Dimenticavo.
Ma si può fissare la punta direttamente su un asta di canna? E come fai con lo spazio che resta all'interno?

...ciao Ligera ...vai su frecce ...e vedrai le mie che ho fatto con vetro e ossidiana ...all'interno resta vuoto ma la canna è abbastanza forte ...Mario

Molte punte italiche neolitiche/eneolitiche possiedono un peduncolo che sembra appositamente creato per le aste in canna, senza foreshaft. Basta solo una piccola incisione trasversale nella canna e il peduncolo sottile si infila dentro alla perfezione e la base della punta si "adagia" nel solco (ovviamente il foro nella canna dovrà essere colmato di mastice, e la canna - nella sua estremità distale - dovrà essere tagliata vicino a un nodo).

si può ritoccare con quasi tutto, se si è capaci. Ad esempio, le chiavi inglesi USAG del 12 fino al 16 vanno benissimo per fare ritocco a percussione su punte bifacciali...altrettanto i succhielli avvitati su un manico di legno...poi le monete in rame, nichel, come pure i bordi dei vecchi tavoli da bar rinforzati con i profilati ad "L" in alluminio, lasciando il tavolo cosi' com'è e spingendo i bordi della scheggia alternativamente sulla piegatura di rinforzo.

Sicuramente però prima bisogna "avere un idea di cosa si fa",
impensabile e pericoloso farlo se non si ha acquisito dimestichezza minima prima con il ritoccatore in palco o in rame.

Io ho fissato la precedente (quella che si è rotta nel tamb...ehm nel MURO) sulla canna legandola solo con del filo di canapa, ma era una soluzione dettata dall'ansia di tirare una freccia fatta da me, in quel momento il resto non contava. Comunque, io penso che, se devi andare a caccia la punta non ti serve tanto fissa all'asta. La mia nonostante l'impatto che l'ha rotta non si è tolta dalla canna, si è un pochino inclinata ma è bastato rimetterla in posizione per fare altri tre buchi prima che fosse inservibile del tutto.
Per quello che ne so io anche i Cheyennes fissavano le punte direttamente sulla canna, ma qui Jeval ne sa sicuramente di più.
Non sono d'accordo con te quando dici "non mi azzardo a dare consigli"...ok se non vuoi dare consigli scrivi le tue esperienze in merito o quello che pensi, se c'è errore ci sarà chi lo corregge; comunque sarà sempre un altro punto di vista interessante da studiare!
Per il ritocco credo che vtr abbia pienamente ragione. Bisogna sapere cosa si fa per andare a utilizzare strumenti inconsueti quali monete e banconi di bar anni 70. Per sapere cosa si fa però, bisogna farsi le ossa e pure i tagli con attrezzi convenzionali, capire, imparare e riprovare...come in ogni cosa da autodidatta...è pure più filologico non trovi vtr?
Ciao a tutti

Grazie Vittorio.... aggiungerei una sola cosa: a monte di tutte le operazioni va fatto il ragionamento base comune a tutti i movimenti/operazioni/lavori: cosa succede se scappa.... dove finisce la mano o il dito se scivola.... se si rompe in modo anomalo o salta una scheggia dove va a finire....
@Francesco, se mi mandi un riferimento di fermo posta, via mail, ti spedisco sia il ritoccatore in rame sia quello in corno di cervo.
Non i banconi.... VTR si riferiva certamente a quei tavolini rotondi o quadrati in formica col bordo in alluminio.
Per gli altri, che sanno, la consegna la farò di persona più avanti.
Un saluto da Raff

Ragazzi si vede che è Natale!!!
Grazie Raff

Per Francesco
ci ero arrivato da solo oggi pomeriggio ma son contento di avere un riscontro filologico

Ciao Ligeria
a cosa eri arrivato da solo oggi?
bella la freccia azzurra...che roba è o meglio era?
Questo fatto di scheggiare è troppo coinvolgente e poi scopri le cose da solo e ti senti tanto un primitivo che ti viene la voglia di metterti a ululare....peccato che ci sono i vicini..
ciao
Francesco

scusate, doppio inserimento