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Autore |
Messaggio |
marco
Iscritto il: 17/09/2010, 12:56 Messaggi: 2675 Località: Verona...
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O' provato a dare una nuova facciata alla traduzione, il risultato sembra dare specifiche migliori della precedente (Anche se...... mi sfugge ancora un non so cosa).
L'angolo in cui le fibre si incrociano ancora una volta, determina una forza posteriore dell'arco e sicurezza. Poiché l'angolo di violazione di lavoro aumenta, la tensione viene effettuata con meno fibra, maggiori si intersecano collosamente. Ma il legno vivo è forza collante e insignificante paragonato a quello di fibre di legno stagionato.
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19/10/2011, 15:40 |
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Wirly
Iscritto il: 17/11/2010, 22:28 Messaggi: 365
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vabbe non dice nulla di nuovo... in sostanza dice che se l'angolo di violazione delle fibre aumenta le propietà meccaniche del legno dipendono esclusivamente dallo strato che si trova tra gli anelli e che li lega tra loro e non dalle fibre...
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19/10/2011, 22:31 |
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Federico
Iscritto il: 08/11/2010, 12:48 Messaggi: 58
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Ciao Giorgio,
hai scritto:
"la mia idea era fare un longbow "normale", BAC ha ricordato che il frassino si può utilizzare anche con le fibre di taglio. Vista la doga, tu hai proposto un Holmengard"
Archi in frassino ne ho fatti 5: i primi 4 come arco piatto (3 Holmengaard ed 1 Moegabet). A parte un grossolano errore di tillering funzionano bene e stanno durando. L'ultimo, per problema di doga, l'ho fatto poco largo (2,8 cm) e spesso (1,8-1,6) ad inizio flettente: dopo due giorni di tiri si è formata una grossa "crepa per compressione" sul ventre, 4-5 cm sopra il manico. Quindi dalla mia esperienza ti consiglio arco piatto. Si presta anche ad essere curvato a vapore (ci sono riuscito pure io).
Saluti Federico
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20/10/2011, 8:11 |
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