Ciao ragazzi,
mi domandavo a quale altezza dovesse passare la freccia, ovvero quanto al di sopra del centro dell'arco.
per il longbow e il flatbow la distanza è la stessa o le regole cambiano'?
grazie in anticipo ragazzii!!!

Io solitamente uso 1 pollice e mezzo sopra la mezzeria per tutti gli archi,pero' è una mia regola.

Si, anch'io posiziono la freccia 1" e 1/2 sopra la mezzeria.

Un mio amico mi ha detto invece che lui fa passare la freccia un cm e mezzo sopra il centro dell arco,forse si ė confuso nella lettura tra pollici e cm....che dite?

Non saprei ...... Quando ho iniziato a costruirmi archi in legno, ho preso le misure dai miei longbow moderni costruiti da un bowmaker professionista. Del resto in questo modo la parte della mano che sta sotto il pollice (mano dell'arco) viene ad appoggiare sulla mezzeria dell'arco: cioè il punto di spinta pù o meno coincide con la mezzeria dell'arco.... mi sembra una soluzione corretta.

Ragazzi buona sera,
oggi per un ulteriore parere ho scritto, a Sandro Fondacci, a parer mio un bravo costruttore di archi, qualcuno di voi lo conoscerà sicuramente.
Mi ha detto che nel longbow lui pone la freccia al centro preciso dell'arco mentre nel flatbow 3 cm sopra il centro.
Ho molti dubbi in quanto ho appena finito di costruire un longbow di tasso, sezione a D, lungo 175 cm da bischero a bischero, avente 52 lb di potenza.
Portando a termine le ultime finiture oggi ho deciso di provarlo, premetto che nella costruzione di archi non sono minimamente paragonabili a voi, nel senso che sono quasi un novizio nella costruzione, ma ho molta voglia di imparare e far bene, come voi. Tornando alla prova di oggi, le frecce avevano un volo praticamente innaturale andandomi quasi tutte a destra del paglione, cosa molto strana, ( a breve metterò le foto, per aiutarvi ad aiutarmi)

io in passato mi ponevo la stessa domanda , col tempo ho realizzato che nei selfbow sia tipo long che flat è meglio lasciarsi campo libero sull'impugnatura , per via del fatto che il centro delle forze non è poi così costante , di norma lo ricerco di volta in volta trazionando e saggiando l'arco, per non parlare poi di archi asimmetrici...

percui la mia ricetta è 20-30 cm di manicatura da scorrere a seconda degli umori dell'arco.

Ciao ragazzi,
ho provato a scagliare un po di frecce tenendole come mi ha detto fondacci al centro dell'arco, ancora risultati insoddisfacenti, non so molto strano, probabilmente a questo punto, penso che ho commesso un errore a livello di costruzione,,,

Ciao a te , e porta i miei saluti a Sandro quando lo senti la prossima volta , e magari invitalo a passare da queste parti
( sempre che trovi il tempo )
Tornando inthopici non posso che quotare Bac , devi "capire" quel pezzo di legno che hai trasformato in arco .
"Deve essere così" è una roba che possono permettersi solo quelli che vanno di fibra e epossidica , con tutto il rispetto e l'ammirazione per le loro creazioni ( e neanche tutti , qualche modifica "out of the box" qualche volta si è resa necessaria anche con la vtr ( che sarebbe la vetroresina e non Vittorio )
E se lo capisci trovi il punto di passaggio ( come? per tentativi e errori , il punto ottimale è quello che ti evita vibrazioni e che ti fa imprecare perché con la seconda freccia rompi la cocca alla prima ( e questo non necessariamente nel punto mirato ( mirato , non collimato ) )
E se non ti piace , ritilleri per modificarlo .
Si lo so cosa stai pensando , spetta !!
E' per questo che per trentamila anni nessun arciere ha sentito l'esigenza di un rest e di un punto d'incocco .
Il legno è uscito dalla terra , ha subito gli eventi atmosferici non è omogeneo , e se non è omogeneo è nella sua natura modificare la propria risposta alle sollecitazioni ( importanti ) a cui lo sottoponiamo nel nostro giuoco
( passami l'arcaicismo ) .
Quindi , a mio parere ovvio , il punto di passaggio ottimale dopo aver lanciato un centinaio di frecce può non essere lo stesso di quello ottimale dopo un migliaio di frecce .
Dirò di più , se lo stress modifica le geometrie , e il tiller , potrebbe essere necessario capovolgere l'arco per avere una uscita pulita ed efficace della freccia .
Premesso questo , e premesso che le regole variano a seconda che si tratti di archi con impugnatura rigida o a piena curvatura , io con gli archi ( pochi ) che mi costruisco , tendo a tenere il punto di passaggio il più possibile vicino al centro geometrico dell'arco , che cerco di far corrispondere col baricentro dell'arco .
tipo :
con archi a tutta curvatura tendo a stare ad un cm sopra ,
con archi a impugnatura rigida , molto dipende dalla lunghezza della stessa, da 1 a 2,5 cm

Ciao Saraceno,
mi permetto di dire la mia: fermo restando che io ritengo che il punto di passaggio debba essere corrispondente al centro di forza dei due flettenti, calcolato o meno, hai provato a mettere a punto l'arco variando il brace e il punto di incocco sulla corda?
Metti anche nel conto che una freccia che va a destra del bersaglio può rivelare che il suo spine sia insufficiente, ovvero troppo basso.
Ciao da Raff