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 Incontro con il Warbow (English Warbow Society) 
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Iscritto il: 27/02/2016, 21:31
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Oliviero, anch'io ero presente ad Hastings nel 2006 e, non è stata l'ultima mia partecipazione anzi : 2008,2009,2010,2012, ed ora mi sto preparando per questa del 950°;
Mi ricordo benissimo quella del 2006 in quanto è stata la prima e, forse in assoluto ( al momento ) la più importante come numero di partecipanti, noi eravamo presenti in 5 arcieri, per la giornata di sabato ricordo benissimo che facevi l'interprete e traducevi in simultanea gli ordini del sergente,ma da qui a avocare a te stesso la carica di comandante del centro, mi sembra un pochino azzardato, e poi, alla domenica ? Tu ed i tuoi dove eravate ? Noi abbiamo partecipato anche a quella,( e, da ciò ne è derivato il fatto di essere poi interpellati dagli Inglesi dei VIKINGS , forse abbiamo contribuito anche noi al fatto di " the Italian Troop ? )
Nessuno di voi era presente nella giornata più importante, noi con i Franco-Flemisch abbiamo parlato ed avuto uno scambio di informazioni molto significativo ( quasi tutti avevano archi di tasso, solo pochi di frassino e loro non ne hanno rotto neanche uno )
Forse, preso dai ricordi, ti sei lasciato un pochino andare, tutti noi che abbiamo partecipato a quell'evento, ora siamo parte dei VIKINGS MANARAEFAN dal Gennaio 2007, sono stati loro che ci hanno voluto nel loro entourage, cosa di cui noi ne siamo fieri,
quindi Oliviero, fai mente locale e, se possibile, non arrogarti il fatto che tu ed i tuoi compagni siate i soli ad interpretare l'arcieria militare, io ed altri, cerchiamo di poter capire ,senza troppi clamori, " L'ARCIERIA ANTICA ".
Ai posteri


17/06/2016, 21:44
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Iscritto il: 27/02/2016, 21:31
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P S , anch'io ero presente a Trieste, e, sono in sintonia con il mago, ma per concludere esiste una sola cosa, a differenza dell'azione fisica ( che è soggettiva ), la verità non ce l'ha in tasca nessuno ; sono solo delle interpretazioni personali


17/06/2016, 22:01
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Iscritto il: 30/06/2010, 13:12
Messaggi: 2433
Località: pozzo della ignoranza
Chiedo a tutti di rimanere in argomento e di non trasfomare la discussione in una chat .
Se volete parlare di Hastings potete aprire una discussione apposita .


17/06/2016, 22:09
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Iscritto il: 12/06/2016, 8:06
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Località: Milano
Ci casco sempre.
Ed ogni volta mi riprometto essere l'ultima.
Buone frecce, ragazzi.


17/06/2016, 23:08
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Iscritto il: 27/02/2016, 21:31
Messaggi: 9
scusa Jeval, hai perfettamente ragione


18/06/2016, 8:49
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
Messaggi: 2594
Cita:
Chiedo a tutti di rimanere in argomento e di non trasfomare la discussione in una chat .


Ciao Jeval, comprendo la tua affermazione. Pensandoci bene però, in realtà questa diatriba tra arcieri credo sia meno in OT di quanto si pensi. La discussione si intitola “incontro con la EWBS” e proprio a Trieste, David Pim mi raccontava di quanto queste diatribe siano frequenti e vivaci anche al loro interno e comunque tra i vari gruppi di arcieri anche in Inghilterra. Probabilmente è un fenomeno comune in tutte le realtà ma pare (notava David) che tra gruppi di arcieri siano più accese. Figuriamoci quindi da noi in Italia, paese a tradizione “campanilista” per antonomasia fin dal medioevo. L’intervento spontaneo e forse poco “politically correct” di Howard lo trovo molto “filologico” poiché penso che un arciere dell’epoca al suo posto avrebbe avuto una reazione simile. E comunque concordo in pieno con la sua affermazione “nessuno ha la verità in tasca”.

Cita:
Per capire cosa è l'arco da guerra, devi disporre di un gruppo di arcieri che entrano in campo con silenzioso passo di corsa leggero, preparati fisicamente e psicologicamente. Ben equipaggiati e ...senza pietà.


Chi ci dice infatti che alla battaglia di Hastings (o anche in quelle della Guerra dei Cent’anni) gli arcieri entrassero in silenzio trottando con passo felpato … magari ci entravano dopo aver bevuto anche per farsi coraggio,(è noto da diverse cronache di diverse epoche che agli arcieri, ma non solo a loro, piaceva bere, spesso anche tanto) cantando canzoni più o meno oscene o ruttando e scoreggiando (tanto per dirne una) … nessuno ha la verità in tasca.
In ogni caso … “brutte bestie” gli arcieri, italiani o inglesi che siano. ;)
Ciao


18/06/2016, 16:19
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L'errore è il mio, che spinto dall'entusiasmo riesco sempre ad urtare la sensibilità di qualcuno.
Di persona, non sarebbe mai successo, mentre questo mezzo ha purtroppo questo difetto.
Io non ritengo affatto di interpretare qualche verità né del presente né del passato.
Non ho nulla da insegnare a nessuno.
Tanto meno a Franco, che credo sia la persona che meglio di tutti in Italia ne rappresenti lo spirito.

Forse ho qualche opinione da dare sottovoce, ma mi accorgo di aver parlato a voce troppo alta.
Meno di tutto sono interessato ad iniziare polemiche che non interessano nessuno.
Hastings è stata un'esperienza simpatica e folcloristica, che ho portato come esempio.
Onestamente, con i miei discorsi c'entra molto poco.
Per questo non ho più ripetuto l'esperienza.


18/06/2016, 18:53
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Farsela addosso in battaglia non è una novità e talvolta la dissenteria dovuta a malnutrizione ci ha messo la sua.
Temo che per arrestare un nemico determinato sia più opportuno affidarsi alla lucidità e alla disciplina che all'alcol e alle scoregge.
Ho idea che in Francia qualcuno si ricordi ancora che fare all'opposto non ha dato risultati proprio brillanti....


18/06/2016, 23:10
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Iscritto il: 12/06/2016, 8:06
Messaggi: 530
Località: Milano
Farsela addosso in battaglia non è una novità e talvolta la dissenteria dovuta a malnutrizione ci ha messo la sua.
Temo che per arrestare un nemico determinato sia più opportuno affidarsi alla lucidità e alla disciplina che all'alcol e alle scoregge.
Ho idea che in Francia qualcuno si ricordi ancora che fare all'opposto non ha dato risultati proprio brillanti....


Quanto alla corsa. L'incisività e la velocità sono un moltiplicatore naturale delle potenzialità dell'arco.
Se aveste provato ad intervenire tatticamente in copertura della fanteria pesante, sapreste cosa intendo.
Sapreste anche che un arciere lento è un arciere morto (di fronte a un armato).
Abbiamo un erede, che ci crediate o meno, nel bersagliere.
Questa corsa tattica del bersagliere è poi entrata nel mito col famoso episodio del generale La Marmora.


18/06/2016, 23:45
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
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divertente questa discussione ;)

la mobilità sul campo di battaglia è sicuramente importante ma :

Cita:
Provate a tirare correndo. Scoprirete di poter ancorare solo al petto. Vi assicuro, può capitare, anche se non frequentemente.


mi ripeto ... si può tirare correndo con un arco da guerra di 100#? voi ci riuscite? e lo facevano davvero all'epoca o correvano poi magari tiravano da fermi e poi ancora via ... anche quella del tiro "in corsa" è un argomento interessante. Con archi leggeri si può anche fare ma con altri?

ciao


19/06/2016, 9:40
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