Ciao a tutti,mi sono da poco iscritto al forum e sto cercando info sulla costruzione degli archi storici.
Abito a in Emilia e a quanto ho capito dai vari argomenti il legno migliore per la costruzione è la "maclura".
Mi sapete dire come si fa ad estrarre i semi dai frutti, dato che ne ho trovati dalle mie parti?
Purtroppo l'albero da cui sono caduti presenta dei rami molto curvi ed irregolari perciò non utilizzabili.
Mi piacerebbe però estrarre i semi per farne delle piantine.
Ciao e a presto.

Ciao, Noci, benvenuto


Apprezzabile l'intento di seminare nuove piante (anche se qui nel forum troverai almeno uno che ti dirà peste e corna della maclura, perchè non autoctona); però ti avverto che dovrai avere taaaaanta pazienza, prima di poter usare una delle tue piantine per fare un arco
Magari puoi scambiare qualche altra essenza con gli utenti del forum.
Ciao

ben arrivato.

buona per gli archi indiani
Ciao e benvenuto...

Luca

Benvenuto nel gruppo
Ciao Giorgio

Ciao anche da Nicodemo!

Ciao noci1 e benvenuto a bordo .

Per prima cosa :
Un passaggio nella sezione "eccomi fra voi , presentazioni"
sai dal momento che Sagittando vuole essere una comunity ,
sapere qualcosa di voi/noi non puo' che essere utile e piacevole.

Poi veniamo alla tua domanda:

Per togliere i semi dalle drupe della maclura puoi metterli in ammollo fino alla fine di febbraio
( bidone da imbianchino e acqua ) , lasci all'aperto ( possibilmente lontano da chi potrebbe lamentarsi per la puzza ) , a fine febbraio avrai una poltiglia in cui navigano i semi , prendi uno mestolo da pasta ( quelli in rete metallica di dimensioni generose usato nelle sagre , tiri su una mestolata , lavi sotto un getto d'acqua finché la poltiglia se ne va e rimangono i semi , li metti ad asciugare al sole su vecchi giornali e hai risolto .
Pero' c'è un metodo più veloce : tagli le drupe con l'accetta e la riduci in pezzi delle dimensioni di una noce , metti in un sacchetto di plastica e metti in congelatore ( non ridere si chiama vernalizzazione ed e' un procedimento che simula la permanenza all'aperto dei semi )
a marzo scongeli e pianti .
io ho usato entrambi i metodi e hanno funzionato entrambi
Per la germogliazione : pazienza e tanta acqua .
Poi se li curi come si deve , se gli metti un tutore per i primi anni , se tagli tutti i rametti lungo il tronco , e se le condizioni climatiche e del terreno sono favorevoli fra 12~13 anni puoi tagliare la pianta , stagionarla e provare a farci un arco


Dopo la risposta alla tua domanda qualche osservazione .


Se stai cercando info sugli archi storici sei capitato nel sito giusto .
Però definiamo cosa e' un "arco storico" .
A mio avviso possono chiamarsi cosi solo quelli ritrovati , nelle campagne archeologiche , o in qualche soffitta di vecchi castelli .
Quelli che costruiamo ( o che tentiamo di costruire ) possono essere definite repliche piu' o meno filologiche ( se rispettano le dimensioni e i materiali dell'arco a cui si riferiscono )
oppure possono essere definiti ( con un termine preso a prestito dall'inglese "selfbow" oppure più semplicemente "archi di legno"
in quest'ultimo caso non ci sono ne' dimensioni da rispettare ne filogicità della essenza da usare ( pero' , a mio avviso ovvio , e' necessario avere ben presente l'uso che se ne farà perche dire arco e' come dire bicicletta , che tipo di bicicletta , mtb, corsa , citybike , pista , ecc., ecc., ecc.
Pero' , qui su Sagittando , pensiamo che in quest' ultimo caso non sia possibile parlare non dico di "arco storico" ma nemmeno di "replica di un arco storico" .
Ti faccio qualche esempio , un arco che si ispiri ai longbow medioevali o rinascimentali inglesi costruito in maclura , Un ricurvo rinascimentale , se costruiti in maclura pomifera o in robilna pseudoacacia potranno essere considerati "storici" dai regolamenti sportivi di qualche associazione arceristica ma di storico non avranno niente , non fosse che per il fatto che sono essenze che sono arrivate in Europa a metà del 1800 .
In quanto al legno migliore , è una chimera inseguita da tutti coloro che costruiscono archi
ma che rimane una chimera .
Voglio dire , le prestazioni , sempre che di prestazioni stiamo parlando , dipendono dal progetto in relazione alle caratteristiche e al peso specifico del legno usato
Molti sono convinti che se il progetto e' adeguato alle caratteristiche sia possibile ottenere pari prestazioni da un arco da 55 #@28 che ha una massa di 520 grammi costruito in maclura e uno dello stesso libraggio e peso costruito in olmo o altro , chiaro che le dimensioni saranno differenti .
Non fosse altro perche il peso specifico relativo della maclura si aggira sullo 0,8~0,9 e quello dell'olmo sullo 0,5~0,6.
Ho qualche esperienza sulla maclura ne conosco i pregi ( alto modulo di elasticità e compressione , ottima risposta alle correzioni e piegamenti a caldo ) e i difetti ( scarsa reperibilità , difficoltà una volta reperita a fornire doghe regolari , avvitamenti , nodi e "intorcinamento" delle fibre , e sopratutto il peso elevato ( il peso genera inerzia e penalizza le prestazioni )
ho qualche doga in stagionatura di essenze diverse perché mi piace sperimentare ma se dovessi scegliere di usare una sola essenza probabilmente sceglierei l'olmo .
Poi se proprio vuoi provare la maclura accetta il consiglio di Gorthan , metti un annuncio nella sezione scambio del mercatino per uno scambio con quello che hai da offrire
Però se sei alle prime esperienze come costruzione di archi non ti consiglio di iniziare con il "Bois d'arc" come lo chiamano nelle regioni originarie .
C'e' un aneddoto carino in merito che gira fra i Mastri Arcai americani:
Prima di rispondere al bianco che gli chiedeva quale fosse il legno migliore per costruire archi al vecchio sciamano Choctaw tornarono in mente i villaggi devastati , le famiglie distrutte, i bisonti uccisi per la pelle e lasciati marcire nella prateria , le coperte che portavano epidemie ,
al Sentiero delle Lacrime a cui egli stesso era sopravvissuto ma il cui erano morti miglia di fratelli , ci penso' un po poi disse "Bois d'arc" e con un sorriso interiore capì che qualche torto sarebbe stato riparato

Mi sa J che già la voglia di "frecciare" abbia generato nel nostro nuovo amico la necessità di truciolare, poi sfogate le prime due arriverà quella per la storia.

Benvenuto

Ciao a tutti,
ieri, girovagando per i colli della mia città, mi sono imbattuto in una recinzione lunga un centinaio di metri di maclura pomifera!!!
Non so ancora se il proprietario mi concederà di abbattere qualche tronchetto a gennaio, per il momento stavo pensando di piantarne qualcuna nel mio giardino....
Qualcuno di voi ha mai provato a fare delle talee con l'osage? Mi pare un metodo più semplice rispetto al seme...

Io ho piantato semi in vaso qualche anno fa: le piantine sono cresciute rapidamente in due anni fini a 1,5m di altezza ma di diametro non superiore al cm, tanto che avevano bisogno di un tutore per rimanere erette.
Poi le ho messe a dimora al nostro campo di tiro: alcune sono defunte, altre sono vive ma stentano a crescere, due , che per errore sono state tranciate durante il taglio dell'erba con il trattorino, sono esplose e crescono vigorose.... ma tutte saranno forse disponibili agli arceri che devono ancora nascere....
Ciao