Salve a tutti,
jeval ha scritto:
Della serie : le credenze sono vere o sono false ?
Non alludo a quelle dei miei vecchi che opportunamente ripulite e restaurate continuano ad essermi utili e a custodire i mie piatti e i miei bicchieri .
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Io ci terrei anche la grappa, il peschino, il nocino, tutti rigorosamente fatti in casa....
jeval ha scritto:
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Apro quindi la discussione per avere le vostre opinioni in merito .
Anche questa e' una falsa credenza o si riferisce a qualcosa di vero ?
Oppure non e' dovuta al fatto che questi legni essendo durevoli e "coriacei" sono stati usati spesso ottenendoli da piante "morte in piedi" oppure gia' crollate al suolo e in questi casi l'alburno non essendo impregnato delle sostanze che lo trasformano in durame era gia' deteriorato dalle intemperie e dai microrganismi e quindi piu' fragile ?
Ho avuto l'onore di toccare con mano archi in maggiociondolo modellati con alburno e durame e conoscendo la fama che aveva il costruttore mi è difficile pensare che avesse tagliato in primavera.
Aggiungo: sono un frequentatore dei monti Lessini e lì si trova anche il maggiociondolo con anche piante morte in piedi; è vero, spezzandone i rami, di quelle morte in piedi, si libera una polverina bianca simile a quella che si libera dai vecchi rami di castagno morti sulla pianta.
L'arcano, spiegazione puramente personale, dovrebbe essere nel fatto che morendo in piedi nel legno cominciano subito quei fenomeni degenerativi dovuti a umidità, sole, funghi e microrganismi.
Il fatto che dalle radici e dalle crepe della corteccia continua ad infilarsi umidità che favorisce le marcescenze favorite, per altro, anche dall'ambiente umido del bosco. Il sole, nella parte di pianta che è esposta ad esso, fa il resto, screpolando sempre di più la corteccia e di conseguenza la pioggia si infila sotto di essa impregnando, in questo caso, l'alburno che è meno compatto e più permeabile. Questo è valido per tutte le piante.
Starebbe a noi valutare se la pianta è morta da anni o da pochi mesi. Questo lo si potrebbe dedurre dai rametti piccoli: se sani è morta da poco se con screpolature o tratti mancanti di corteccia, sono anni che è morta.
Altro sistema potrebbero essere la presenza di funghi alla base del tronchetto il che equivale allo scartare subito lo stesso.
Ciao Nitopi,
Nitopi ha scritto:
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tutto quello che ho provato io doveva essere stato tagliato in stagione non propizia, perchè era fragile, polveroso e veniva via con niente.... (era anche poco attaccato al durame, che e' peggio! )
Ciao
Luca
Interessanti le tue affermazioni.... Arguisco che erano tronchetti regalati e di cui non sei riuscito a saperne l'epoca del taglio?
Per poco attaccato al durame, intendi che si staccava a mò di una cipolla?
Bisognerebbe sentire qualcuno che ha modellato un tronchetto da lui stesso tagliato.
Un saluto da Raff