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Domandine primitive
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Autore:  ligera [ 23/03/2017, 23:54 ]
Oggetto del messaggio:  Domandine primitive

Si lo sò che rompo.....
con stà preistoria. Ma per chi lo sa ; sarebbe plausibile o filologico usare nocciolo per le aste delle zagaglie? Perchè vedo in giro tanto bambù che qui non credo ci fosse ai tempi. Arundo sottili mi risultano forse troppo leggere, quindi che altro materiale potevano aver a disposizione? Sanguinello ( o è troppo pesante) o cosa.. Inoltre se ho capito bene devono essere un terzo più lunghe dell'altezza di chi lancia, e quindi sempre almeno 2 metri. O sbaglio? e se fossero state giuntate a coda rondine?
in attesa di qualche buonanima
aloa

Autore:  Nero [ 27/03/2017, 14:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Domandine primitive

Ciao, personalmente ho usato aste di nocciolo per fare le zagaglie e funzionano perfettamente. Allo stesso modo potrebbero andare bene quelle di alloro, castagno e polloni lunghi.

Autore:  ligera [ 27/03/2017, 17:06 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Domandine primitive

grazie per l'attenzione...
allora ti chiedo diametro e lunghezza. e magari elasticità delle varie essenze. Anche se il nocciolo potrebbe alla lunga diventare fragile lo ritengo anch'io una buona soluzione comunque.

Autore:  jeval [ 27/03/2017, 20:24 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Domandine primitive

Ciao Ligera ,
guarda che le arundo non sono mica troppo leggere se scelte opportunamente .
sia vtr che mastrofoco le usano abitualmente .
certo la palla è radrizzarle sulla fiamma la prima volta e ogni tanto sucessivamente .
ti metto il link di un tutorial pescato nei subforum dells sezione delle
che paleoplanet riserva alla World Atlatl Association
il tutorial lo trovi qui:
http://paleoplanet69529.yuku.com/topic/ ... II-and-III

Autore:  ligera [ 27/03/2017, 21:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Domandine primitive

Visto il filmatino, ma converrai con me che una punta cosi solo in legno non avrà il peso e la forza penetrante di una punta in osso o selce, e si usura ugualmente piano piano. Il fatto è che stò facendo alcune prove per vedere quali vanno meglio, se posso scoprire qualcosa di nuovo o se i tedeschi hanno i loro segretini....
Perchè per esempio il foreshaft non tenerlo piu lungo 50 cm + o - e poi asta in arundo? E una zagaglia per mammuth quanto era pesante? Poi entra in gioco anche la velocità, o no? Mah

Autore:  vtr [ 27/03/2017, 22:47 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Domandine primitive

in effetti Ligera ha ragione quando menziona la variabile "velocità". Ho in preparazione un articolo relativo alla biomeccanica del lancio con la zagaglia e quindi sugli effetti terminali sul bersaglio (in riferimento alle comparazioni tra arco e lancia scagliata) da dove si evince il range di letalità funzione del peso dei proiettili e della loro forma. Ogni speculazione sulla forma e il peso fisico del dardo è irrilevante se non la si rapporta con la velocità (e quindi la tecnica e la forza necessaria per ottenerla) che alla fin fine diventa la variabile più importante. Alle gare e nei filmati vedo gentlemen che per essere precisi sul bersaglio di carta tirano leggiadramente dardi che farebbero solo solletico ad un coniglio, figuriamoci ad bos primigenius o ad un mammut.

La tecnica di lancio (molto simile a quella del lanciatore del baseball) è la prima cosa su cui fare attenzione, anche perché con lanci forti varia l'entità di oscillazione del dardo durante la "balistica interna" del lancio e quindi variano i parametri costruttivi come lunghezza-peso del propulsore, e anche di molto. Per rendere efficace (balisticamente parlando) un insieme propulsore-zagaglia, per prima cosa si deve lanciare "forte" e sempre uguale. La precisione la si acquisisce con tanto allenamento e poi si studiano varianti di materiale e sistemi di ingaggio con l'asta, eventualmente.

Con l'arco (entro certi limiti) il problema non si pone: le velocità delle frecce dipendono dal carico e dalla geometria dell'arco e dall' allungo, in maniera minore dallo stile di tiro e dalla sua efficacia biomeccanica.

sul peso delle punte...diventa un fattore conseguenziale. La punta pesante stabilizza di più, ma rende più problematica la messa a punto e comunque il parametro "forza" nel lancio ->velocità del dardo è sempre preminente, se si vogliono fare ricostruzioni coerenti. Quei pochissimi reperti completi rinvenuti oggi e replicati sono assolutamente inutili nelle mani di quei gentlemen di cui sopra, non riuscirebbero a tirare e colpire il bersaglio neanche da tre metri. Anche l'etnografia lo conferma.

Autore:  raff [ 27/03/2017, 22:59 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Domandine primitive

Ciao Ligera,
ligera ha scritto:
....
Perchè per esempio il foreshaft non tenerlo piu lungo 50 cm + o - e poi asta in arundo?
Un foreshaft più lungo, su asta in canna, andrebbe a interferire sulla flessibilità totale perchè in materiale diverso

ligera ha scritto:
.... E una zagaglia per mammuth quanto era pesante?

poco più di un giavellotto olimpico moderno.... http://storia-controstoria.org/paleolit ... l-sapiens/

ligera ha scritto:
....Poi entra in gioco anche la velocità, o no? Mah

Mantenendo costante la massa e aumentando la velocità, o viceversa, la lesività aumenta, ma lo spiegherà meglio Vittorio... visto dopo :oops:

Autore:  ligera [ 28/03/2017, 14:57 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Domandine primitive

Grazie Vittorio
infattamente ( cit) volevo proprio dire quello che hai spiegato tu, a proposito dei gentleman e dei bos primigenius e di tutte le altre lacune che mi nascono di conseguenza.
Grazie ancora.
E se fosse possibile gradirei dare un occhiata all'articolo quando sarà il momento.

Autore:  Nero [ 29/03/2017, 11:51 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Domandine primitive

Per lo spessore della zagaglia direi almeno un paio di cm (meglio 2,5 cm) alla base. poi rastremerai a seconda dell'asta. Ricordati di usate la base come punta!
Anche io non vedo l'ora di leggere l'articolo di vittorio.

Autore:  vtr [ 29/03/2017, 11:55 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Domandine primitive

grazie ragazzi, ma fare una sintesi sul lavoro che ho in corso adesso è prematuro. Ci sto lavorando da mesi con Paul Whittaker. Nel frattempo vi consiglio di ricercare i suoi lavori su academia e attraverso google.

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