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 Schiantato! 
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Iscritto il: 11/12/2010, 14:31
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Località: Peschiera Borromeo (MI)
Sarebbe bello iniziare a dialogare con voi di Sagittando.it avendo un prodotto da mostrare, purtroppo invece devo (oddio...devo...purtroppo è appena accaduto...) iniziare con un necrologio di una doga di tasso che si accingeva a diventare un arco....ma tant'è....
La doga era (sigh!) abbastanza diritta, un quarto di un tronco di circa 20-25 cm di diametro, stagionato (forse troppo...) completamente privo di corteccia.
Così l'ho avuta da un amico.
Purtroppo l'alburno mostrava crepe profonde e longitudinali, per cui ho optato per asportarne tanto quanto bastava ad arrivare all'anello non interessato dalle crepe.... cioè ho dovuto asportarlo integralmente! Un lavoraccio... ma ... altra sorpresa (in negativo nè) ... sotto l'alburno l'andamento del dorso si è mostrato pure irregolare e benchè le estremità fossero allineate, la parte centrale aveva una svergolatura abbastanza pronunciata.
Inoltre gli anelli di crescita vicino al dorso erano piuttosto spessi (anche 3-4 mm) verso il ventre invece si mostravano molto sottili.
Alla lavorazione il materiale del ventre appariva molto secco e all'asportazione con la lama a due mani si spaccava a scaglie.
Ho proceduto con cautela di raspa, lima e pialletto fino a ottenere un prodotto, ancora sbozzato, ma molto vicino ad una dimensione finale.
A questo punto ho optato per una prova di flessione..... al terzo tentativo KRAAAK ! Si è spaccato in tre punti e per giunta la parte centrale anche longitudinalmente.
A dir la verità ho sempre temuto sin dall'inizio del lavoro che capitasse.... forse non ho creduto nella doga.... la prossima volta cercherò solo materiali con i quali possa entrare in simbiosi sin dal primo momento ... tipo colpo di fulmine o amore a prima vista.
Riposerà in pace ...in discarica!


13/12/2010, 12:28
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
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Ciao Taccons, a volte è meglio un fallimento che un banale successo per dialogare di costruzione di archi. quello che hai esposto è esattamente l'opposto di come si dovrebbe lavorare e come gli antichi lavoravano una doga di tasso.
innanzitutto bisogna tener conto che non si può considerare un tronchetto di tasso come un cilindro di plastca o di acciaio. bisogna capirne la struttura ed assecondarla. questa è la regola fondamentale, in secondoluogo il coltello a 2 manici è lo strumento meno adatto per la lavorazione di un pezzo di tasso specie se con numerosi nodi. molto meglio l'accetta e il raschietto o in alternativa raspa e pialletto come giustamente hai compreso lavorandoci.
io la corteccia non la tolgo mai e aspetto che salti via da sola e il dorso lo mantengo assolutamente intatto. questo è anche fondamentale se ci tieni a che l'arco duri nel tempo.
poi bisogna anche dire che il tasso se di scarsa qualità non è meglio anzi è peggio di un olmo o altro legno di buona qualità (intesa in densità di anelli)
Ciao!


13/12/2010, 12:41
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Iscritto il: 11/12/2010, 14:31
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Località: Peschiera Borromeo (MI)
Ciao Magin,
probabilmente la doga non era delle migliori, intendo come materiale. Sono d'accordo con te per il metodo di lavorazione, così ho fatto nel lavorare il mio primo arco di tasso; in questo caso ho cercato di adattarmi a quanto via via la doga sembrava propormi, procedendo nella lavorazione.
Devo dire che non avevo sensazioni positive e, credo, che quando si procede nel trarre da un pezzo di legno, un arco, il nostro corpo entri, come dire, in simbiosi con il legno, con quello che sarà il prodotto finale, che non vediamo all'inizio, ma che sembra già esserci e aspettare solamente di essere liberato dal superfluo: ecco sentivo solamente di fare truccioli su un pezzo di legno!
Saranno fisime...mah!


13/12/2010, 13:24
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Iscritto il: 26/09/2010, 17:59
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Località: Roccabruna-Marchesato di Saluzzo
Da parte di tutti noi,
sentite condoglianze!
Il maghin, per parte sua, ti ha dato delle risposte esatte, lui agisce in quella maniera e ottiene sempre dei notevoli successi.
Io, per contro, a volte tolgo un po' di anni di alburno e, sicuramente meno di lui, ottengo il successo sperato.
Però anche io ho avuto dei problemi analoghi con del tasso datomi da amici ma, povero lui, il tasso, era rimasto troppo sotto le intemperie e probabilmente caldo freddo e gelo avevano reso le fibre molto delicate.
Desumo che sia successo anche al tuo povero tronchetto, dalla similitudine che ho riscontrato nella tua narrazione di come rispondeva al coltello a due manici.
Su tante cose il maghin ha ragione ma, qualla con la quale concordo di più è, con l'accetta e il raschietto ci si impiega di più, ma in percentuale commetti meno errori.
In più, ci penso ora, sempre lui stà facendo un'esperimento sulla reidratazione forzata su un arco di tasso, chissà se ciò si può fare su una doga troppo secca?
La prima volta che capita bisognerebbe provare.
Ciao
Maon.


13/12/2010, 13:32
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Iscritto il: 08/07/2010, 20:21
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Località: Insubria
ciao taccons
inutile dire che fa parte del gioco, inoltre penso che un arco rotto è da considerarsi per un costruttore un'esperienza incredibile di miglioramento personale,
non hai qualche foto del "defunto" per condividere l'esperienza con tutti noi?

personalmente ritengo che il tasso non sia un legno tra i più veloci in chiusura,
per ottenere il massimo dal tasso la cosa più semplice è guardare gli esempi del passato viewforum.php?f=26 e costruirlo
come è riuscito a fare nonnomaon su una doga d'eccellenza viewforum.php?f=5
togliere l'alburno, pur comprendendo benissimo le problematiche esposte da te su questa doga difficile, è deleterio sul tasso e farci un arco piatto è uno spreco

sotto col prossimo ;)


13/12/2010, 17:09
Profilo YIM WWW
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Iscritto il: 17/09/2010, 12:56
Messaggi: 2675
Località: Verona...
:shock: senza parole :shock: mica pensato che non fosse stato stagionato ma tenuto al caldo esempio vicino ad un camino? tanto da seccarlo viste le crepe longitudinali!?fammi sapere e fidati dei qui presenti se ti serve legname da lavorare chiedi pure e avrai con il cuore .


13/12/2010, 17:34
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
Messaggi: 2594
Cita:
Devo dire che non avevo sensazioni positive e, credo, che quando si procede nel trarre da un pezzo di legno, un arco, il nostro corpo entri, come dire, in simbiosi con il legno, con quello che sarà il prodotto finale, che non vediamo all'inizio, ma che sembra già esserci e aspettare solamente di essere liberato dal superfluo: ecco sentivo solamente di fare truccioli su un pezzo di legno!


Taccons, tra le tante stupidaggini che si leggono nei forum di arceria (mie comprese) stupisce di imbattersi ogni tanto in parole così sagge come queste. Veramente tu hai compreso il senso della costruzione al di là del risultato finale.
Il vero problema è che ti sei dovuto adattare ad una doga trattata da chi non capisce un tubo.


13/12/2010, 18:23
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Iscritto il: 26/09/2010, 17:59
Messaggi: 916
Località: Roccabruna-Marchesato di Saluzzo
magin ha scritto:
Cita:
Devo dire che non avevo sensazioni positive e, credo, che quando si procede nel trarre da un pezzo di legno, un arco, il nostro corpo entri, come dire, in simbiosi con il legno, con quello che sarà il prodotto finale, che non vediamo all'inizio, ma che sembra già esserci e aspettare solamente di essere liberato dal superfluo: ecco sentivo solamente di fare truccioli su un pezzo di legno!


Taccons, tra le tante stupidaggini che si leggono nei forum di arceria (mie comprese) stupisce di imbattersi ogni tanto in parole così sagge come queste. Veramente tu hai compreso il senso della costruzione al di là del risultato finale.
Il vero problema è che ti sei dovuto adattare ad una doga trattata da chi non capisce un tubo.




Buonarroti il Michelagnolo, avrebbe buttato via il blocco di marmo di Carrara perchè " Lì non c'è dentro nulla! "


13/12/2010, 18:41
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Iscritto il: 11/12/2010, 14:31
Messaggi: 653
Località: Peschiera Borromeo (MI)
Vero Maon, avrei dovuto lasciarlo lì ma .... perchè non provare.

mANx, stavo lavorandolo per fare un LB (sezione a D), ma ero ancora in fase di sbozzatura , anche se avanzata.
Per le foto domani ci provo, poi vedremo di capire come metterle sul sito.

Marco, adesso sto lisciandomi le penne, magari più in là chiederò a chi di voi ha la disponibilità di una doga seria di fornirmela, ovviamente pagando il dovuto. Sarà anche un'occasione di incontro.


13/12/2010, 18:55
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Iscritto il: 10/09/2010, 16:24
Messaggi: 273
ti dico quello che hanno detto a me, ancor neofita....

coraggio, è tutta esperienza per il prossimo..... io conservo ancora i miei 4-5 fallimenti, di cui tre rotti stupidamente nello stesso modo (alla fine l'ho capita, speriamo)

quindi: avanti con un altro!!!!!!!!!!!!!!


13/12/2010, 22:37
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