Olmo nostrano, è il mio secondo lavoro con questo legno,ricavato da tronchetto spaccato in quattro.Lungo 165 cm da tacca a tacca,178cm con manico,55# a 28",flette bene,adesso lo ingrasso e lo lascio a riposo.Allego foto non buonissime.

bello, qualche ritocco ed è perfetto
anche io ne ho un paio più o meno simili
controlla bene se hai tolto tutto il libro della corteccia e sei ad un anello buono, l'olmo gioca questo scherzo per l'esperienza personale che mi son fatto su questo legno
poi considera che con una buona stagionatura aumenterà sensibilmente il libraggio, perciò fai bene a metterlo a riposo almeno una stagione
buone frecce

In effetti l'ho ritoccato,correggendo la piega del flettente a destra,ora è simmetrico,sul dorso ho lasciato la prima pagina dopo la corteccia,spero sia corretto.Grazie manx,Derfel.

se il dorso e' bianco e' corretto , se tende all nocciola e' il cambio o peggio ancora il libro e non va bene , dopo un po' si scheggia ( vero manx ? )
dopo se sei fortunato riesci a toglierlo ma perdi 7~8#

se riesci a fare una foto del dettaglio del dorso da sopra e di profilo si riesce a capire se è libro o primo anello. il dorso dovrebbe essere bianco ,se è rossiccio non hai asportato tutto il libro.

Scusate se mi intrometto nel post di Derfel, ma l'olmo che ho io ha proprio delle macchie color caffelatte, vedi qui

viewtopic.php?f=30&t=1032&start=20

però, il fatto che queste macchie siano solo in prossimità delle estremità e che lo spessore della parte con colore diverso sia inferiore a 0,2 mm, mi fa pensare che siano dovute a eventuali "contaminanti", che hanno risalito i canali della linfa e hanno causato il viraggio del colore, potrebbe essere il vivavil che ho applicato o pensate che sia il libro ?

Grazie Giorgio

nel tuo caso è un viraggio di colore che mi è capitato di osservare in tronchetti lasciati nel terreno all'umido .

Grazie per la buona notizia
Ciao Giorgio

e si jeval...caratteristica dell'olmo da considerare:
viewtopic.php?f=5&t=488&start=10

Ciao Manx,

Permettimi un'osservazione:
nel realizzare l'arco in olmo, al link da te indicato, per riflettere/piegare i tips hai usato il sistema dell'estintore per riscaldare/ammollare il legno e fin qui nulla da eccepire. Bella l'invenzione dell'estintore tagliato a metà!
Rimane il fatto che la rottura è avvenuta nella parte che non era nell'estintore, ma subito all'esterno e lambita dai gas combusti del fornello che investivano il legno, quarda caso proprio sul dorso. Il legno, con questo trattamento, non si altera come colore ma si disidrata, al contrario di quello esposto al vapore nell'estintore.
Tu hai fatto la prima foto, quella della piega con l'ausilio della morsa, il giorno 07-03 2011 alle ore 21:45 (quando si dice la passione!!); il giorno 11-03-2011 alle ore 17:04 ha scattato la foto della rottura. In pratica a distanza di tre giorni da quando l'hai piegato/disidratato.
Tre giorni non possono bastare per reidratare un legno con la sola umidità dell'aria.
Non è che la rottura sia da imputare a questo particolare?
Raff