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 La Fenice..... che risorge dalle ceneri... 
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Cari amici, con questo post desidero condividere con voi l'esperienza da me condotta per il recupero di un arco, a seguito di una serie disastrosa di rotture che mi ha perseguitato a partire dall'autunno scorso sino ala fine di maggio.

Ben, in ottobre ho iniziato a lavorare una doga di citiso: asportato l'alburno, eliminato un tarlo che aveva intaccato anche il primo anello (tolto anche quello), sagomato secondo la linea dell'"italico" con le opportune curvature dei terminali, al momento della prima incordatura...crak!

Avuta una seconda doga (sempre citiso) a fine marzo, lavorata come la precedente ...ma con mooolta più attenzione, arrivato alla bilanciatura finale (era già un bell'arco), provato un leggero sopra allungo....crik sul dorso del flettente inferiore: pace!

Infine all'inizio di una gara Fiarc, mentre provo ad incordare il mio Citiso che sto usando da un anno con ottimi risultati (già descritto da qualche parte sul forum), all'improvviso lo schianto che ti provoca un arresto cardiaco, per fortuna figurato, e un reale bernoccolo sul naso.

A questo punto dispongo di tre archi rotti (simili fra loro, come lunghezza e linea) e almeno due flettenti integri.
Ho quindi deciso per un tentativo di ricostruzione di un arco partendo dai flettenti sani.
Allegato:
La fenice 004_450x600.jpg


Ho praticato con l'aiuto di un amico (non so se lo conoscete, di nome fa Adriano Alberti) un taglio a V per innestare i due flettenti l'uno sull'altro:
Allegato:
La fenice 007_450x600.jpg

Allegato:
La fenice 015_600x450.jpg


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25/06/2014, 10:47
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Secondo me si può fare...


25/06/2014, 10:53
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A questo punto procedo come al solito: regolo la lunghezza dei flettenti, bilancio, regolo il tiller. Ottengo questo prodotto, che, mi si fa notare , sarebbe meglio tendinare, per garantire sia la tenuta della manicatura sia la protezione del dorso da possibili rotture.
Allegato:
La fenice 016_600x450.jpg
Allegato:
La fenice 017_600x450.jpg
Allegato:
La fenice 018_600x450.jpg


Intanto l'arco mi rende una cinquantina di libbre all'allungo canonico (26"e 1/4 naturale, pari ai 28" AMO), non male....

Segue%


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25/06/2014, 10:55
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Una domanda se posso: qual è il tuo metodo per proteggere gli archi?


25/06/2014, 10:59
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Quindi preparo l'occorrente per la tendinatura: non sono un esperto, anzi è il mio secondo tentativo (il primo è stato un fiasco, ma questa è un'altra storia....).
Queste le immagini della tendinatura e dei rinforzi sia agli estremi dei flettenti, sia sulla manicatura.
Allegato:
La fenice 021_600x450.jpg
Allegato:
La fenice 023_600x450.jpg
Allegato:
La fenice 030_600x450.jpg


segue%


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25/06/2014, 11:01
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Infine dopo un periodo di due settimane (tenuto conto che ai primi di giugno si viaggiava tra i 32 e i 34 gradi di temperatura ) ho provato l'incordatura e il nuovo bilanciamento: non ho dovuto faticare molto dato che lo strato di tendine (unico) non ha sostanzialmente alterato le caratteristiche dell'arco.
Queste le immagini finali.
Allegato:
La fenice 032_600x450.jpg

Allegato:
La fenice 033_600x450.jpg


E questa la curva di carico (picco di 49# a 26"e1/4)
Allegato:
Curva di carico_600x378.jpg


Ho provato l'arco in occasione dell'incontro di domenica scorsa con gli amici dell'Arc e a detta di tutti si è dimostrato maneggevole e veloce.
Ai ritorno ho provveduto a passare due mani di gommalacca per proteggere il dorso tendinato.
Questa operazione, mi si dice, dovrà essere ripetuta periodicamente nel caso dovessi usarlo in condizioni metereologiche non idonee (pioggia)


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Ultima modifica di Taccons il 25/06/2014, 11:13, modificato 1 volta in totale.



25/06/2014, 11:08
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Bellissimo


25/06/2014, 11:10
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Ciao Videogiocante, per quest'arco il suggerimento per la protezione del dorso tendinato è stato quella di usare seplicemente gommalacca.

Per i miei archi in legno uso solamente del grasso (uso quello per gli scarponi = grasso di foca) e ripeto il trattamento ogni volta che utilizzo l'arco in condizioni meteo...umide, oppure quando lo metto a nanna per un periodo lungo.


25/06/2014, 11:18
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Grazie


25/06/2014, 11:22
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Taccons ha scritto:
Infine dopo un periodo di due settimane (tenuto conto che ai primi di giugno si viaggiava tra i 32 e i 34 gradi di temperatura ) ho provato l'incordatura e il nuovo bilanciamento: non ho dovuto faticare molto dato che lo strato di tendine (unico) non ha sostanzialmente alterato le caratteristiche dell'arco.
Queste le immagini finali.
Allegato:
La fenice 032_600x450.jpg

Allegato:
La fenice 033_600x450.jpg


E questa la curva di carico (picco di 49# a 26"e1/4)
Allegato:
Curva di carico_600x378.jpg


Ho provato l'arco in occasione dell'incontro di domenica scorsa con gli amici dell'Arc e a detta di tutti si è dimostrato maneggevole e veloce.
Ai ritorno ho provveduto a passare due mani di gommalacca per proteggere il dorso tendinato.
Questa operazione, mi si dice, dovrà essere ripetuta periodicamente nel caso dovessi usarlo in condizioni metereologiche non idonee (pioggia)

la gommalacca, l'hai applicata direttamente sul tendine?


25/06/2014, 11:25
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