questa e' una doga sbozzata di olmo che mi sto rigirando fra le mani da un po' di tempo senza riuscire a decidere cosa farne .
Ci sono un paio di nodi ma sono centrali e non dovrebbero dare problemi,
qui la vedete sul trespolo che uso per radrizzare i legni storti
vi do' le dimensioni :
lunghezza 70" scarsi ( 176 cm per i puristi della lingua italiana )
larghezza 38 cm al centro e 20 alle estremita'
spessore 30 cm al centro e 20 alle estremita'
la doga inizia appena a muovere a pavimento ( ma poco ne' )
A mio parere le possibilita' sono le seguenti:
Comincio a tillerare per le prestazioni ( massima velocita' e minima massa in movimento alle estremita' del flettente ( riporti sui tips, nocche tagliate solo sul riporto e spessore degli stessi sui 6~7 mm .
Dal momento che ho un po di cornetti ( estremita' di mammifero africano non identificato ) provo a fare un arco "ricreativo ( rinascenza, eta' vittoriana )
Prendendo spunto dal dipinto tratto dalla Bibbia di Holkham e pubblicato qui da magin:
viewtopic.php?f=26&t=56&start=30provo a fare un arco sassone ( Welsh ) ?
Peccato che, per quel che ne so, non siano stati trovati
l'unica traccia che ho sono le righe scritte da Geraldus Cambrensis
che descrivendo gli archi della contea di qwent afferma
Cita:
not made of horn, nor of sapwood, nor yet of yew. The Welsh carve their bows of the dwarf elm trees in the forest. They are nothing much to look at, not even rubbed smooth but left in a rough and unpolished state. Still they are firm and strong. Not only could you shoot far with them, but they are also powerful enough to inflict serious wounds in a close fight”
Non costruiti in corno, non in alburno, ne' in tasso .
I sassoni scolpiscono i propri archi dagli alberi di olmo nano (?) nella foresta. non sono rifiniti , lisciati o abbelliti ma lasciati grezzi e rozzi . Non solo potete tirare lontano con essi ma sono potenti a sufficenza per infliggere serie ferite a breve distanza.