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 SCRITTURA E TIRO CON L'ARCO 
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Iscritto il: 21/01/2014, 14:09
Messaggi: 295
Località: Segrate (MI)
Che ne dite?


http://www.raiscuola.rai.it/articoli-pr ... fault.aspx


27/12/2017, 9:47
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Iscritto il: 30/06/2010, 13:12
Messaggi: 2433
Località: pozzo della ignoranza
che è sempre meglio andare alle fonti
in questo caso qui, se già non lo conosci
Allegato:
la via.jpg


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27/12/2017, 19:06
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Iscritto il: 12/06/2016, 8:06
Messaggi: 534
Località: Milano
Si tratta di un discorso semplice.
Per questo si fa fatica a capire.
Fa fatica anche questo scrittore, che resta affascinato, ma credo senza comprendere davvero.

Fra noi, molti reputano assolutamente inutile frequentare una scuola di tiro con l'arco.
Per loro il tiro con l'arco è una cosa intima, che non si può insegnare.
Essa va appresa leggendo dentro di se.
Scoprendo il proprio istinto.

Per altri invece, Baricco è tra questi, la maestria si apprende aderendo ad una scuola.
In essa un Maestro ti insegnerà le regole essenziali per apprendere una tecnica.
A te il compito di apprenderle, aderendo ad esse fino a raggiungere la perfezione.
In esse troverai il modo di esprimere qualcosa che va al di là del gesto stesso, elevandosi al di sopra di tutti gli altri.
Diventando un campione o un guerriero.

Hanno torto entrambi a mio modo di vedere.

La tradizione insegna una serie di regole essenziali.
Al maestro il compito di insegnarle, per mettere a frutto ciò che altri hanno appreso.
All'allievo il compito di maturare la perfezione tecnica.
Ma solo quando l'allievo avrà appreso completamente la tradizione.
Solo allora.
Egli avrà la forza e la conoscenza per non esserne più schiavo, rinunciandovi.
Potrà perciò entrare dentro se stesso e utilizzare quanto appreso alla ricerca del proprio essere.
Il suo gesto diventerà l'espressione della sua autenticità.
In questo modo, dimenticherà l'alfabeto appreso e allo stesso tempo utilizzerà quell'alfabeto per comporre poesia.

I primi cercano l’ishi che hanno dentro.
I secondi il Robin Hood.

La scuola giapponese, un po’ come facciamo anche noi, cerca fondamentalmente un'artista che è dentro ogni uomo.
Basta solo lasciarlo esprimere.


27/12/2017, 19:49
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
Messaggi: 2674
noi avevamo gli amanuensi : una calligrafia impeccabile , miniatori eccezionali, non sapevano leggere.

in oriente il gesto deve essere ripetuto fino ad essere portato alla perfezione , qualunque gesto anche versare del te ,
basta poi che la maniera non sostituisca l'essenza fino a divenire mera imitazione del maestro ,
dall'errore nasce l'innovazione, è la goccia d'inchiostro che cade per caso sopra uno scritto
a fare l'evoluzione.


27/12/2017, 21:10
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