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 Alburno si / alburno no 
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Iscritto il: 30/06/2010, 13:12
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Località: pozzo della ignoranza
Della serie : le credenze sono vere o sono false ?
Non alludo a quelle dei miei vecchi che opportunamente ripulite e restaurate continuano ad essermi utili e a custodire i mie piatti e i miei bicchieri .
Mi riferisco a quelle che affliggono i costruttori di archi in legno e che sono riferibili all'alburno di alcune essenze quali la maclura pomifera,
la robinia pseudoacacia e il Laburnum anagyroides ( maggiociondolo )
Sul maggiociondolo ho la testimonianza di Ricu ,
sulla robinia e sulla maclura fino ad ora non avevo ne' esperienza ne' testimonianze se non quanto scritto sui forum e sui libri americani .
Però quanto detto da Benedettone
benedettOne ha scritto:
Osservando la magnifica riproduzione dell'arco americano, ieri chiesi a Jeval il motivo dell'assenza di alburno.
A parte che tale assenza è dovuta all'originale, mi rispose che l'alburno del maclura è fragile ed andrebbe a pregiudicare l'arco stesso, e si è sorpreso quando gli dissi che ne sto usando uno da anni senza problema alcuno.............

mi sta dando da riflettere e mi ha incasinato un poco.
Apro quindi la discussione per avere le vostre opinioni in merito .
Anche questa e' una falsa credenza o si riferisce a qualcosa di vero ?
Oppure non e' dovuta al fatto che questi legni essendo durevoli e "coriacei" sono stati usati spesso ottenendoli da piante "morte in piedi" oppure gia' crollate al suolo e in questi casi l'alburno non essendo impregnato delle sostanze che lo trasformano in durame era gia' deteriorato dalle intemperie e dai microrganismi e quindi piu' fragile ?


01/12/2011, 21:24
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Iscritto il: 13/12/2010, 18:13
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Località: Genova - Prata Veituriorum
A quanto ho sentito dira da Ricu... l'alburno sul maggiociondolo si può lasciare, ma solo se e' stato tagliato in una determinata stagione (mi pare primavera??? accidenti alla mia testa sonclusionata...) . tutto quello che ho provato io doveva essere stato tagliato in stagione non propizia, perchè era fragile, polveroso e veniva via con niente.... (era anche poco attaccato al durame, che e' peggio! )

Ciao
Luca


01/12/2011, 22:11
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Iscritto il: 17/03/2011, 0:24
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Località: tra l'oglio ed il chiese
Salve a tutti,
jeval ha scritto:
Della serie : le credenze sono vere o sono false ?
Non alludo a quelle dei miei vecchi che opportunamente ripulite e restaurate continuano ad essermi utili e a custodire i mie piatti e i miei bicchieri .
......................
Io ci terrei anche la grappa, il peschino, il nocino, tutti rigorosamente fatti in casa.... ;)

jeval ha scritto:
...................
Apro quindi la discussione per avere le vostre opinioni in merito .
Anche questa e' una falsa credenza o si riferisce a qualcosa di vero ?
Oppure non e' dovuta al fatto che questi legni essendo durevoli e "coriacei" sono stati usati spesso ottenendoli da piante "morte in piedi" oppure gia' crollate al suolo e in questi casi l'alburno non essendo impregnato delle sostanze che lo trasformano in durame era gia' deteriorato dalle intemperie e dai microrganismi e quindi piu' fragile ?

Ho avuto l'onore di toccare con mano archi in maggiociondolo modellati con alburno e durame e conoscendo la fama che aveva il costruttore mi è difficile pensare che avesse tagliato in primavera.
Aggiungo: sono un frequentatore dei monti Lessini e lì si trova anche il maggiociondolo con anche piante morte in piedi; è vero, spezzandone i rami, di quelle morte in piedi, si libera una polverina bianca simile a quella che si libera dai vecchi rami di castagno morti sulla pianta.
L'arcano, spiegazione puramente personale, dovrebbe essere nel fatto che morendo in piedi nel legno cominciano subito quei fenomeni degenerativi dovuti a umidità, sole, funghi e microrganismi.
Il fatto che dalle radici e dalle crepe della corteccia continua ad infilarsi umidità che favorisce le marcescenze favorite, per altro, anche dall'ambiente umido del bosco. Il sole, nella parte di pianta che è esposta ad esso, fa il resto, screpolando sempre di più la corteccia e di conseguenza la pioggia si infila sotto di essa impregnando, in questo caso, l'alburno che è meno compatto e più permeabile. Questo è valido per tutte le piante.
Starebbe a noi valutare se la pianta è morta da anni o da pochi mesi. Questo lo si potrebbe dedurre dai rametti piccoli: se sani è morta da poco se con screpolature o tratti mancanti di corteccia, sono anni che è morta.
Altro sistema potrebbero essere la presenza di funghi alla base del tronchetto il che equivale allo scartare subito lo stesso.
Ciao Nitopi,
Nitopi ha scritto:
.
...............
tutto quello che ho provato io doveva essere stato tagliato in stagione non propizia, perchè era fragile, polveroso e veniva via con niente.... (era anche poco attaccato al durame, che e' peggio! )
Ciao
Luca

Interessanti le tue affermazioni.... Arguisco che erano tronchetti regalati e di cui non sei riuscito a saperne l'epoca del taglio?
Per poco attaccato al durame, intendi che si staccava a mò di una cipolla?
Bisognerebbe sentire qualcuno che ha modellato un tronchetto da lui stesso tagliato.
Un saluto da Raff


02/12/2011, 2:36
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Iscritto il: 13/12/2010, 18:13
Messaggi: 2428
Località: Genova - Prata Veituriorum
trovati nel bosco, per cui la degenerazione di cui parli era abbondantemente attiva....
Però da una sensazione della differenza di robustezza dei due materiali mentre l'alburno era da buttare, il durame perseverava nella sua robustezza....

Ciao
Luca

P.S.
Ho detto "prmavera" ma ho perso il circuito cerebrale in cui avevo memorizzato l'esatto periodo consigliato .... Potrebbe essere stato "tra Natale e Capodanno" ... Semplicemente non me lo ricordo ;)

Ciao
Luca


02/12/2011, 15:27
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Iscritto il: 17/03/2011, 0:24
Messaggi: 2037
Località: tra l'oglio ed il chiese
Salve a tutti,
grazie della risposta Nitopi; allora non ci rimane che provare i maggiociondolo tagliati da vegeti, per provare come si comportano.
Entro il 12 dovrei averne in casa uno tagliato il 28 nonvembre scorso.
Proverò, finalmente, anch'io.
Raff


02/12/2011, 21:04
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
Messaggi: 2674
quali potrebbero essere le differenze tra alburno e durame?
se il senso della parola non inganna il durame offre maggiore resistenza in termini di compressione, e in trazione?
in genere i cedimenti avvengono sempre in compressione anche se a volte si ha la sensazione del contrario.

l'alburno ha una diversa igroscopicità rispetto al durame percui risente maggiormante delle variazioni di umidità esponendo l'arco a fessurazioni e improvvise rotture ,
anche per il tasso si dice che soffra i climi secchi se non sbaglio.

per il resto se ben conservato e ingrassato l'arco non dovrebbe avere problemi ne con l'alburno ne senza.


04/12/2011, 16:37
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