Osservando la magnifica riproduzione dell'arco americano, ieri chiesi a Jeval il motivo dell'assenza di alburno.
A parte che tale assenza è dovuta all'originale, mi rispose che l'alburno del maclura è fragile ed andrebbe a pregiudicare l'arco stesso, e si è sorpreso quando gli dissi che ne sto usando uno da anni senza problema alcuno.
Ecco le caratteristiche: Lunghezza 66" - 45# a 30" - velocità di uscita 145 - corda in lino ( da sempre ! )
Eccolo:

Si è poi parlato di corniolo e propongo l'arco che sto finendo.
Al momento ho questi dati: ramo di corniolo ( non so dire il tipo ) stagionato 20 mesi.
diametro D= 30/32 mm
Lunghezza 66" - 57# a 28" ma mi pare già " a muro "
Al momento lo lascio riposare spalmato di abbondante strutto e avvolto in stagnola.
Conto di arrivare per gradi a 31" abbassando la potenza.
Il nastro è la mezzeria, la spunta è il punto di appoggio per la freccia.
Eccolo:

davvero interessanti,
non ho sperimentazione sulla maclura ma l'aver lasciato il durame ed averlo utilizzato senza problemi per anni fa ricredere su una teoria che che ho più volte sentito raccontare e la davo quasi per certa
grazie Sante

Vuoi dire alburno, immagino.
Ora avendo due doghe di maclura da lavorare, mi avete messo un dubbio atroce.
Allora per primo mi attacco al maggiociondolo, e su questo l'alburno lo tolgo.
Vi faccio sapere.
Ciao
sante

si scusa Benedettone, intendevo proprio l'alburno
grazie