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 proprietà meccaniche del legno 
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
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lo scopo non è trovare il legno migliore ma la forma che permette a ciascun legno di essere efficace

insomma conoscere per trovare nuove forme e per spiegare le vecchie.

grazie Bac ora è più chiaro. ho letto anche meglio il post di Raff sopra e ho capito. allora mettete fuori la tabella così si possono paragonare i diversi legni.

però avevo sentito ad esempio che per la robinia pur in uno stesso tronco se c'è una parte con anelli troppo compatti è da scartare mentre la parte del tronco dove sono larghi va benissimo. allora in questo caso far riferimento a tabelle non basta.

ciao


29/05/2011, 18:02
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
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però avevo sentito ad esempio che per la robinia pur in uno stesso tronco se c'è una parte con anelli troppo compatti è da scartare mentre la parte del tronco dove sono larghi va benissimo. allora in questo caso far riferimento a tabelle non basta.

anzi se ben ricordo diceva anche che non van bene parti di tronco con la parte chiara di ogni singolo anello troppo spessa e quelle dove la larghezza degli stessi varia troppo, al punto come dicevo da rendere parti anche di uno stesso tronco utili o addirittura inutilizzabili. questo l'ho letto ma non sperimentato. forse il discorso è un pò più complesso che far riferimento solo a tabelle generiche.
ciao


29/05/2011, 18:16
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Re: durata degli archi di legno
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eq.jpg [ 16.61 KiB | Osservato 48 volte ]


f=freccia di flessione
E=modulo elastico
P=peso
l=lunghezza
a=spessore
b=larghezza

questa equazione si riferisce ad un asta a sezione rettangolare caricata al centro
con buona approssimazione un arco.
risolvendo per E possiamo ricavare i moduli elastici dei vari legni.
qualcuno ha lavorato al posto mio
castagno-11300 N/mmq
faggio-14500
robinia-15300
tasso-16000

questo l'avevo postato nel topic durata degli archi, come ho detto sopra da questa equazione si ricavano i moduli elastici .

tra il modulo del castagno e quello del tasso c'è un abisso che farebbe pensare
che il castagno non è un buon legno per archi, eppure lavorando con sezioni piatte e larghe si ottengono buoni archi e anche duraturi .

questo è un esempio aiutatemi voi a trovarne altri.

un'altro aspetto importante che determina il comportamento meccanico di un arco è il peso specifico . pesi elevati spesso si associano a buoni legni ,tuttavia col peso aumenta anche l'inerzia dell'arco .
alla fine faremo un bel riassunto per tirare fuori una tabella .


29/05/2011, 18:19
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anzi se ben ricordo diceva anche che non van bene parti di tronco con la parte chiara di ogni singolo anello troppo spessa e quelle dove la larghezza degli stessi varia troppo, al punto come dicevo da rendere parti anche di uno stesso tronco utili o addirittura inutilizzabili. questo l'ho letto ma non sperimentato. forse il discorso è un pò più complesso che far riferimento solo a tabelle generiche.
ciao


stai entrando nell'ordine mentale per affrontare il problema;
quello che mi chiedo è come costruire una tabella ad uso e cosumo degli aspiranti arcai?


29/05/2011, 18:21
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1- sono andato a rileggere il documento ed ora sono convinto che non sono convinto di essere stato convinto dalle convinzioni dubbie ivi espresse, mentre ritengo giuste le mie convinzioni proprio a causa delle ricorrenti dubbievoli convinzioni espresse in tabellinese, che, tradotte in lingua romana corrente sarebbe : < leggime!..ma...non me pijà sur serio!!!>. L'inizio : - Il principio fondamentale è che il legno è anisotropo nei confronti di tutte le proprietà
meccaniche, che quindi variano con la direzione anatomica considerata.
Inoltre non è lecito attribuire ad un materiale non omogeneo quale il legno
caratteristiche costanti o quasi; pertanto i valori di resistenza forniti devono essere
intesi come "dati medi" largamente indicativi...-. La fine : - la presenza di difetti o alterazioni: in genere tendono a peggiorare le
caratteristiche di resistenza e rigidezza del provino, ma non è agevole determinarne
l'influenza rispetto alle caratteristiche determinate sul legno netto; per questa
ragione le moderne tecniche di classificazione del materiale strutturale rinunciano
in partenza ad adottare coefficienti correttivi delle resistenze da applicare ai valori
determinati su provini piccoli e netti, ed utilizzano invece dati ricavati direttamente
da prove su semilavorati in dimensione d'uso). 2- Vtr aveva proposto qualcosa... "tanto per cominciare..." nel 20° di Oetzi 3-i tassi basta piantarli al posto delle palme e degli abeti, magari andando in comune a protestare. 4-la macchina per le prove, ce l'hai o la dobbiamo fare?. Mirco, togli la cenere dalla forgia, forse si tira sù qualche euro....


29/05/2011, 18:40

Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
Messaggi: 2674
Cita:
4-la macchina per le prove, ce l'hai o la dobbiamo fare?


la dobbiamo fare ovviamente.
Cita:
ed utilizzano invece dati ricavati direttamente
da prove su semilavorati in dimensione d'uso)


una morsa per bloccare il campione , un dinamometro e un metro
e aggiungerei una videoripresa per valutare il tutto dinamicamente.


29/05/2011, 18:59
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bac ha scritto:
Cita:
4-la macchina per le prove, ce l'hai o la dobbiamo fare?


la dobbiamo fare ovviamente.
Cita:
ed utilizzano invece dati ricavati direttamente
da prove su semilavorati in dimensione d'uso)


una morsa per bloccare il campione , un dinamometro e un metro
e aggiungerei una videoripresa per valutare il tutto dinamicamente.

Forse basta invitare un' ingegnere a farcele dare queste tabelle, visto che le usa per le misure delle travi dei tetti...e non solo...forse si trovano in rete... forse ce l' hanno i grossisti di legname...adesso che ci penso potrebbero essermi utili, ma non per gli archi...vorrei fare qualche clava...


29/05/2011, 19:13

Iscritto il: 06/03/2011, 19:31
Messaggi: 842
Dimmi, dimmi, son tutto orecchie. Sinceramente, se posso fare qualcosa di utile per la comunità, lo faccio "agratis". Per vivere mi basta la mia modesta pensione...certo non è un albergo a 5 stelle, ma "amemibasta". :lol: Ciao, Mirco


29/05/2011, 19:24
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Iscritto il: 17/03/2011, 0:24
Messaggi: 2037
Località: tra l'oglio ed il chiese
Salve a tutti,
comincio col postare, come anticipo, quanto sono riuscito a trovare in rete:
Allegato:
dati essenze.jpg

la debbo completare con dati inerenti al ritiro per stagionatura ed alla resitenza alla trazione, ma sono difficili da trovare.
Agli scettici, mi si perdoni il termine, debbo dire che senza questi dati nessun ingegnere o architetto firmerebbe una copertura in legno o struttura che dir si voglia; aggiungo: i legni per strutture portanti non possono essere commerciati o forniti senza questi dati, al pari delle putrelle di ferro. Le normative sono molto severe in questi casi.
Un grazie comunque a Mirco che sospenderebbe, a gratis, i suoi splendidi coltelli per prove di trazione. :mrgreen:
Un'ultima cosa: la tecnologia del legno, al pari delle altre tecnologie fa parte delle conoscenze che l'uomo ha acquisito e sviluppato nel corso dei millenni e che noi dell'era moderna applichiamo con sistemi standard e non più a seconda dell'abilità del singolo.
raff


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29/05/2011, 21:37
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Iscritto il: 13/12/2010, 18:13
Messaggi: 2428
Località: Genova - Prata Veituriorum
Ciao Raff..
Posso permettermi di tradurre per comuni mortali ;) ?

Comincio dall'ultima :
Modulo di elasticità ... Se facesse una molla con quel legno mi direbbe quanto e' dura la molla.... Per un arco più e' basso quel numero più devo fare massiccio l'arco per ottenere le libbre volute...

Resistenza alla compressione : Mi dice quanto l'arco sarà sensibile alle fratture sul ventre ( la parte che si comprime quando lo tendo) o alle "crisalidi"...
Resistenza alla trazione (colonna che stai cercando) : viceversa (..)
Resistenza alla flessione... Non lo so.. penso che sia un mix delle due di sopra... Dice quanto posso piegare pima di rompere??
Densità (Kg/mc) dice quanto sarà "pesante" la'rco che andremo a costruire....

Ciao
Luca


29/05/2011, 22:03
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