allora ...comincio dal principio...e mi scuso in anticipo ma ho una ano infortunata e scrivero sicuramente qualche corbelleria.
Ieri l'altro dopo aver rotto un arco in quesrcia ho deciso di farmi na girata nel bosco con la motosega per vedere se trovavo qualche albero cascato.....ho trovato un bel carpino di circa 9 metri caduto da un paio di anni. ho tagliato la parte più vivina alla base per due metri e con sto pillolo di 18 com di diametro sono ritornato a casa , l'ho spaccato in due per cominciare.e ho notato che in effetti era un po troppo avvitato....comunque oggi ho spaccato in altre due parti uno degli spichi iniziali cosi da avere dua doghe più lavorabili.
vorrei farci un flat bow poichè ho letto che come legno si adatta meglio a questo tipo di arco.
ora elenco i passi che ho fatto.
1-ho scortecciato pian piano il lengo dove vorrei ricavare il dorso , sena intaccare le prime venature
2-ho cominciato a lavorare la pancia(con una pialla a mano e un pennato usato come coltello a due maniciù) cercandodi cerare una superficieil più possibile piatta e omogenea cercando di levare la curvatura del legno.
3-poi per evitare di sprecare materiale ho girato il tronco calcolando una lunghjezza di 1,80 m circa.
alla fine però ho dovuto cominciare a levigare anche il dorso perchè per via dello spacco iniziale sarebbe venuto a mezza luna...
4-l'ho accorciato a 1,60 perchè una parte era tarlata.
5-seguendo la venatura col pennato e martello ho provato ad assottigliare il dorso....
però vi confesso un ci stò a capire una s..ega ...mi potreste aiutare
grazie mille a tutti
e anche della accoglienza nell'area presentazioni

qui parlo di alcuni archi in carpino di cui uno in corso d'opera
https://www.sagittando.it/forum/viewtopic.php?f=20&t=1231

sinceramente roba seccata nel bosco se è di carpino fa una brutta fine tra tarli e marciumi

se ne trovi di buoni è un miracolo poi non so magari quello che hai trovato è buono chi può dirlo .

non necessariamente devi abbattere un albero , basta anche un palo da pomodoro , cercalo il più pulito

dai nodi possibile .

qualche tarlo in effetti c'era comunque solo nellapare più prossima alla croteccia.
il legno è abbastanza ben messo in effetti.
l'albero non l'ho abbatutto , ci mancherebbe era spaccato e cascato a terra però in una posiziona particllare dove non è rimasto a contatto col terreno quindi non marcio.
in effetti però ci sono un pò di nodi che però cerco di tenere interni all'arco...ma poi sti nodi li devo tagliare , lasciare sporgenti.....come devo lavorare

ciò che chiedi di sapere è ampiamente discusso nel forum , prova a fare una ricerca con queste parole chiave : seguire anello, nodo/i dorso, nodo/i ventre ,

https://www.sagittando.it/forum/search.php

poi metti una foto della doga che intendi lavorare e avrai di sicuro dei pareri sul da farsi .

carpino bianco meglio del nero, consiglio di trovare polloni da 8/10 cm e di lavorarli da fresco, il carpino è un ottimo legno ma non deve seccare, tenere sempre molto ingrassato
ciao

Non ci sono solo i tarli, muffe , batteri funghi , senza contare il decadimento per semplice ossidazione .
Non per scoraggiarti ma su legni bianchi morti e lasciati in bosco per un paio d'anni io ho qualche , grossa, riserva .
Poi magari ci sono le eccezioni e ti auguro di averla trovata .

@griso:
preferenze , per me nero ( Ostrya carpinifolia ) e non bianco ( Carpinus betulus )
o.t. leggi i messaggi privati

cavolo allora ho sbagliato tutto ...io pensavo invece che dovesse stagionare. Potrebbe aiutare pennellarlo con olio?
comunque oggi mi si è rotto perciò ricomnicerò da capo con uno degli altri pezzi che mi sono fatto....se riesco a trovare il modo inserirò delle immmagini....io qui da me ho un bosco con roverella (molto nododosa)carpino e poi non so cos'altro un pò di ginepro
che tipi di stagionature devo far fare a questi legni? li devo lavorare subit e poi lasciarli stagionare?
Comunque il bosco è sopra pontassive zona firenze , se qualcuno conosce le essenze di queste zone mi potrebbe mettere delle foto così da iutarmi a riconoscerle?
grazie mille
che smacco però, oggi ero tuto contento che avevo dato la forma all'arco e poi mentre saggiavo la flessibilità dei flettenti mi si è rotto ....bah....comunque ho anche una lamina di 8 mm di spessore per 2m . per 50mm di ciliegio...se la usassi per fare i flettenti e li montassi su un manico di noce o roverella?grazie ancora

comunque lavoro con un pennato (utilizzato come coltello a due manici)pialla a mano carta vetrata e molta pazienza...visto che ormai sono al 3 arco rotto.....

mi correggocomunque dopo altre valutazion iho notato che è carpino nero......

non conosco la zona ma grazie a google maps e panoramio c'ho dato un'occhiata , hai solo l'imbarazzo della scelta , hai il fiume i cui argini saranno ricchi di varietà , ci sono gli ulivi, ho visto frassini o ornielli, le montagne non ti stanno lontano quindi su ci trovi di tutto
occhio anche alla ferrovia che di solito è piena di robinia visto che l'usavano per rinforzare i terrapieni .

un consiglio scegli il versante esposto a nord che ci trovi alberi più regolari.

per iniziare basta veramente un tondino da 3 cm di diametro.

cerca anche il sanguinello.