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 longbow in osage orange 
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Salve a tutti,
noooooo, non sono morto!
E' solo che non ho prodotto da un po'
Adesso ho un po' di tronchetti in osage, belli stagionati....
Insomma mi sono messo in testa di fare un longbow con sezione tradizionale a "D"
1) elimino tutto l'alburno?
2) qualcuno ne ha fatti?
E dai, fatemi ricominciare a trafficare con i trucioli!!!!!


12/02/2016, 14:29
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Ciao Luciano , sono un pivello ma un arco in Maclura l'ho fatto . La doga era stagionata almeno 5 anni , legno tenacissimo , segatura giallo intenso ( tipo curcuma che macchia i vestiti ). Mi fu' consigliato di togliere TUTTO l'alburno di fatto ( non stò a spiegare il perchè ed il percome ) ne lasciai qualche anello.
L'arco mi riuscì benissimo e funziona molto bene , con mia soddisfazione , anche ora . Il donatore della doga mi disse che lui aveva fatto archi in maclura ,lasciando una porzione di alburno , che funzionavano benissimo. A Grazzano Visconti ( trofeo del Biscione ) ero in squadra con un simpaticissimo arciere che aveva un arco in osage camuffato da tasso ( alburno + durame ). Non vorrei averti confuso le idee e segui chi ha provata esperienza con questo MERAVIGLIOSO legno. Se hai più pezzi di maclura puoi sperimentare.... :P. Le raccomandazioni sono le solite : se hai nodi sul dorso , "giraci intorno" per bene


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12/02/2016, 15:29
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Località: Santo Stefano di Camastra
e per la forma a "D"? che mi dici?


12/02/2016, 15:34
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Località: Borgo San Giovanni
Il mio è proprio a D con leggero ingrossamento sulla manicatura.......una D un pò più "aperta" del classico L.B. Vedo se ho qualche altra foto.
Roberto


12/02/2016, 15:39
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.......si capisce ?


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12/02/2016, 15:44
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si, benissimo
se noto bene, non curva per intero (intendo all'impugnatura)
Comunque sei stato prezioso
Appena lo metto sul tiller, posto un po' di foto!


12/02/2016, 16:09
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Benissimo !!! Voglio dirti che parecchi amici MOLTO ma MOLTO bravi si sono cimentati con l'osage in archi con la sezione sia ovale molto accentuata che a sezione piatta ( in questo caso parlo dei flettenti ) . Sono riusciti magnifici oggetti , non ti parlo poi dei piatti "corti" indiani.........certo non voglio generalizzare ma penso che la maclura sopporti molto bene varie tipologie di costruzione. Naturalmente dipende anche dal pezzo di legno che hai a disposizione. In ogni caso ASCOLTA SEMPRE chi ha esperienza , la mia è solo una testimonianza di un lavoro andato a buon fine.
Ciao :P
Roberto


12/02/2016, 17:24
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Località: pozzo della ignoranza
Ciao Luciano , bentornato 8-)
mi stavano fischiando le orecchie e mi chiedevo chi stava pensando alla maclura .
Domanda delle 100 pistole quelle di alburno si alburno no sulla maclura .
Gli americani lo tolgono tutto , ma c'è da dire che spesso raccolgono non solo legno morto o caduto a terra da anni ma svellono anche i pali di recinzione di vecchi pascoli e usano il tutto per farci archi .
ho fatto e ho visto archi in solo durame e archi in cui avevano lasciato alcuni o tutti gli anelli di alburno .
Se l'alburno è sano , pianta tagliata da viva e essiccata/stagionata con cura senza ospiti indesiderati
non ho riscontrato differenze significative nelle prestazioni .
Ovviamente bisogna considerare lo spessore dell'alburno , se troppo spesso rischi di fare quasi tutto l'arco solo di alburno .
In quanto alla sezione a D cosa intendi , la silouette dell'arco incordato o la sezione traversa tipica degli archi vittoriani ?
Nel primo caso direi che è il progetto che più si addice alla maclura .
d'altra parte ben lo sapevano gli appartenenti alla nazione Caddo che nella luisiana del IX secolo già lo utilizzavano come pui vedere qui:
viewtopic.php?f=27&t=1003&start=0

Tornando a noi , le repliche che ho realizzato cercando di rispettare le misure originali
( 67~67 " da nocca a nocca e circa un pollice di diametro all 'impugnatura su sezione leggermente ellittica ( meglio dire circolare_leggermente schiacciata ) hanno dato potenze variabili dalle 60# alle 70# a 27" di allungo , ovviamente l'impugnatura flette leggermente e il profilo laterale , sia da incordato che all'allungo è una ellisse schiacciata , la flessione dell'impugnatura non deve essere troppo evidente ma , se ti dico che "devi sentirla con la mano che la regge negli ultimi pollici di allungo" riesco a rendere il concetto ?
Ora mi tocca correggere in parte quanto affermato da Roberto :
penso a un aneddoto riportato su uno del 4 volumi della TBB , al ricercatore , bianco ovviamente che intervista un vecchio arcaio di non so quale Nazione Indiana e la domanda di rito è la solita " qual'e nella sua esperienza il legno migliore per costruire archi? "
Il vecchio ci pensa e mentre pensa rivede le carcasse dei bufali lasciate a marcire nella prateria , rivede i villaggi incendiati , rivive "la marcia delle lacrime" , le epidemie di vaiolo .
Poi si apre in un sorriso appena acennato e dice "osage orange" , ma il sorriso è agli avi e ad una seppur piccola rogna restituita ad un viso pallido .
Sembra meravigliosa sopratutto perché sembra perdonare molto ma gli errori escono alla distanza .
Inoltre PESA e il peso ruba gittata e velocità ( e se non ha una equibratura "quasi" perfetta scalcia .
A questo puoi ovviare alleggerendo al massimo i puntali , anzi l'ultimo terzo/quarto del flettente
qui vedi qualche foto :
http://smg.photobucket.com/user/jeval/l ... t=3&page=1

p.s.
"take your time" , nessuna fretta e il solito secchio d'acqua per i momenti in cui ti prende il desiderio di terminare con urgenza , una "roba che la maclura non sopporta :roll:

p.p.s.
tienici informati e documenta i passaggi
chissa che vedendo le tue foto non mi venga l'ispirazione per attaccare una delle mie doghe .


12/02/2016, 17:48
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Buona serata Jeval . Come avrai sicuramente letto sono un pivello per cui ascolto tutti i consigli ,di chi ne sà , può dare . Ho solo dato un mio parere consigliando Luciano di ascoltare chi di archi ne ha fatti . Credo che la maclura pomifera sia l'essenza che riesce a sopportare archi di varie fatture ma , questo è solo un mio pensiero , sorretto solo da altri archi lavorati da amici di varia fattura . Poi.........lascio il campo a chi di esperienza ne ha fatta . Lungi da me dare consigli su una materia di cui sono ancora alla "scuola materna".


12/02/2016, 19:11
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Ciao Roberto ,
Sono abbastanza d'accordo in linea generale con quanto affermi .
ti dirò di più credo che con quasi tutte le essenze vocate e borderline ( viewtopic.php?f=30&t=108 ) si possano fare archi di varia fattura .
Per far questo però occorre conoscere le proprietà di quel legno ( peso specifico, coeficenti di compressione e elasticita , ecc. ecc. ) e adeguarcisivi.
Una volta che hai fatto un arco e quello non si rompe puoi essere soddisfattgo o puoi guardare oltre
Per oltre intendo la ricerca di prestazioni e qui si aprono non mondi ma galassie
gittata, potenza ( intesa come capacità di gestire pesi "importanti" di freccia ) , quella che gli yankee chiamano "forgivingness" ( la capacità di tollerare e perdonare/minimizzare errori di gestione ),
durabilità , ecc, ecc
Ora se è vero che con la maclura è relativamente facile fare un arco "che funziona" farne uno che massimizza uno delle qualità appena elencate è decisamente più complicato proprio per le caratteristiche che ho elencato nell'intervento precedente.

Diciamo che maclura e robinia pseudoacacia potrebbero essere un punto di arrivo all'interno del percorso di un costruttore
Alcuni anni fa in uno dei raduni per archi tradizionali ( MOJAM Self Bow Jamboree ) sono stati testati e comparati parecchie decine di archi in legno costruiti da arcai con ampia esperienza ,
ii primo in maclura a comparire in classifica era abbastanza distante da quelli che si sono piazzati nelle prime posizioni


13/02/2016, 13:33
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