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 Due compositi, by Luigi Covelli 
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Iscritto il: 30/06/2010, 13:12
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Località: pozzo della ignoranza
Ciao ragazzuoli, argomento interessante, pero' mi sembra riduttivo fare test comparativi usando la stessa freccia da 1/4 di libra .
Provate a usare anche una freccia da 14 grammi , magari barilata, forse i risultati saranno sorprendenti


07/09/2016, 16:41
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Iscritto il: 12/06/2016, 8:06
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Località: Milano
Per una serie di questioni che annoiano molto i lettori ma sostanzialmente legata alla maggior velocità di chiusura, il composito a basso libbraggio potrebbe essere sfavorito con frecce pesanti.
Fate la prova usando frecce di diverso peso.


07/09/2016, 19:21
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Iscritto il: 09/12/2010, 22:17
Messaggi: 188
Arrieccoce con la "vexata quaestio"...

Se siete così decisi di effettuare queste prove, tenete conto che:
1-l'influenza del rilascio e dell'assetto di tiro è (su archi approssimativamente comparabili) il fattore maggiormente discriminante;

2- l'arco più veloce, a parità di libbraggio, sarà sempre quello con la massa virtuale inferiore (a grandi linee quello che "pesa" meno e che ha la corda più leggera) sempre che non vogliate applicare il mirabile protocollo che ha rielaborato francesco malatesta e pubblicato in questo forum ;

3-se intendete misurare altre prestazioni (ad esempio la penetrazione della freccia su una protezione rigida o altro) è superfluo sottolineare come sia fondamentale utilizzare la medesima freccia per tutti gli archi, tirata alla stessa distanza dallo stesso tiratore. nella penetrazione conta la quantità di moto della freccia (mXv) e se vi viene voglia di ragionare in termini energetici, comunque conta il valore dell'energia sezionale (energia cinetica della freccia / superficie di impatto); Se tirate su un bersaglio in poliuretano, la penetrazione viene condizionata dall'attrito dell'asta soprattutto, quindi il diametro dell'asta è il vero fattore discriminante.

4- il fatto che un arco composito renda meglio solo con frecce leggere è un mito da sfatare: quello che conta è il rapporto tra la massa virtuale dell'arco e la massa della freccia; è corretto pensare invece che un arco con una alta massa virtuale renda meglio con una freccia pesante. Ma se un arco ha una bassa massa virtuale, renderà bene con frecce leggere e comunque benissimo con frecce pesanti.

Purtroppo se si vuole fare una cosa seria ci vuole per forza una shooting machine. Il punto 1) è e rimane sempre il fattore critico per eccellenza.
La maggior parte delle "esperienze" note sono falsate da sensazioni soggettive che provocano quasi sempre distorsioni nell'esecuzione delle prove (se proprio non potete utilizzare una shooting machine, almeno fate più prove con il medesimo materiale e allungo facendole eseguire a più "soggetti" e poi fate una semplice media).


07/09/2016, 23:53
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Iscritto il: 21/01/2014, 14:09
Messaggi: 288
Località: Segrate (MI)
Ho intenzione di fare delle prove di tiro con i tre archi di cui sopra (ma non a breve, comunque, sono impegnato in molte, troppe cose; penso entro l'anno). Redigerò a tal fine un breve "protocollo sperimentale" per mettere a punto il quale chiederò la consulenza a Vtr.

Vi farò senz'altro sapere.


08/09/2016, 7:59
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Iscritto il: 19/04/2013, 10:29
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Le prove che feci tre anni fa avevano molto di pratico e poco di scientifico.
Erano finalizzate a testare la capacità di penetrazione ma solo come elemento indicatore, visto che non avevamo né misuratori di velocità, né shooting machine e né campo per il tiro da gittata.
Avevamo a disposizione 6 frecce identiche per diametro, punta e impennaggio, da circa 30 gr l'una, una superficie d'impatto di gommapiuma ad alta densità e tre tiratori che alternandosi tiravano 6 frecce ciascuno per arco testato.
Gli archi a disposizione erano un Self bow in maggiociondolo da 52 lbs
E un composito in stile turco da 45 lbs a freddo che, incordato il giorno prima, ne misurava 42 al momento del test.
Da specificare che il pomeriggio del test aveva piovuto e c'era nebbia e umidità alta (teoricamente condizione sfavorevole per il composito)
Dunque, in questo test improvvisato, le parità di condizioni erano solo le frecce, la superficie d'impatto e i tiratori.
Il risultato fu, facendo la media dei tiri effettuati dalla medesima distanza (10 mt) che le frecce scoccate col Self bow penetrarono per circa 25 cm e quelle scoccate col composito per circa 40 cm.
Poco scientifico ma indicativo.


08/09/2016, 11:17
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Iscritto il: 19/04/2013, 10:29
Messaggi: 460
Ho dimenticato di citare Federico Penza
e William Visco che sono stati co-partecipi del test


08/09/2016, 11:35
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
Messaggi: 2594
non lo so ... nel senso che sono ignorante ... ma si parla sempre di masse, pesi ecc ecc ... e le caratteristiche del materiale non sono considerate? parlo naturalmente per archi di legno, gli unici con cui ho esperienza diretta. capita che due archi magari uguali nelle forme e nei pesi abbiano delle prestazioni molto diverse. oppure se un arco per sua natura è molto riflesso e magari svergolo in maniera conveniente, per sua caratteristica delle fibre può tirare al di la delle previsioni calcolate, come fosse una molla efficace, mentre magari un altro realizzato seguendo tutti i crismi teorici, siccome per natura torna indietro meno velocemente quando curvato perchè è fatto così allora molte teorie restano solo teorie ... boh ...
ciao


08/09/2016, 13:28
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Iscritto il: 19/04/2013, 10:29
Messaggi: 460
Ciao Gionata, ti cito un altro episodio.
Nel luglio del 2002 mi trovavo a sasso Marconi pet una manifestazione di flight shooting. al tempo avevo con me un composito ottomano da 75 lbs. Costruito, data la sua lunghezza e massa, per il tiro a bersaglio e non per le gare di gittata. La sua lunghezza era di 115 cm e la sua massa poco superiore ai 400 gr.
Luciano Cecili, ex campione mondiale di flight shooting con Self bow, mi chiese di provare il mio arco con una delle sue frecce, le medesime che usava col Self bow in osage da 120 lbs.
Normalmente, col suo Self, effettuava tiri intorno ai 220 mt.
Il tiro che effettuò col mio arco fu di 283 mt.
Ribadisco che l'arco non era stato concepito per il tiro da gittata


08/09/2016, 14:20
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
Messaggi: 2594
Ciao Luigi, la cosa non mi stupisce affatto. Credo che salendo coi libraggi sia sempre più evidente la migliore efficienza di certi
archi compositi.

Cita:
non lo so ... nel senso che sono ignorante ... ma si parla sempre di masse, pesi ecc ecc ... e le caratteristiche del materiale non sono considerate? parlo naturalmente per archi di legno, gli unici con cui ho esperienza diretta. capita che due archi magari uguali nelle forme e nei pesi abbiano delle prestazioni molto diverse. oppure se un arco per sua natura è molto riflesso e magari svergolo in maniera conveniente, per sua caratteristica delle fibre può tirare al di la delle previsioni calcolate, come fosse una molla efficace, mentre magari un altro realizzato seguendo tutti i crismi teorici, siccome per natura torna indietro meno velocemente quando curvato perchè è fatto così allora molte teorie restano solo teorie ... boh ...
ciao

qui intendevo dire che nel caso di archi naturali è fondamentale considerare anche la variabile qualità del materiale che credo possa giocare un ruolo entro certi limiti anche più importante di altri fattori come peso e massa.
ciao


08/09/2016, 16:18
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Iscritto il: 09/12/2010, 22:17
Messaggi: 188
Cita:
qui intendevo dire che nel caso di archi naturali è fondamentale considerare anche la variabile qualità del materiale che credo possa giocare un ruolo entro certi limiti anche più importante di altri fattori come peso e massa.
ciao


perfettamente d'accordo. ma nel computo della massa virtuale che ho riportato la parte del leone la fa l'energia immagazzinata (ho scritto come il "peso" fisico dell'arco sia una approssimata variabile indicativa). In sostanza, calcolando la massa virtuale nella equazione di equilibrio (la stessa necessaria per valutare il rendimento fisico dell'arco) si tiene conto dell'energia elastica potenziale dell'arco, quindi delle proprietà dei materiali impiegati!


08/09/2016, 17:01
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