Casse di freccia a caduta libera...... Lo ignoravo, grazie
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| Autore: | magin [ 26/03/2018, 21:30 ] |
| Oggetto del messaggio: | le ultime frecce |
Ieri alla fiera delle armi e bagagli ho trovato un oggetto molto interessante, una flechette. Si tratta forse dell’ultimo utilizzo di massa di frecce in guerra poiché sono state massicciamente usate dall’inizio della prima guerra mondiale fino alla fine del 1916 solo che invece di venire scagliate da un arco erano contenute in scatole da 500 pezzi che gli aviatori rovesciavano su truppe e cavalleria. I primi ad utilizzarle furono i francesi seguiti dagli italiani. All’inizio molti aviatori inglesi si rifiutavano di usarle perché era un mezzo troppo “sporco” ma con il passare del tempo la guerra divenne sempre più brutale. I tedeschi le copiarono e spesso ci stampavano “invenzione francese – produzione tedesca”. In uno dei primi test vennero sganciate su una povera mucca. Tre la colpirono e la trapassarono completamente piantandosi nel terreno. Se colpivano un soldato in testa gli bucavano elmo e cranio e finivano nel cervello. Entrando da un'altra parte si dice potessero penetrare fino ai piedi. In effetti i tedeschi consigliavano in caso di pioggia di frecce, di stendersi a terra nonostante la superficie esposta fosse maggiore poiché da in piedi c’era più possibilita di avere diversi organi danneggiati. Quando l’attacco finiva pare che gli ufficiali tedeschi avessero un bel da fare per far tornare i soldati nei ranghi poiché saltavano in giro a cercarle in quanto erano i souvenir più ricercati ed apprezzati e le spedivano anche a casa. Alla fine del 1916, con il progresso degli aerei anche da bombardamento, il loro utilizzo venne sostituito da bombe. |
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| Autore: | Oliviero [ 26/03/2018, 22:50 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: le ultime frecce |
In realtà, anche nella seconda guerra mondiale abbiamo avuto qualche episodio di uso dell'arco. Mi sembra un certo tenente colonnello (il solito inglese) lo preferisse in missioni da guastatore. Il motivo era la sua capacità di non bruciare l'effetto sorpresa, almeno così pare... ...l’arco sa agire in silenzio. Grazie Magin per la gustosa segnalazione. La cosa di stendersi è effettivamente un po’ demenziale. Sono certo che si stendessero sotto ripari improvvisati come le automobili... |
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| Autore: | magin [ 27/03/2018, 17:08 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: le ultime frecce |
Ciao Oliviero, si è vero ma in quel caso si trattava solo di un singolo. Si trattava del famoso "Mad Jack" Churchill che combatteva con longbow e spadone ... |
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| Autore: | hawkwood [ 27/03/2018, 17:13 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: le ultime frecce |
[quote="magin"]Ieri alla fiera delle armi e bagagli ho trovato un oggetto molto interessante, una flechette. Si tratta forse dell’ultimo utilizzo di massa di frecce in guerra poiché sono state massicciamente usate dall’inizio della prima guerra mondiale fino alla fine del 1916 solo che invece di venire scagliate da un arco erano contenute in scatole da 500 pezzi che gli aviatori rovesciavano su truppe e cavalleria. Guardate cosa mi scrive un mio amico di Padova, a questo proposito: dalle mie parti se ne trovano ancora camminando nelle vecchie trincee o anche nei campi e solitamente finiscono nei mercatini dell'antiquariato. Recentemente ne ho viste una decina in in banchetto di robivecchi e il proprietario mi ha spiegato che le aveva trovate con il metal detector nelle vecchie trincee del Carso. |
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| Autore: | -mANx- [ 27/03/2018, 20:12 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: le ultime frecce |
Casse di freccia a caduta libera...... Lo ignoravo, grazie Mad Jack potremmo iscriverlo su Sagittando ad honorem
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| Autore: | Oliviero [ 27/03/2018, 20:47 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: le ultime frecce |
In realtà il lancio di dardi, spesso avvelenati, è un arma molto antica e variamente utilizzata. In Giappone ad esempio, questi postati da Magin li usavano i temibili Guerrieri dell'Ombra, i Ninja. Usavano chiamarli Bo Shuriken e ne hanno fatto una specie di arte marziale specializzata, tutt’ora praticata, per lanciarli con profitto con le semplici mani. |
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| Autore: | bac [ 28/03/2018, 9:30 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: le ultime frecce |
somigliano a queste? https://it.wikipedia.org/wiki/Plumbata |
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| Autore: | Oliviero [ 28/03/2018, 11:01 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: le ultime frecce |
Si, Bac. Nell'uso, si. Nella geometria sono invece prive di impennaggio e di "pancia", più simili a quelle di Magin. Si usano a breve distanza. Se qualcuno ha assistito ad una dimostrazione di monaci shaolin, spesso li si vede lanciarli con estrema violenza contro una lastra di vetro, in modo da riuscire a trapassare il vetro facendo un buco (senza frantumarlo). Un po' come se fosse un proiettile di un'arma da fuoco. |
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| Autore: | hawkwood [ 29/03/2018, 14:10 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: le ultime frecce |
Il mio amico Paolo mi manda queste immagini di "flechettes" "Sono state usate anche in Vietnam. Caricate su munizionamento per obice 3SH1 - 122 millimetri" (vedi immagine Vietnam) "Queste invece, per non far torto a nessuno, le usano anche oggi gli Israeliani contro i Palestinesi" di Gaza (vedi immagine Israele) E poi commenta: "tra l'altro sarebbero vietate perchè considerate armi che provocano "inutili sofferenze", ma tantè, chi se ne frega basta fare più danno possibile. Nel caso di quelle del Vietnam erano state studiate per colpire i Viet che si nascondevano nella giungla. Tu sparavi a cazzo con gli obici e qualcosa prendevi di sicuro! Nel caso degli Israeliani, vale lo stesso discorso, sparate ad cazzum prendono i terroristi, i bambini, gli animali, i civili...alè chi se ne frega, mica sono degli amici." |
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| Autore: | Oliviero [ 30/03/2018, 7:23 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: le ultime frecce |
Oddio, questa delle armi "umane" che non provocano inutili sofferenze, mi è sempre parsa la sorella delle "missioni di pace" per portare la libertà e la democrazia. Mi permane infatti piuttosto oscura l’utilità della sofferenza inferta da un legalissimo proiettile che ti spappola un ginocchio obbligandoti all'ampitazione dell'arto, rispetto all'inutile sofferenza inflitta dal dardo. Qualche volta siamo bravissimi a raccontarcele. |
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