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lavorare l'osage
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Autore:  Luciano Coppolino [ 30/11/2011, 20:15 ]
Oggetto del messaggio:  lavorare l'osage

Mi hanno regalato una doga semilavorata di osage, essenza che non ho mai trattato: intanto non immaginavo fosse così pesante.
Poi vorrei sapere se devo lavorarla "normalmente" o ci sono degli accorgimenti particolari da seguire. Ad es. è leggermente deflessa, quindi, è trattabile a caldo?
Oppure: visto che è già stata tagliata sui laterali e lavorata a coltello sul ventre a forma "flat" puer essendoci a disposizione molto legno, mantengo quella forma o posso fare ul "long"?
Le domande saranno tante, per il momento mi fermo qui, salvo che non mi indichiate un post sull'argomento.
grazie a tutti

Autore:  jeval [ 30/11/2011, 20:26 ]
Oggetto del messaggio:  Re: lavorare l'osage

Ciao Luciano ,
due foto aiuterebbero .
Poi ,
Se lo tratti col calore ( secco o umido ) il legno di Maclura o "Bois d'arc"
( scusami se non lo cvhiamo osage ma ho scoperto da poco che la tribu degli osage e' arrivata nell'unico fazzoletto di terra in cui crescevano gli alberi di maclura verso il 1300 D.C e che nella stessa zona a partire dal 200 D.C. si era sviluppata una Nazione Indiana , quella dei Caddo con cultura, economia ed espressioni artistiche molto raffinate .
Per il resto dipende dalle quote e da quello che vuoi fare
qui: viewtopic.php?f=27&t=1003
trovi una mia piccola ricerca su un reperto in maclura trovato in luisiana agli inizi degli anni 60 .
J.

Autore:  raff [ 30/11/2011, 23:49 ]
Oggetto del messaggio:  Re: lavorare l'osage

Salve a tutti,
Ciao Jeval,
perdona, sei stato un pò criptico:
jeval ha scritto:
Ciao Luciano ,
due foto aiuterebbero .
Poi ,
Se lo tratti col calore ( secco o umido ) il legno di Maclura o "Bois d'arc"
( scusami se non lo cvhiamo osage ma ho scoperto da poco che la tribu degli osage e' arrivata nell'unico fazzoletto di terra in cui crescevano gli alberi di maclura verso il 1300 D.C e che nella stessa zona a partire dal 200 D.C. si era sviluppata una Nazione Indiana , quella dei Caddo con cultura, economia ed espressioni artistiche molto raffinate .
Per il resto dipende dalle quote e da quello che vuoi fare
qui: http://sagittando.it/forum/viewtopic.php?f=27&t=1003
trovi una mia piccola ricerca su un reperto in maclura trovato in luisiana agli inizi degli anni 60 .
J.

Se lo tratta col calore cosa succede?
Grazie da Raff

Autore:  Luciano Coppolino [ 01/12/2011, 8:08 ]
Oggetto del messaggio:  Re: lavorare l'osage

Allego alcune foto.

Autore:  Luciano Coppolino [ 01/12/2011, 8:11 ]
Oggetto del messaggio:  Re: lavorare l'osage

... e continuo, scusandomi per la qualità!
In pratica non riesco a rimpicciolire le foto che, vista la fregola che mi ha preso, ho scattao ieri sera e, da stamattina cerco di inviarle.
La doga è naturalmente deflessa al flettente superiore. è lunga 190 e larga all'impugnatura 5 cm.
Credo che avrò molto da lavorare.
Che ne dite?

Autore:  jeval [ 01/12/2011, 9:07 ]
Oggetto del messaggio:  Re: lavorare l'osage

raff ha scritto:
Se lo tratta col calore cosa succede?
Grazie da Raff

:oops: :oops: :oops:
Succede che plasticizza e lo puoi piegare ( quasi) come ti pare e quando si raffredda mantiene la forma ricevuta .

Autore:  raff [ 01/12/2011, 9:43 ]
Oggetto del messaggio:  Re: lavorare l'osage

Salve a tutti,
Ciao Jeval,
scusami, ma il mio post non voleva essere polemico; così com'era, era incompleto ed un neofita sarebbe stato in difficoltà.
Bene hai fatto a ricordare che i legni sottoposti a calore "plasticizzano", del resto ricordiamo ai nuovi che la cellulosa e la lignina di cui essi sono composti, praticamente sono zuccheri e riscaldandoli rammolliscono. Ecco perchè è possibile lavorare il legno col calore.

Ciao Coppolino, doga semplice, vero? Avrai molto da divertirti.
Prova a vedere qui: viewtopic.php?f=20&t=215&p=2455&hilit=arco+in+osage#p2455
ma anche qui: viewtopic.php?f=27&t=944&p=16595&hilit=arco+in+osage#p16595
Raff

Autore:  Luciano Coppolino [ 01/12/2011, 12:52 ]
Oggetto del messaggio:  Re: lavorare l'osage

Ciao raff,
leggo un po' di sarcarsmo nella tua risposta ("Avrai molto da divertirti...")!
Ma ormai ce l'ho e, poi, sono molto caparbio.
Del bel buco non mi dite niente?
E, poi, è un legno "duro" da lavorare o è una mia impressione?
Avanti con le risposte e grazie.

Autore:  raff [ 01/12/2011, 13:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: lavorare l'osage

Salve a tutti,
Ciao Luciano,
Bè... ad essere sincero non si tratta di sarcasmo, non mi permettereri mai, ma vista la forma della doga/bastone, in tuo possesso, è chiaro che ricavarne un arco non è da tutti, ragion per cui dovrai lavorar parecchio sia di pensieri che di mani.
Io, che non ho mai preso in mano un pezzo di osage, non saprei darti consigli se non quello di raddrizarlo prima di lavorarlo.
I buchi, se finranno sul dorso dell'arco, non sono preoccupanti a meno che tu non li spiani, allora diventano punti deboli e l'arco si rompe.
Ciao da Raff

Autore:  Taccons [ 01/12/2011, 14:18 ]
Oggetto del messaggio:  Re: lavorare l'osage

Non sono certo un grande esperto, ma ho avuto, ed ho tuttora occasione di lavorare la maclura per una arco.
Secondo me il legno si lavora bene ed è sicuramente più duro di tasso, robinia, citiso, per citare solo quelli su cui ho operato, in realtà con alterne fortune.
Al contrario del tasso che difficilmente mantiene le curvature indotte a caldo, se trattato adeguatamente (riscaldamento a vapore per più tempo in base allo spessore), mantiene bene la piega. Quindi ci sta anche la possibilità di raddrizzare la doga, con la dovuta cautela.
Comunque se hai pazienza e vai a rileggerti i post relativi ad esperienze condotte sulla maclura, puoi ricavare utili osservazioni per operare al meglio.

Il foro passante può non essere un problema, esiste anche la possibilità di introdurvi , incollandola, una zeppa che poi dovrai regolare con raspa e quant'altro , con l'accortezza di non toccare (rasare) il dorso dell'arco.

Certo la tua doga è piuttosto impegnativa e , dato che io ricerco sempre la soddisfazione anche dal punto di vista estetico, credo che l'avrei lasciata perdere.... ma ognuno è fatto a modo suo e c'è chi ama le sfide, anzi si gratifica maggiormente quanto più le sfide sono ardue.
Quindi.... buona fortuna e... facci sapere come il lavoro procede...

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