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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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Capita a tutti di rompere un arco (potrei scaldarmi per giorni col legno di quelli che ho rotto io) e quando succede di solito ci restiamo male. Sarebbe però interessante raccogliere tutte le esperienze di rotture in una sola discussione in modo che sia facilmente consultabile, per aiutare a comprendere i motivi e dare così un senso positivo ad un fatto sfortunato. Sarebbe davvero interessante se chi rompe un arco inserisse qui tutte le informazioni possibili per aiutare anche gli altri a fare in modo di evitare che succeda. ciao
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04/01/2014, 13:14 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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Comincio con qualche foto trovata in archivio. Avevo fatto un arco tipo Oberfacht di tasso seguendo il sistema di quelli originali. Erano archi fatti per tirare frecce corte lunghe al massimo 60 cm. Con quelle funzionava bene ma ho voluto vedere cosa succedeva tirandoci fino all’orecchio con una freccia lunga e si è spezzato dove la mano fa da perno.
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04/01/2014, 13:53 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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Questo è un arco di tasso lungo solo 68 cm. Avevo letto che a Dublino ne era stato trovato uno lungo così ed erano riportate solo le misure al centro che ho rispettato. Con frecce cortissime e leggere funzionava ma non mi sembrava potesse avere una qualche utilità. Quando l’ho provato con frecce un po più lunghe si e spezzato per stress delle fibre nel punto più debole. Credo, non avendo immagini ne le misure totali, che l’originale fosse complessivamente più spesso e che probabilmente si trattava di un arco da balestra.
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04/01/2014, 13:57 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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ti accontento subito , questa è una esplosione in piena regola in quanto l'arco si è disintegrato in 4-5 pezzi , era un ginepro estremo , molto irregolare e di alto libbraggio è stata una vera fortuna che non mi si è piantata addosso qualche scheggia.
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04/01/2014, 15:39 |
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Nitopi
Iscritto il: 13/12/2010, 18:13 Messaggi: 2428 Località: Genova - Prata Veituriorum
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acero.... dopo aver scaricato un anello dal dorso.... Mai farlo.... (direi... acero , lasciatelo per lo sciroppo hi hi hi) Sempre acero... era praticamente finito stavo rifinendo l'equilibratura... ha ceduto vicino al puntale (e questa volta NON avevo toccato il dorso...). Dai relitti sono riuscito a tirar fuori (tendinando il dorso leggerissimamente) un archetto da ragazzi...
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04/01/2014, 17:13 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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ciao Nitopi , che acero era? il campestre è un po fasullo, l'acero montano è tutta un'altra storia.
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04/01/2014, 19:04 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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grazie, la cosa comincia a diventare interessante. Per Bac - non conosco il ginepro ma in ogni caso più i libraggi sono alti e maggiori sono i rischi che si rompano. per Nitopi - non ho mai lavorato l'acero anche se figura tra i legni da archi. Nel caso del secondo però credo che il legno c'entri relativamente. Mi sembra di vedere che l'ultimo pezzo di flettente torna spesso e rigido prima della tacca facendo leva e creando così un punto di debolezza proprio dove si è rotto. Avevo visto archi di tasso con una sagoma delle estremità simili a questa che si erano spezzati proprio in quel modo li. Ma bisognerebbe vederlo dal vero, queste sono solo impressioni. ciao
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04/01/2014, 19:20 |
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gcarlo29
Iscritto il: 04/09/2013, 12:51 Messaggi: 18
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Ciao a tutti. La mia è una esperienza al contrario, nel senso che dopo aver scaldato e raddrizzato troppo l'arco (in senso trasversale ) ho cercato di riallinearlo a freddo. Risultato una rottura longitudinale netta dalla manicatura a metà flettente. Ho provato ad incollare i due pezzi (colla epossidica bicomponente ) e il risultato è quello che si vede in foto. Ho già tirato diverse frecce e sembra che tutto tenga. Le due strisce nere sul flettente rotto sono legature di sicurezza in tendine ( quelle sull'altro sono per bilancio estetico ). Ho avuto un calo di libbraggio da 50 a 45. Speriamo che duri !!!
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24/01/2014, 18:58 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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ciao Gcarlo, grazie per aver condiviso l'esperienza. magari ti va bene ... ma resta sempre il timore ...
io non ho mai cercato di raddrizzare un arco col calore. mi sono sempre limitato a sfruttare ed assecondare le caratteristiche della doga senza forzature e mi sono sempre trovato bene. anzi spesso archi fatti da legni storti e con fibre irregolari sono più sicuri di altri fatti con doghe dritte e senza nodi od irregolarità. a dire il vero una volta avevo a disposizione un tronco di tasso all'apparenza "perfetto" dal quale ho ricavato doghe dirtte e senza grossi nodi, con anelli di crescita regolari ... degli archi ricavati 2 si sono rotti ed un altro presentava crepe di compressione (l'unica volta che mi è successo col tasso). eppure erano archi "belli" e regolari. spesso all'estetica non corrisponde la funzionalità. lo sapevano bene anche i costruttori dei famosi archi inglesi (vedi foto)
ciao
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24/01/2014, 19:22 |
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vincenzo77
Iscritto il: 17/12/2012, 12:02 Messaggi: 584 Località: Brescia
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Ho riparato ieri il mio longbow che in manifestazione a Montichiari a fatto quel bruttissimo rumorino che nessuno vuole sentire...CRIKK. La crepa è partita dal centro di un nodo a meta' flettente e si è fermata al durame,in trazione si apre e si chiede. Ho grattato la superfice e tendinato con fasciatura..speriamo tenga mi dispiacerebbe perderlo.
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21/05/2014, 8:17 |
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