l'ho scritto perchè a Sagittando dal Vivo avevo una irrefrenabile voglia di aprire quelli originali corti di jeval con tanto di corda autentica, ma fortunatamente ho resistito

perchè cen'erano tanti, erano dei polloni belli dritti e flessibili da freschi. all'epoca non sapevo la differenza tra un legno e l'altro ... guardavo più che altro la forma dei rami e più dritti erano più mi sembrava andassero bene ... e in effetti quello li andava bene. c'è da dire che non li usavo a lungo per cui non avevano tempo di stagionare troppo credo. ma ne facevo anche di nocciolo soprattutto le frecce e anche le lance col nocciolo

ciao

come vedi io ancora insisto col castagno , perchè c'è del buono in questo legno ,
questo qui è fatto di solo durame.
la via è ancora lontana però.

come va il castagno? sono curioso di sapere se è sicuro ed efficace. la mia paura è che quando è troppo secco rischia di rompersi.

ciao!

ci sto lavorando dalla notte dei tempi, è molto facile imbattersi con il legno sbagliato le crisalidi sono all'ordine del giorno , se fai un tiller che va bene sul fresco metti in conto che devi ritoccarlo man mano che asciuga ,
non ci sono problemi a fare flettenti con fibra verticale purchè molto piatti ,

ho sempre fatto archi usa e getta con questo legno , però ultimamente sto sperimentando se la tostatura effettivamente può risolvere il problema del cedimento in compressione.

come me da bambino ... il problema penso sia proprio quello.
ciao!