io prima di partire in una avventura simile , cerco di mettere a fuoco tutti i passaggi , ho nella testa
molto materiale da riordinare ,
avevo letto anni fa ad esempio che alcuni archi lasciati a lungo a riposo necessitavano di condizionamento al vapore ,si parlava di libbraggi ragguardevoli comunque.
d'altra parte se un trattamento al vapore avvenisse su di un arco laccato dubito che sortirebbe l'effetto di inumidirlo, ma questo non è il caso.

brancolo ancora nel buio.

dipende un po' dal clima. si divaricano i puntali un po' per volta e poi si fissano i flettenti sui "teplik" e si lascia l'arco così per un paio di giorni. poi si mette la corda che normalmente è lunga gli 11/12 della lunghezza dell'arco misurato lungo il dorso. una volta incordato si controlla la simmetria dei flettenti e si interviene sul bilanciamento. io non asporto mai materiale dai flettenti. preferisco fasciarli e per ultima scelta uso il calore, mai il vapore.

Perdona, Saracen. ma cosa intendi per fasciare.
Non è forse la tecnica che il defunto Borrelli ha presentato per l'arco cinese?
Se non è così puoi spiegarla meglio questa fasciatura dal momento che non riesco a seguirti su questo passaggio.
Ti ringrazio della cortesia.
...pep...