durata degli archi di legno
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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Nelle discussioni del forum si parla spesso della durata degli archi. Quanto può durare un arco? Questa è una bella domanda a cui non è così facile dare una risposta. L’impermanenza è una caratteristica fondamentale dell’universo in cui ci troviamo, tutto si modifica e cambia, tutto alla fine è energia in quanto anche una pietra è composta di atomi le cui particelle sono in continuo movimento. Quindi anche un sasso che ci può sembrare immutabile in effetti non lo è. Il problema a questo punto è il tempo. Nel caso di un arco poi c’è il fatto che viene utilizzato quindi apparentemente più lo si utilizza minore dovrebbe essere la sua durata. Ma è proprio così? Su questa domanda ciascuno di noi può solo portare le proprie esperienze.affermare che un arco prima o poi si rompe o cede è troppo semplicistico. Io credo che sia possibile che un arco di legno possa durare ben oltre la vita che resta a chi lo ha costruito e lo utilizza (nel nostro caso).Per quanto mi riguarda posso portare alcuni esempi. Ho un arco che ho costruito nel 1993, l’ho utilizzato per ca. 5 anni poi, avendone costruito un altro che era più potente e consono alle mie nuove esigenze l’ho prestato ad un amico il quale l’ha a sua volta utilizzato finch’è se ne è fatto un altro e me lo ha restituito. L’ho quindi accorciato e modificato per renderlo più efficace e l’ho passato per un paio di anni ad un altro arcere. Ora è ancora nelle mie mani ed apparentemente non mostra segni di cedimento.Ho almeno tre o quattro archi che non sono forse il massimo in termini di efficienza ma che se non verranno danneggiati da fattori esterni (tagli o colpi sul dorso) sinceramente non riesco ad immaginare in che maniera e per qual motivo possano un giorno rompersi almeno nell’arco di tempo dei prossimi 20 anni o qual cosina più.Li considero oggetto di esperimento e li curo per vedere cosa succederà cercando di usarli tutti almeno un po. Sarebbe interessante che ognuno porti l’esperienza di archi rotti dopo l’utilizzo di almeno qualche mese (per quanto mi riguarda li ho sempre rotti in fase di costruzione o collaudo o dopo averli accorciati troppo tranne un caso in cui avevo malamente lavorato il dorso per cui è durato un anno ma poi ha ceduto) per capire le cause e vedere come si comportano i vari legni e sistemi di lavorazione in fatto di durata. Ciao!
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18/04/2011, 8:58 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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ora il discorso durata secondo me è molto importante. certo qualcuno potrebbe dire che non gli interessa che un arco duri "una vita" tanto quando si sanno fare via uno sotto l'altro. il fatto è che un arco a "durata limitata" è anche un arco poco affidabile nel senso che si potrebbe rompere nel momento meno opportuno e questo se oggi è solo una "scocciatura", in passato era un po più grave. inoltre chi magari a fatica riesce a procurarsi una bella doga di legno pregiato vorrebbe che l'arco duri il più possibile.
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18/04/2011, 11:09 |
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maon
Iscritto il: 26/09/2010, 17:59 Messaggi: 916 Località: Roccabruna-Marchesato di Saluzzo
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Concordo con Maghin,
/////(per quanto mi riguarda li ho sempre rotti in fase di costruzione o collaudo o dopo averli accorciati troppo tranne un caso in cui avevo malamente lavorato il dorso per cui è durato un anno ma poi ha ceduto)////
si rompono subito o se hai osservato ogni regola è raro che si spacchino!
Certo che se sei il tipo che , come spesso ho visto, butta l'arco a terra quando va a togliere le frecce, incurante di pietre o oggetti accumunati, mette l'arco in macchia a 70 gradi e poi tendi come un pazzo, senza dargli il tempo di assestarsi, mai che gli dia un po' di grasso, insomma chi se ne frega se patisce, allora in questo caso c'è il famoso detto che
" chi è causa del suo mal pianga se stesso!"
L'arco non è un'oggetto morto, seppur come usiamo dire il legno è "morto" ciò non è assolutamente vero!
Il legno è sempre vivo e ti accompagna per molti anni se tu lo ami!
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18/04/2011, 11:27 |
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-mANx-
Amministratore
Iscritto il: 08/07/2010, 20:21 Messaggi: 4559 Località: Insubria
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Anche il legno, oltre alla lavorazione e cura successiva, secondo me può fare la differenza Ci son essenze che tendono a seccate e come sapete in un monoligneo l'aridità eccessiva porta alla rottura secca. I trattsmenti termici secondo voi, pur migliorando le prestazioni, compromettono la longevità dell'arco?
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18/04/2011, 14:02 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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Cita: Certo che se sei il tipo che , come spesso ho visto, butta l'arco a terra quando va a togliere le frecce, incurante di pietre o oggetti accumunati, mette l'arco in macchia a 70 gradi e poi tendi come un pazzo, senza dargli il tempo di assestarsi, mai che gli dia un po' di grasso, insomma chi se ne frega se patisce, allora in questo caso c'è il famoso detto che
" chi è causa del suo mal pianga se stesso!"
ciao Maon, quando li butto a terra guardo se non ci son sassi. per il resto hai ragione, li tratto proprio male ma fin ora non mi hanno tradito. quando li porto in giro è perchè son ben collaudati Cita: Anche il legno, oltre alla lavorazione e cura successiva, secondo me può fare la differenza anche secondo me ma per saperlo bisognerebbe raccogliere le esperienze di tutti.
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18/04/2011, 19:55 |
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AlbertoA
Iscritto il: 06/10/2010, 14:19 Messaggi: 153 Località: Firenze
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Secondo me un altro fattore che porta ad una diversa durata dell'arco è anche il "dimensionamento" della costruzione! Se guardate gli archi che fanno per il tiro a distanza (il flight shooting) sono veramente estremi. Dopo 10 frecce già sono "esausti". Come un motore da formula 1 ed un vecchio Diesel mercedes 2600 di cc e 60 cv a cui 1 milione di Km facevano un baffo. Un arco da 50# lo posso fare magari 180 cm e largo 5, piatto o leggermente deflesso o 140 cm, 3,5 cm e magari anche riflesso. Avranno durate diverse... Come giustamente dici... oggi si può guardare alla durata e pensare a quanti anni ce lo possiamo godere, in passato era l'affidabilità ad avere un ruolo importante, come anche il dover tollerare abusi, oggi è un oggetto, se si rompe torniamo verso la macchina con la coda tra le gambe (e magari un bozzo sulla fronte!), ma la sera mangiamo lo stesso... Ciao! Alberto
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20/04/2011, 18:18 |
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viktor
Iscritto il: 06/05/2011, 13:03 Messaggi: 103 Località: Cermenate (CO)
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Sono proprio quello che non dovrebbe parlare vista la mia inesperienza totale e lo scarso utilizzo dell'arco.. Ho letto attentamente i vostri interventi fino a ora esposti e non posso che quotare coloro che patteggiano per la durata del manufatto in relazione alla cura del legno con cui e' realizzato.. Chiaro che mi viene spontaneo sopravvalutare i risultati felici della mia unica esperienza in merito. Parlo solo per il frassino..che diventa vincente in prestazioni e elasticita' studiando e orientandosi su flettenti piatti piuttosto, o con una D non troppo "voluminosa" e curando piu' possibille che le fibre mantengano un'ingrassaggio o un'oliatura periodica a dovere.. Purtroppo non so il comportamento delle altre essenze in fatto di resistenza elastica, come non ho la vostra esperienza su sezioni tonde.. Posso solo testimoniare che le prime occhiate e prove sui miei due LB da gente piu' blasonata di me, ha prodotto pareri favorevoli, non tanto sul mio lavoro, ma per il frassino e la sua resistenza, e non da ultimo, la scelta dei flettenti tendenzialmente piatti.. So che forse e' un po' forzato chiamarli Longbow..ma sono contento lo stesso e vi invito a riscoprire il frassino, sempre poco menzionato... Ciao Vittorio
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21/05/2011, 1:58 |
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-mANx-
Amministratore
Iscritto il: 08/07/2010, 20:21 Messaggi: 4559 Località: Insubria
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Ciao vittorio, Ho da parte un pezzo di ottimo frassino frutto di scambi con amici. Son curioso di saper quanto tempo fa hai finito I tuoi due frassini; 1anno? 2 anni? Hai tenuto gli anelli in costa o di taglio? Saluti
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21/05/2011, 5:51 |
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viktor
Iscritto il: 06/05/2011, 13:03 Messaggi: 103 Località: Cermenate (CO)
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-mANx- ha scritto: Ciao vittorio, Ho da parte un pezzo di ottimo frassino frutto di scambi con amici. Son curioso di saper quanto tempo fa hai finito I tuoi due frassini; 1anno? 2 anni? Hai tenuto gli anelli in costa o di taglio? Saluti Ciao @mANx Allora..purtroppo sono un novellino in tutti i sensi..i miei due LB non hanno neppure un mese di vita. Leggendo molti dei vostri post relativi alla costruzione mi sono accorto di aver realizzato i manufatti con tecniche e scelte completamente diverse dalle vostre.. Anzitutto i miei archi provengono da una porzione di solo durame di fibra ragionevolmente rettilinea e ricavato da una tavola commerciale sezionata da grossi tronchi, non si tratta di un piccolo tronchetto con anelli vicini quindi..infatti si vedono sì gli anelli ma sono molto distanti tra loro (anche 5mm) e sono, se osserviamo la sezione del flettente, nello stesso verso della freccia..insomma, il "rigatino" appare su dorso e ventre per intenderci.. Non ho mai visto ne scortecciato il legname in questione e so per certo che è stato sottoposto come di consueto a un'essicazione artificiale.. La rastremazione, eseguita con pialletto, ha interrotto in qualche punto le fibre, ma il frassino flette bene e appare compatto..e sottolineo come ben sapete l'obbligo di tener "umide" le fibre con olio o altro.. Posterò qualche foto anche qua.. Si tratta comunque di due archi rispettivamente entrambi di 68"; uno a flettenti piatti da 35 lb, e l'altro con flettenti piatti solo sul dorso e con ventre a leggera "D" di 60 lb. Sono privi di qualsiasi tacca per l'appoggio della freccia e le "tips" sono ricavate sui flettenti.. Ciao Ps: So di non essere troppo "storico" nella procedura, scusate...
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21/05/2011, 10:53 |
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-mANx-
Amministratore
Iscritto il: 08/07/2010, 20:21 Messaggi: 4559 Località: Insubria
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figurati, ci preme sottolineare la differenza tra una ricostruzione archeologica sperimentale e un arco che tira realizzato in materiali naturali poi per le foto non vedo l'ora di vederle, la sperimentazione e condivisione fà brodo e serve comunque a tutti il frassino tende a seccare per quello che ho visto e quando comincia a tirare per bene scoppia perchè troppo secco, ne ho visto uno di Antonio saltare letteralemente per aria quasi ci fosse una granta interna
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21/05/2011, 10:59 |
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