Salve a tutti.
Circa 3 mesi fa trovai in un boschetto un albero di corniolo con un fusto diritto abbastanza per provare a fare un arco. Sebbene diritto il pezzo in questione era abbastanza sottile (un bastone),presentava un leggero avvitamento da uno delle 2 estremità ed era lungo solamente 148 cm. Avendo tempo libero e voglia di sperimentare un nuovo legno provai a vedere che cosa riuscivo a farne saltare fuori...senza troppe aspettative.
Questo è il risultato
Allegato:
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Inaspettatamente l arco pur essendo lungo 50" riesce ad allungare (con salti mortali) a 28" sviluppando una forza di 45 libbre. Ho tirato una dozzina di frecce fino ad ora e purtroppo solo nel giardino di casa, quindi a 3 metri di distanza, ma mi sembra ben preciso e veloce.
Ovviamente il legno segue a bestia la corda. Inizialmente il legno era addirittura riflesso. Ma credo che con un allungo tale per un arco del genere seguire molto la corda sia fisiologico.
A breve (spero) metterò altre foto.
Nel frattempo vi porgo una domanda: Ho letto che il corniolo è un legno eccezionale per fare archi e che lavora principalmente bene in compressione. è un un legno che da il meglio di sè stagionato poco e che purtroppo una volta giunta la stagionatura il dorso non regge più la trazione e tende a rompersi anche in archi dove la torsione del legno non è estrema. Ad avvalorare la tesi anche un mio amico che si diletta nella costruzione di archi specialmente in corniolo dice di averne rotti già un paio dopo averci tirato un anno.
In base la vostra esperienza mi confermate la cosa?
E se si, c'è un modo per contrastare l inevitabile? Pensavo ad una tendinatura ma vorrei evitarla... Potrebbe essere sufficiente tenere sempre idratato il legno specialmente il dorso? (grasso, olio, cera ecc..)
Grazie a tutti quelli che vorranno intervenire