Autore |
Messaggio |
gigius
Iscritto il: 04/11/2010, 16:40 Messaggi: 113
|
Forse ci siamo. dopo mille ricerche a destra e a manca, (legnaioli, amici, cascine, ecc) mi sono deciso a fare un giro dietro casa e nella catasta della legna becco questa robinia di circa 25 cm di diametro e un altezza di 2 metri circa. Premetto che non sono così smemorato da essermi dimenticato del legno dietro casa, solo non sapevo se fosse o meno una valida scelta per i seguenti motivi: - il legno ha 4 anni, nota non necessariamente negativa, soprattutto per la robinia, ma li ha passati all'acqua e al sole... - l'alburno è stato mangiato da insetti e ragni - l'albero è stato tagliato in estate, era nel pieno rigoglio, con la sua bella fioritura ancora li. Non avevamo neanche guardato la luna perchè dovevamo buttarla giù in quanto minacciava pericolosamente un cavo elettrico sospeso... L'ho spaccato (sono ancora sudato...) e ci sono due quarti dai quali è possibile ricavare una discreta doga in termini di materiale e forme. Il durame mi ha fatto sudaer, è integro e orgoglioso, fibre lunghe, dritte, dorate , non scure e spente come il legno marcio, solo che l'alburno (e ce ne sarà un centimetro buono) è disastrato all'inverosimile.
Che mi dite? Ho speranze?
P.S. Non ho foto perchè ho finito di spaccarla or ora ed è buio, le poterò se mi riuscirà di farlo.
|
12/11/2010, 18:19 |
|
|
AlbertoA
Iscritto il: 06/10/2010, 14:19 Messaggi: 153 Località: Firenze
|
Vai! La robinia regge bene a questi "mal" trattamenti. Spaccalo in doghe. Togli l'alburno, fatti coraggio... quando vedi la facceta degli ospiti non essere clemente!!! E' grande, togli anche un paio di anelli del durame, giusto per ritrovare del legno più integro. Sarà sicuramente ancora fradicio. Finito il dorso ti consiglio di togliere una parte del ventre per ridurre la quantità di legno che deve stagionare, dai una passatina di colla al dorso o di vernice all'acqua o anche di grasso per limitare l'evaporazione, tienilo comunque in una zona non troppo secca, se lo metti in casa d'inverno... L'acacia è un legno che da il meglio di sé a umidità relative basse. Sopra il 9-10 per cento il rischio di fratture al ventre è molto alto. L'acacia è adatta a flatbow o archi a sezione comunque piuttosto piatta (al limite a oliva, ovviamente messa per largo, ma piatto ancor meglio!). Vedrai che imparerai ad amare questo legno. E' uno dei migliori "archi scuola". Quando fai qualcosa di sbagliato è lui a dirtelo, non perdona molto! Se vedi delle microfratture vuol dire che in quel punto hai fatto piegare troppo l'arco. Ovvio che se è su tutto il flettente è il legno che vale poco (e succede con qualche acacia). Ciao, Alberto
|
12/11/2010, 18:29 |
|
|
gigius
Iscritto il: 04/11/2010, 16:40 Messaggi: 113
|
Stagionare??? dici che un tronco di 4 anni non è stagionato?? intendi farlo asciugare nella parte a contatto con l'alburno fradicio? Per il profilo non saprei, Ricu sconsiglia di cominciare facendo dei piatti (motivo per cui cercavo altre essenze), dice che si può sbagliare molto più facilmente, per ora pensavo a qualcosa tipo D....
|
12/11/2010, 18:34 |
|
|
AlbertoA
Iscritto il: 06/10/2010, 14:19 Messaggi: 153 Località: Firenze
|
Ho cominciato facendo piatti, ma parecchio piatti! Ora, magari su quelli a D sono un po' più un caprone, ma è difficile passare dalla visualizzazione di un tillering "circolare" come quello di un flat ad un tillering più ellittico di un arco a D più lungo (anche se quelli che fanno qui sono archi meno "vittoriani" e più "medievali" con un tillering adatto a frecce pesanti). Di sicuro se cominci con dell'acacia con un arco a D è più probabile che tu ne sia scontento, poi, si fa tutto... ma 4 cm di larghezza, 170 di lunghezza e puoi fare un bell'arco.
4 anni in tronco non stagiona, ma lo vedrai quando è spaccato, la corteccia è fatta proprio per evitare che perda liquidi. Se si fosse stagionato un tronco da 25 cm sarebbe da buttare perché completamente pieno di crepe. Considera che il "ritiro" del legno quando essica non è uguale, radiale, tangenziale sono diversi e "incompatibili". Quindi, la stagionatura è da fare quasi da capo. Ciao, Alberto
|
12/11/2010, 18:56 |
|
|
gigius
Iscritto il: 04/11/2010, 16:40 Messaggi: 113
|
Acc... sembra proprio che non possa fare un'arco.... Ho preso quel legno pensando di poterlo lavorare da subito.... Non che abbia particolarmente fretta, soltanto avrei voluto cominciare a farmi le ossa con qualche archetto... Quanto credi debba stagionare ancora? e altro quesito, ho dei tronchetti di osage, di gelso e di robinia verdi, come mi comporto per la stagionatura? devo sbozzare le doghe ora che son verdi o aspetto che secchi e faccio le doghe tipo in primavera?
|
12/11/2010, 20:24 |
|
|
maon
Iscritto il: 26/09/2010, 17:59 Messaggi: 916 Località: Roccabruna-Marchesato di Saluzzo
|
gigius ha scritto: Stagionare??? dici che un tronco di 4 anni non è stagionato?? intendi farlo asciugare nella parte a contatto con l'alburno fradicio? Per il profilo non saprei, Ricu sconsiglia di cominciare facendo dei piatti (motivo per cui cercavo altre essenze), dice che si può sbagliare molto più facilmente, per ora pensavo a qualcosa tipo D.... Se mi permetti correggo leggermente ciò che hai detto. Ricu sconsiglia di fare gli archi piatti perchè è più facile che ti diventino deboli deboli se non sei ancora pratico. E' quindi più facile farli ad oliva o a D ma, hai dimenticato, che lui specificava, a seconda del legno che avete
|
12/11/2010, 20:28 |
|
|
maon
Iscritto il: 26/09/2010, 17:59 Messaggi: 916 Località: Roccabruna-Marchesato di Saluzzo
|
gigius ha scritto: Acc... sembra proprio che non possa fare un'arco.... Ho preso quel legno pensando di poterlo lavorare da subito.... Non che abbia particolarmente fretta, soltanto avrei voluto cominciare a farmi le ossa con qualche archetto... Quanto credi debba stagionare ancora? e altro quesito, ho dei tronchetti di osage, di gelso e di robinia verdi, come mi comporto per la stagionatura? devo sbozzare le doghe ora che son verdi o aspetto che secchi e faccio le doghe tipo in primavera? Alcuni, me compreso, fanno archi anche con legno appena tagliato. Li faccio, faccio un'equilibratura al 90%, li lascio grezzi e poi li lego ad uno scaletto e li lascio al fresco e ventilato per 3 o 4 mesi. Quando li riprendo li dovrò equilibrare nuovamente, però li ho già quasi finiti. Prova con l'osage, è duro da lavorare ma ha tali qualità di resistenza e flessibilità che ti lascerà lavorare e accetterà qualche sbaglio. Togli l'alburno. Ciao Maon
|
12/11/2010, 20:34 |
|
|
le Duc
Iscritto il: 12/11/2010, 21:39 Messaggi: 27
|
Mi pruvariu a falu piat, miei fane 1 ke funsiono che 10 ki se skiapen! per la ghersio (Robinia) miei la sesiun piato. Marko la ruturo ma al duvario nel skiapase bun travail Le Duc Ciatrioburet a tùci!
|
12/11/2010, 22:50 |
|
|
marco
Iscritto il: 17/09/2010, 12:56 Messaggi: 2675 Località: Verona...
|
gigius ha scritto: Forse ci siamo. dopo mille ricerche a destra e a manca, (legnaioli, amici, cascine, ecc) mi sono deciso a fare un giro dietro casa e nella catasta della legna becco questa robinia di circa 25 cm di diametro e un altezza di 2 metri circa. Premetto che non sono così smemorato da essermi dimenticato del legno dietro casa, solo non sapevo se fosse o meno una valida scelta per i seguenti motivi: - il legno ha 4 anni, nota non necessariamente negativa, soprattutto per la robinia, ma li ha passati all'acqua e al sole... - l'alburno è stato mangiato da insetti e ragni - l'albero è stato tagliato in estate, era nel pieno rigoglio, con la sua bella fioritura ancora li. Non avevamo neanche guardato la luna perchè dovevamo buttarla giù in quanto minacciava pericolosamente un cavo elettrico sospeso... L'ho spaccato (sono ancora sudato...) e ci sono due quarti dai quali è possibile ricavare una discreta doga in termini di materiale e forme. Il durame mi ha fatto sudaer, è integro e orgoglioso, fibre lunghe, dritte, dorate , non scure e spente come il legno marcio, solo che l'alburno (e ce ne sarà un centimetro buono) è disastrato all'inverosimile.
Che mi dite? Ho speranze?
P.S. Non ho foto perchè ho finito di spaccarla or ora ed è buio, le poterò se mi riuscirà di farlo. Allora a 4 anni di esposizzione alle intemperie in piu 25 cm di diametro in piu ci sono 2 anni di tempo impervio brutto con diverse pioggie se non a subito gravi deformazzioni nei due anni precedenti ai due brutti la staggionatura si puo considerare completa metti al sicuro gli altri tronchetti non lasciarli in mano alle intemperietogli l'alburno da un quarto il problema piu precario adesso è verificcare la presenza di animalucci tarli se dovessero aver intaccato il durame è un lavoraccio pressoche impensabile continuare se dovesse andarti bene che è quello che spero continua togliedo legno dal ventre e dai lati squadrellandolo ricordati di ricavare prima il dorso che sara la parte del tuo futuro arco una volta scoperta non dovrai toccarla piu se non alla fine per una lisciatura .per il momento mi fermo qua ciao
|
12/11/2010, 22:55 |
|
|
marco
Iscritto il: 17/09/2010, 12:56 Messaggi: 2675 Località: Verona...
|
|
12/11/2010, 23:00 |
|
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 6 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|