Colofonia o Pece Greca per corde archi storici
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-mANx-
Amministratore
Iscritto il: 08/07/2010, 20:21 Messaggi: 4559 Località: Insubria
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Ah.... Per chi inizia: se andate a far visita ad un apicultore, la cera in panetto ve la regala nel migliore dei casi, al limite costa davvero pochi spicci Se pensate di recicalare rimasugli di vecchie candele assicuratevi che siamo in cera naturale e non paraffina (derivato raffinazione idrocarburi), si riconosce dall' odore, non filologica ma in assenza di altro impermeabilizza lo stesso la corda.La cara jackyeale uso addirittura la scorza del formaggio galbaninno ! Precisazione penso utile
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21/01/2011, 8:47 |
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AlbertoA
Iscritto il: 06/10/2010, 14:19 Messaggi: 153 Località: Firenze
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Con quello dei mini bebibel viene anche rossa la corda ! Ma secondo voi dentro quella Bohning o simile che si trova nei negozi di arcieria che ci mettono?
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21/01/2011, 10:53 |
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-mANx-
Amministratore
Iscritto il: 08/07/2010, 20:21 Messaggi: 4559 Località: Insubria
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azzardo ma sono abbastanza convinto perché la uso per la balestra moderna: paraffina e vaselina troppo sintetiche per archi storici con corde in lino...non mi piace per niente oggi ho dato una cerata alla corda dell'arco in olmo in costruzione...con la colofonia mista a cera e olio di lino si sente un profumo inebriante di cipresso mi sa che la sciolgo ancora con quell'ultimo pezzo che mi ha regalato il calzolaio ma che è troppo duro perché percentuale eccessiva di resina rispetto alla cera d'api Anche le corde dei violini vengono impeciate
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21/01/2011, 11:08 |
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sanguinello
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Qualche passaggio probabilmente non l'ho letto, perciò vado dritto. Quante tonn.(stà per tonnellate) di colofonia vi occorre?.Ricordate che abito nella capitale mondiale della calzatura! Se raccogliete resina in giro, sarebbe meglio far evaporare la trementina, magari con il distillatore della grappa!. Fonde dagli 85 ai 110° secondo le partite. Componente delle vernici. Per diventare pece occorre miscelare circa il: 60% resina-20%cera-20% (a piacere) di carbone ridotto a "talco",carbone di sanguinello sarebbe l'ideale oppure quelle terre colorate che si vendono nei negozi di vernice, è normale trovare ocra, rosso veneziano etc. etc. così evitate che vi scambino per spazzacamini.Le dosi dovete aggiustarle in base alle temperature metereologiche di utilizzo.Se le dosi non si rispettano vi troverete la pece crepata e distaccata oppure colata . Proteggetevi con occhiali, camici e guanti anche di tela.Tenete un secchio d'acqua gelata a portata di mano per raffreddare eventuali schizzi sul corpo. Preparatela all'aperto ,potrebbe incendiarsi, eventualmente coprire con sabbia.Quando la pece è fusa non far cadere, nella maniera più assoluta, acqua nel pentolino: esploderà con mille schizzi.LA SICUREZZA INNANZITUTTO!!!
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09/04/2011, 18:12 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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allora la crema per calzature a base di cere va bene?
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09/04/2011, 18:51 |
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-mANx-
Amministratore
Iscritto il: 08/07/2010, 20:21 Messaggi: 4559 Località: Insubria
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Non credo bac, riassumo: -colofonia o pece greca: per corde arco e per cucire pelle/cuoio: cera d'api (direi 60% per sperimentazione personale agli inizi, ma il paesano dei calzolai ci verrà in soccorso), resina e 2 gocce olio di lino crudo.
-bitume per bloccare punte frecce o attrezzi in pietra etc come racconta sanguinello: 60% resina, 20% polvere di carbone o ocra, 20%cera d'api
-creme di cera calzature ideali solo per lucidare faretre, impugnature, foderi in pelle/cuoio (magari qualcuno le ha provare sul legno dei suoi selfbow Oo )
Tieni presente che la resina non scioglie a bagnomaria, quindi a 100° resterà solida, a 130° comincia a sciogliere, il problema é oltre prende fuoco e spara in giro. Se vuoi far frecce incendiarie filologiche al 100% ma pericolossime e cancerogene: fuoco greco, ma mancano altri ingredienti
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09/04/2011, 19:52 |
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-mANx-
Amministratore
Iscritto il: 08/07/2010, 20:21 Messaggi: 4559 Località: Insubria
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Ah dimenticavo: grazie sanguinello per le percentuali, bella gnucca immagino...la dai su a caldo?i 37° corporei non bastano per impastare penso?
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09/04/2011, 20:04 |
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sanguinello
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bac ha scritto: allora la crema per calzature a base di cere va bene? sì per le eventuali scottature|
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09/04/2011, 20:48 |
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sanguinello
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-mANx- ha scritto: Ah dimenticavo: grazie sanguinello per le percentuali, bella gnucca immagino...la dai su a caldo?i 37° corporei non bastano per impastare penso? Non sò quanti gradi... scaldo il pentolino fino alla liquefazione,raccolgo alcune gocce su una scheggia di legno,da lì le faccio colare sul punto da coprire quindi valuto dalla viscosità la temperatura e dopo aver insalivato i polpastrelli di pollice ed indice modello a piacimento la pece, tenete presente che dall'insalivazione il tempo operativo è limitato ma non ci sono problemi a riscaldare nuovamente il manufatto passandolo vicino ad una fonte di calore e quindi rimodellare.Su una punta di freccia in selce aggiungendo pece lungo l'asta si può modificare il FOC (bilanciamento) a piacimento.Ricordate di insalivare i polpastrelli!!!!
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09/04/2011, 21:04 |
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-mANx-
Amministratore
Iscritto il: 08/07/2010, 20:21 Messaggi: 4559 Località: Insubria
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Mi metti addosso una curiosità incredibile...chissà che polpastrelli all'amianto ti saran venuti
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09/04/2011, 21:11 |
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