasi assialmente alla lama.
Sono cambiati considerevolmente i risultati. Provare per credere.
Ciao Lino ;)

Scusa Lino, ma mi mare di capire che il coltello a due manici lo usavi con i manici in alto rispetto alla lama? In tal caso l'uso non è corretto infatti i manici dovrebbero stare in basso rispetto alla lama mentre lavora. A me è capitato comunque di aver comperato un coltello della Rinaldi in cui avevano sbagliato la piegatura dei manici rispetto a quello che era il lato giusto del filo. Infatti guardando le due facce della lama c'è una parte piatta ed è quella che deve stare a contatto del legno, ed una parte inclinata a circa una trentina di gradi che deve stare verso l'alto. in questo caso di utilizzo i manici devono essere in basso rispetto alla lama. Se non hai questa situazione non avrai un corretto controllo e la lama continuerà ad impiantarsi nel legno anzichè scivolarvi sopra facendo dei bei riccioli. io ho risolto scaldando con fiamma ossidrica le curvature dei manici ripiegandoli dalla parte opposta. Attento che il tuo coltello essendo di acciaio temprato è sagomato a caldo e matellando le curve a freddo potrebbero rompersi o provocare delle criccature che col tempo porterebbero alla rottura.
ciao da Paolo


05/09/2012, 9:18
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Iscritto il: 14/03/2012, 11:37
Messaggi: 222
pavlos ha scritto:
1942LINO ha scritto:
Wirly ha scritto:
a dire il vero il coltello della rinaldi ha i manici molto lontani ed alti dalla lama... questo a me ha dato la sensazione di poco controllo sul legno... percio' saltava... usandolo al contrario riuscivo un po meglio...

Ciao Wirly,
sia pur con ritardo astronomico ( mi sono iscritto al forum da poco ) considero la tua osservazione del tutto corretta, infatti possiedo anch'io un coltello della Rinaldi che ha i manici molto alti e lontani dalla lama e che perlappunto agendo da leva eccessiva creano durante il tiraggio una rotazione della lama, che va a piantarsi piu' profondamente nel legno; dopo averci pensato un po' ho provveduto ad abbassare a martellate i due manici, obbligandoli a diventare quasi paralleli alla lama;
pertanto nel tiraggio l'azione si sviluppa quasi assialmente alla lama.
Sono cambiati considerevolmente i risultati. Provare per credere.
Ciao Lino ;)

Scusa Lino, ma mi mare di capire che il coltello a due manici lo usavi con i manici in alto rispetto alla lama? In tal caso l'uso non è corretto infatti i manici dovrebbero stare in basso rispetto alla lama mentre lavora. A me è capitato comunque di aver comperato un coltello della Rinaldi in cui avevano sbagliato la piegatura dei manici rispetto a quello che era il lato giusto del filo. Infatti guardando le due facce della lama c'è una parte piatta ed è quella che deve stare a contatto del legno, ed una parte inclinata a circa una trentina di gradi che deve stare verso l'alto. in questo caso di utilizzo i manici devono essere in basso rispetto alla lama. Se non hai questa situazione non avrai un corretto controllo e la lama continuerà ad impiantarsi nel legno anzichè scivolarvi sopra facendo dei bei riccioli. io ho risolto scaldando con fiamma ossidrica le curvature dei manici ripiegandoli dalla parte opposta. Attento che il tuo coltello essendo di acciaio temprato è sagomato a caldo e matellando le curve a freddo potrebbero rompersi o provocare delle criccature che col tempo porterebbero alla rottura.
ciao da Paolo

Ciao Paolo,
hai perfettamente ragione nel fare la tua osservazione , e' la stessa a cui sono giunto io a suo tempo, scusa l'immodestia ma il coltello della Rinaldi e' concettualmente errato: con i manici in basso l'inclinazione della lama deve essere dalla parte opposta ad essi ma cosi' non e' nel coltello da me acquistato che, da quanto mi dici ,presentava la stessa anomalia del tuo.
Ottima la tua osservazione circa la piegatura a martellate per radrizzare i manici ( ma ad estrema ratio ) ed infatti ho proceduto a piccoli colpi ed ho rilevato che il quei due punti l'acciaio era poco o punto temprato ( anche previo assaggio con la lima ); ho operato cosi' per cercare di rendere funzionale un atrezzo che altrimenti non sarebbe servito a nulla; funziona,anche se rilevo che la lama e' troppo sottile e quindi offre un tagliente troppo agressivo. Vedo che abbiamo operato nello stesso modo, tu usando la fiamma ossidrica che io non ho, ma martellando a freddo usando come incudine il pezzo una vecchia rotaia del treno; sino ad ora reggenon ho notato la comparsa di micro cricche ( vededremo con lempo ): Ne ho comperato un'altro da OBI che presentava le giuste caratteristiche con un angolo d'incidenza molto piu' accentuato, costa la meta' di quello della Rinaldi ed e' piu' efficace.
Ciao Lino ;)


07/09/2012, 9:45
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Iscritto il: 30/09/2010, 10:24
Messaggi: 326
Località: Brescia
Ciao a tutti
ciao Lino, ti do un consiglio cerca nei mercatini di cose vecchie lì ci trovi dei vecchi coltelli a due manici che sono un portento. Basta dargli una spazzolata ed una affilata e vanno meglio di quelli nuovi e con un costo di un quarto.
Paolo


07/09/2012, 10:16
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Iscritto il: 14/03/2012, 11:37
Messaggi: 222
pavlos ha scritto:
Ciao a tutti
ciao Lino, ti do un consiglio cerca nei mercatini di cose vecchie lì ci trovi dei vecchi coltelli a due manici che sono un portento. Basta dargli una spazzolata ed una affilata e vanno meglio di quelli nuovi e con un costo di un quarto.
Paolo

Ciao Pavlos,
anche ieri ero al mercatino rionale di un piccol paese vicino ad Udine, la mia citta', accompagnavo mia moglie per la spesa e, come di soloto approfitto per dare un'occhiata al banco del ferramente ma, purtroppo , tracce di coltelli a due manici, anche nuovi , neppure l'ombra, da noi mercatini dell'usato ve ne e' pochi, purtroppo, quindi sono dovuto ricadere nel mercatone. Non mi lamento dell'atrezzo di OBI e, a ben considerare, il coltello a due manici della Rinaldi che ambedue abbiamo provveduto a " sistemare"
cambiandi il verso dei manici forse portandolo da un arrotino sarebbe stato sufficiente fargli cambiare il verso del tagliente. Il mercato purtroppo offre poco , almeno via internet e ci si deve arrangiare.
A risentirci.
Lino. :)


07/09/2012, 11:59
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Iscritto il: 29/05/2012, 23:09
Messaggi: 313
Località: Vrilissia - Grecia
Ragazzi dalle parti mie è ancora più complicato trovare un coltello a due manici, sia in quel di Ischia sia in quel di Atene (ma qui è difficile trovare qualsiasi cosa che non sia sputatamente convenzionale), così ho risolto seguendo il consiglio del buon Raf e me lo sono costruito da una lama usata di pialla a spessore di vecchio tipo e due crocchi a L filettati all'estremità. Saldati i crocchi sulla lama con elettrodi fetentissimi per ferro (quelli per acciaio non hanno assolutamente funzionato!), vi ho applicati due manici in acero (solo questo avevo a disposizione) e ho risolto. L'inclinazione è praticamente parallela alla lama, la quale risulta abbastanza spessa da non giocare brutti tiri in fase di lavoro.
come dicevano gli antichi...ubi maior, minor cessat.
ciao a tutti
Francesco


24/10/2012, 21:39
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Iscritto il: 14/03/2012, 11:37
Messaggi: 222
francesco ha scritto:
Ragazzi dalle parti mie è ancora più complicato trovare un coltello a due manici, sia in quel di Ischia sia in quel di Atene (ma qui è difficile trovare qualsiasi cosa che non sia sputatamente convenzionale), così ho risolto seguendo il consiglio del buon Raf e me lo sono costruito da una lama usata di pialla a spessore di vecchio tipo e due crocchi a L filettati all'estremità. Saldati i crocchi sulla lama con elettrodi fetentissimi per ferro (quelli per acciaio non hanno assolutamente funzionato!), vi ho applicati due manici in acero (solo questo avevo a disposizione) e ho risolto. L'inclinazione è praticamente parallela alla lama, la quale risulta abbastanza spessa da non giocare brutti tiri in fase di lavoro.
come dicevano gli antichi...ubi maior, minor cessat.
ciao a tutti
Francesco

Vero Francesco,
in carenza di alternativa ci si deve arrangiare, fin qui' va tutto bene in quanto e' tutta esperienza fatta sul campo , e quindi rimane.
Per quanto riguarda l'affilatura uso esclusivamente la pietra cote ma mai contro filo, per lubrificare mai olio che impasta tutto e la pietra che lo assorbe diventa una porcata; cerco di fare dei mivimenti rotatari a favore del filo, mantenendo una pressione non esagerata.
Ci vule pazienza ma a ben considerare se fatta di frequante premia,
Ciao a tutti Lino :D


25/10/2012, 19:38
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