Wirly ha scritto:
allora ti rispondo abitando mia nonna in uno delle zone con castagneti piu' belli del sud italia e con la qualita' piu' primitiva d'europa..Roccamonfina
a maggio la corteccia del castagno viene via intera, nel senso che se provi a siflarla dal legno sottostante con un po di forza su rami piccoli slitta e si stacca ad anello... sara' questo il motivo per cui tagliavano a maggio, forse per facilitare lo scortecciamento... mia nonna ai pali di castagno appendeva prosciutti e salumi....
Cita:
bac a scritto
la corteccia la lascio tanto viene via da sola , il castagno è un legno che si può piegare a piacimento si possono trovare polloni completamente privi di nodi, oppure si possono prendere quelli con un nodo centrale che hanno già una deflessione naturale si può lavorare anche appena tagliato ingrassandolo a fine lavoro
Cita:
giorgio_65 a scritto
Una curiosità non arceristica riguardo al castagno, nella mia zona era il legno principale utilizzato nelle vigne per costruire le topie (nome in dialetto, ma penso si usi anche in italiano), cioè i supporti delle viti.
La particolarità era che i pali in castagno si tagliavano a maggio, nel pieno della crescita delle foglie, quindi con molta linfa. Venivano poi scortecciati e messi a seccare accatastati orizzontalmente affinchè rimanessero diritti.
La caratteristica principale era l'estrema robustezza e rigidità, un palo stagionato da 7-8 cm lungo un paio di metri è in grado di sostenere il peso di una persona con una minima deflessione, e l'estrema resistenza alle intemperie, assumevano un colore grigio chiaro e resistevano almeno una decina d'anni esposti alle intemperie.
Ciao Giorgio
Fessurazzioni longitudinali ( pensate )