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Taccons
Iscritto il: 11/12/2010, 14:31 Messaggi: 653 Località: Peschiera Borromeo (MI)
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Grazie Magin, i vostri commenti sono sempre motivo di riflessione e dato che per me le sorprese di una lavorazione delle doghe di tasso sono costante motivo di apprensione, cerco attraverso la documentazione passo passo di esorcizzare un pò le mie perplessità.
Per es. dopo aver tolto i primi 4 strati di alburno sono apparse sul dorso delle zone di apparenti nodini nascosti. Se riesco a fare una foto decente la posterò. Sarei curioso di verificare con voi se vi sono capitate situazioni simili e quali conseguenze si possono paventare.
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17/06/2011, 13:53 |
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Taccons
Iscritto il: 11/12/2010, 14:31 Messaggi: 653 Località: Peschiera Borromeo (MI)
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Ecco qui tre casi, due sul dorso , uno sul ventre . Il primo mostra quel pseudo nodo o che altro che è apparso sotto il 4° anello; non è un nodo rasato dal sottoscritto. Allegato: tasso n°3 2011 032_320x240.jpg Il secondo mostra un cambiamento di colorazione (grigia) sullo strato, per il resto integro. Cosa può essere? Allegato: tasso n°3 2011 037_320x240.jpg Il terzo mostra una linea nera su un nodo ventrale (che però penso di asportare almeno in parte nella fase di ulteriore riduzione lello spessore del flettente. Allegato: tasso n°3 2011 040_320x240.jpg Se cortesemente mi deste qualche vostra opinione ve ne sarei grato.
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17/06/2011, 17:20 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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mi pare proceda tutto per il meglio.
l'alto libbraggio a poco allungo è segno che ancora non lo si può chiamare arco, bisognerà procedere con la rastremazione in spessore, e andrebbe fatta dal puntale verso il manico .
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17/06/2011, 17:59 |
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marco
Iscritto il: 17/09/2010, 12:56 Messaggi: 2675 Località: Verona...
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Cita: Il primo mostra quel pseudo nodo o che altro che è apparso sotto il 4° anello; non è un nodo rasato dal sottoscritto. Il primo potrebbe essere una cicatrice, e potrebbe diventare una rogna Cita: Il secondo mostra un cambiamento di colorazione (grigia) sullo strato Il secondo potrebbe essere presenza di muffa o un infezione da fungo, ti consigli carta vetro per sapere se entra in profondità. Cita: Il terzo mostra una linea nera su un nodo ventrale Il terzo comune colorazione presente in molti nodi, lavoralo con attenzione.
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17/06/2011, 18:08 |
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marco
Iscritto il: 17/09/2010, 12:56 Messaggi: 2675 Località: Verona...
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bac ha scritto: mi pare proceda tutto per il meglio.
l'alto libbraggio a poco allungo è segno che ancora non lo si può chiamare arco, bisognerà procedere con la rastremazione in spessore, e andrebbe fatta dal puntale verso il manico . Io sono contrario andrei in senso opposto, lasciando qualche centimetro a monte e a valle del'ipugnatura. Da sagomare in un secondo momento.
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17/06/2011, 18:12 |
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Taccons
Iscritto il: 11/12/2010, 14:31 Messaggi: 653 Località: Peschiera Borromeo (MI)
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Grazie per i commenti.
Marco, per i primi due casi, se vado di carta vetra, dato lo spessore dell'anello (il 5°) di per se ridotto, mi sa che finirei per rimettere mano a tutto il dorso, e la cosa non è che mi piaccia molto dato il tempo che ho dedicato alla riduzione dell'alburno. Se si tratta di una cicatrice, quindi di una suturazione naturale di una ferita, è probabile che interessi anche gli anelli più interni: che fare in questo caso?
Per l'eventuale muffa (e dato il colore è molto probabile) temo che ci sia poco da fare a parte quanto detto sopra: ma nel caso si lasciasse tutto come sta adesso, quali problemi potrebbe creare al futuro arco? Solo una questione estetica, o altro?
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17/06/2011, 19:13 |
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marco
Iscritto il: 17/09/2010, 12:56 Messaggi: 2675 Località: Verona...
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Ti sei risposto da solo. Cita: Marco, per i primi due casi, se vado di carta vetra, dato lo spessore dell'anello (il 5°) di per se ridotto, mi sa che finirei per rimettere mano a tutto il dorso
Se si tratta di una cicatrice, quindi di una suturazione naturale di una ferita, è probabile che interessi anche gli anelli più interni
Per l'eventuale muffa Solo una questione estetica, o altro Il sottolineato non mi piace...
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17/06/2011, 19:25 |
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Taccons
Iscritto il: 11/12/2010, 14:31 Messaggi: 653 Località: Peschiera Borromeo (MI)
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Riprendo per illustrare la sorpresa riscontrata alla ripresa della lavorazione del ventre, all'attacco del flettente. Questa era la situazione che appariva prima dell'inizio della riduzione di spessore del flettente: Allegato: tasso n°3 2011 040_320x240.jpg Sotto quella macchia scura si è materializzato un nodo assolutamente inconsistente, in pratica solo polvere marrone... ho ripulito il tutto e questo è ciò che attualmente si vede: Allegato: tasso n°3 2011 041_320x240.jpg Allegato: tasso n°3 2011 042_320x240.jpg Il buco non è piccolissimo ed è profondo almeno 5 mm. In quel punto ho conservato una larghezza del flettente di 44 mm e lo spessore è ancora sui 19 - 20 mm. Che fare? qualche suggerimento costruttivo?
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06/07/2011, 18:01 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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sembra una brutta faccenda ma non dispererei, potresti anche colmarla con un frammento di corno e colla oppure andare avanti col lavoro e valutarla in base a come si comporta ai primi allunghi
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06/07/2011, 19:04 |
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Taccons
Iscritto il: 11/12/2010, 14:31 Messaggi: 653 Località: Peschiera Borromeo (MI)
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Si certo, qualunque cosa inseribile non può che essere di estetica, quindi da valutare alla fine di un'eventuale lavoro. A questo punto la mia domanda è: vale la pena proseguire o mi devo sicuramente aspettare una rottura?
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06/07/2011, 20:16 |
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