Se n'è già parlato quà e là ma alla luce di quanto notato in questi giorni mi sembra opportuno ritornare a parlarne .
E' noto e in letteratura se ne parla ampliamente .
Non ricordo se fossero gli ottomani o i cinesi a riporre gli archi da gittata in un armadio contenente un bracere acceso nella parte bassa per contere bassa l'umidità degli archi compositi .
Senza ricorrere agli igrometri per misurare l'umidità del legno ( invasivi quelli di costo relativamente contenuto e costosi quelli non invasivi )
per gestire l'umidità basta un igrometro ambientale , un termometro e una
tabella di correlazione che ti dà l'
umidita interna del legno in base alla umidità ambientale e alla temperatura .
La
tabella è questa :
Generalmente si ritiene che al variare dell 1% della umidità relativa il carico vari del 6%
Questa la teoria ,
Ho potuto verificarla di persona in questi giorni:
nella ex stalla che uso ( poco ) come laboratorio ho la rastrelliera degli archi , una piccola linea di tiro ( 10 mt scarsi ) e qualche sera alla settimana la utilizzo per qualche volèè con un archetto in maclura da ~70# trattato solo con olio e cera .
Generalmente ci sono una ventina di gradi e sul 65% di umidità il che , secondo la
tabella dovrebbe darmi il 12% di umidità interna .
Bon , da un pò di giorni ho approfittato del meteo particolarmente ventoso per arieggiare il locale è ho visto scendere l'umidità ambientale al 53%.
Parallelamente ho avuto la sensazione che l'archetto si fosse indurito e che le frecce
( per la verità al limite alto della flessibilità, vale a dire troppo morbide ) andassero un po dove pareva a loro .
Incuriosito ho messo l'archetto sul dinamometro e ho costatato che da 70 era salito a quasi 80 di libre
( fermi aspettate con le obiezioni, l'archetto è tale da due anni e la doga aveva quattro anni di stagionatura , difficile pensare che il carico sia improvvisamente aumentato per cause legate alla stagionatura naturale e progressiva come si sarebbe potuto ipotizzare per esempio se invece di maclura si fosse trattato di olmo .
Visto che credo faccio , anche, sperimentazione ho provato ad " accorciare" l'apertura e ho visto le frecce ricominciare ad andare dove volevo io .
Mi piace condividere questa esperienza e mi riprometto di continuare a tenere controllato sia il carico dell'archetto che i dati del microclima del laboratorio curioso di vedere se all'inevitabile aumento della umidità ambientale corrisponderà una relativa diminuzione del carico dell'archetto .