Salve a tutti,
Di certo il fango ed il ghiaccio sono due elementi che conservano per millenni i materiali al loro interno; le nostre signore si applicano maschere di fango allo scopo di mantenere bella e vellutata la loro pelle... a quando le maschere di bellezza col ghiaccio? Speriamo che qualche signora non se la prenda, ma è sottinteso che sto scherzando
Di quest'arco sappiamo solo la sua forma, la lunghezza e di che legno è composto, ma ipotizzarne già adesso la sua riflessione in avanti, sulla base di sole foto, la vedrei avventata, anche se il color rosso farebbe supporre che o sia il ventre dell'arco o che lo stesso, se non è il ventre, sia stato ricavato da una doga in solo durame. Avremmo bisogno, come dice Francesco di avere più notizie: conoscere la disposizione degli anelli di crescita, il loro numero, il tipo di sezione dell'arco, se sono presenti tracce di incordatura, altrimenti il tutto assume lo stesso valore delle affermazioni del giornalista il quale afferma che con quest'arco si poteva andare a caccia solo di volatili (?) Penso anche che spunterà qualcuno che vorrà farci credere che sia un arco per bambini!!
Con quest'arco si poteva cacciare sì qualche volatile, ma si poteva agevolmente andare a caccia di pesci standosene tranquillamente seduto in canoa, praticare la caccia nel folto del bosco ad animali quali il ghiro, il tasso, o forse, praticare la caccia di appostamento presso una polla d'acqua o sorgente al daino, al cervo, ecc. Ma questo lo potranno ricavare dai resti faunistici presenti nei sedimenti, anche se non darà la certezza.
I Nativi Americani, con archi di misure simili, cacciavano anche cervi e bisonti; tutto stava nel saper avvicinarsi alla preda per rendere più precisa e letale la freccia che già era perfezionata con piccole lame taglienti, i microliti, altamente penetranti nei corpi, se dirette ad evitare le ossa, A mio avviso, e qui sono in linea con Francesco,
magin ha scritto:
...........ci sono altri casi in cui archi antichi sono stati trovati con una riflessione in avanti molto accentuata dovuta probabilmente ad una deformazione successiva.
ciao!
Però, a vedere la foto della giacitura, non si vedono elementi o tracce di essi che abbiano gravato sull'arco deformandolo, ma sarebbe altresì importante sapere che ipotesi vi sono sull'abbandono dell'arco
Mi permetto di porgerti una domanda, visto anche la tua approfondita conoscenza del legno di tasso: secondo te quante libbre poteva sviluppare quest'arco e a che allungo conveniva usarlo?
Un saluto da Raff
Ps: toxon è una parola relativamente tarda rispetto all'età attribuita all'arco, però questo non esclude a priori le frecce avvelenate