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 Re: Riprovo con il Tasso 
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Iscritto il: 11/12/2010, 14:31
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Località: Peschiera Borromeo (MI)
Allora, dopo le note rotture delle doghe precedenti, ahimé anche di un bell'arco da 60#, sono passato sa Poletti ai primi di gennaio e ho "tirato su" un paio di doghe.
La prima messa in lavorazione, visibile qui sotto, è un tronchetto di 74" ca. e da oltre 7 cm di diametro, anelli di crescita sottili.
I possibili flettenti si presentavano sostanzialmente diritti, ma angolati leggermente fra loro, in pratica a partire quasi dalla mezzeria.
Eccola qui sotto:
Allegato:
LB tasso n°2 2011 001_320x240.jpg
Allegato:
LB tasso n°2 2011 002_180x240.jpg
Allegato:
LB tasso n°2 2011 004_320x240.jpg


Ho iniziato a lavorarla togliendo la corteccia, perchè, come dice Maon, se non ricordo male, voglio vedere cosa c'è sotto... e un certo numero di sorprese le ho trovate.
Ho deciso di lasciare la rifinitura del dorso sul primo anello di crescita dell'alburno alla fine della lavorazione, così avrò minor superficie da trattare con estrema cura.

Ho scaldato a vapore la parte centrale della doga (avvolta in uno straccio umido, ricoperto di carta stagnola e scaldata fino alla formazione di vapore con la pistola da sverniciare) e l'ho lasciata in forma su un piano d'appoggio per te giorni: la piega si è ridotta di un 50% .

...segue...


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05/02/2011, 17:20
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Beh il lavoro prosegue a rilento... l'arco comincia a delinearsi e siamo arrivati nelle fase di decidere che arco fare: long o flat.
Dico questo perchè inizialmente avevo intenzione di fare un long, ma durante la lavorazione del ventre , oltre a innumerevolo nodi, anche se non importanti, all'altezza dell'asse centrale (il midollino?, si chiama così?) ho trovato una specie di striatura longitudinale di colore marrone scuro che dava l'impressione di essere materiale poco consistente; l'ho tolta tutto e quindi il ventre è passato oltre la mezzeria del tronchetto.
Allegato:
LB tasso n°2 2011 013_180x240.jpg


OK ma adesso viene il bello e ho bisogno di un vostro consiglio:
su un flettente appare un nodo passante a partire da un lato fino al ventre con interessamento parziale del dorso.
Allegato:
LB tasso n°2 2011 014_320x240.jpg
Allegato:
LB tasso n°2 2011 017_320x240.jpg


Ben che faccio, lascio così o posso tagliare il nodo sul lato?
e sul ventre posso aportare o devo lasciare un pò di "carne" creando un dosso?

Grazie.....


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05/02/2011, 17:35
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Località: Verona...
Magin ti direbbe di si sul tagliare.

io no!
pero se riesci a tenerlo dentro al dorso anche se lateralmente modificando la lavorazione del ventre sai è alquanto grosso. ;)


05/02/2011, 18:41
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Cita:
Ben che faccio, lascio così o posso tagliare il nodo sul lato?
e sul ventre posso aportare o devo lasciare un pò di "carne" creando un dosso?

Grazie.....

ciao Taccons, i nodi sul ventre o sul lato li ho sempre spianati e non mi hanno mai causato problemi. sul dorso basta non toccarli e lo stesso il problema non esiste. problemi potrebbero saltar fuori quando si lavora il tasso col coltello a 2 manici, per questo consiglio di non usarlo mai. meglio accetta, raschietto ed eventualmente anche raspa.
la doga è bella e l'alburno non troppo spesso per cui toccare il dorso causerebbe solo un pericolo inutile. anche un solo anello di crescita intaccato potrebbe alla lunga causare la rottura. io non lo tocco mai, a maggior ragione se gli anelli di crescita sono sottili, non c'è ragione. se l'alburno è troppo spesso e gli anelli larghi allora si può anche fare ma non mi sembra proprio questo il caso.
per il tipo puoi sempre optare su una via di mezzo e cioè un arco bastone a sezione ovoidale. sarebbe meglio quando si fa un arco di tasso dimenticarsi archi lisci e perfetti, non è nella natura del legno e si rischia di sprecarne le qualità che sono semplicità di lavorazione e sicurezza.
ciao


05/02/2011, 18:50
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Grazie Marco e Magin...

sono d'accordo e mi comporterò di conseguenza per quanto riguarda il dorso: non tocco i nodi e lascio, spero, intatto l'anello di crescita.

Ma per quanto riguarda il nodo laterale forse non si vede bene dalla foto... attualmente ho lasciato materiale sia sul lato sia sul ventre. Il dorso appare rigonfiato proprio sul margine laterale del flettente.
Se il nodo , passante in diagonale (e passante lo è fino al centro del tronchetto), tende come dovrebbe, a rimpicciolirsi verso il ventre allora vorrebbe dire che asportando materiale sul lato, andando verso il centro del flettente anche sul dorso dovremo trovare più materiale utile... o no?

Temo che lasciando il tutto così com'è adesso , con il relativo rigonfiamento in pratica su tre lati, il flettente rimanga troppo rigido in quel punto e poi mi venga a lavorare in modo non corretto durante la flessione, con possibile concentrazione dlle sollecitazioni e... rottura?


05/02/2011, 19:42
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così dalla foto non mi sembra una cosa grave o strana. l'alburno sul dorso dove c'è il nodo è sano. puoi anche, secondo me, spianare il rigonfiamento intorno al nodo e il nodo stesso lasciando naturalmente intatto i dorso.


05/02/2011, 20:19
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per me ti parte una crepa dal nodo se lo lavori come dice magin,
il nodo lo vedo pericoloso.


05/02/2011, 20:34
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ciao Taccons
ne so proprio poco ma di una cosa son certo: quando hai a che fare con LEGNOVIVO ogni dogma da enciclopedia o comandamento bibblico decade.
Io lo lascerei così per il momento e quando comincia a flettere me lo studierei per bene per capire come agiscono le forze intorno al nodo e dentro il nodo stesso:
se lasci troppo materiale ti farà da leva e le forze cercheranno il punto debole, se lo togli del tutto diventerà il fulcro di tutte le forze a meno che....non abbia una conformazione particolare
da una foto non è facile capire, devi guardarli con i tuoi occhi
anzi quando cominci a fletterlo con un puntale a terra, metti il dito sul nodo
e prova a pensare come si è formato durante la crescita se hai voglia di perder tempo ;)

non ho capito perchè l'hai drizzato a vapore e come l'hai bloccato? hai scattato qualche foto della lavorazione?

hai allungo notevole? perchè non un alemanno?

buoni trucioli


05/02/2011, 20:57
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Mah! resto molto incerto sul da farsi; istintivamente tenderei a lasciarlo almeno per ora così e poi come dice Manx a verificare che cosa succede alla flessione.

Tuttavia anche questo ...rimandare a dopo.... mi crea un altro problema: vedete io non perseguo( e non me ne vogliate) la ricerca della riproduzione di un arco del passato.
In verità desidero costruirmi un arco da utilizzare nelle competizioni della Federazione a cui aderisce la mia compagnia, cioè la Fiarc; quindi cerco un arco che sia performante quanto basta, al limite delle mie possibilità di gestione,e, dato che a me piace anche l'aspetto estetico, nei limiti del possibile, ben proporzionato.
Il mio obiettivo è un arco lungo, a sezione praticamente rettangolare ovviamente a spigoli smussati e con le estremità ricurve.
Qurllo che vedete qui sotto è il mio "osage" che attualmente uso, e da un'idea di cosa preferisco.
Allegato:
DSC01494_180x240.jpg


Però avendo tra le mani una doga di tasso avevo pensato di ottenere in longbow tradizionale, eventualmente con una leggera controcurvatura sui terminali.
Ora non ho un'esperienza che mi possa guidare con sicurezza verso una scelta o l'altra, e la lavorazione delle sezioni in un senso o nell'altro trova nella scelta della risoluzione del nodo un punto di stallo.
Insomma non so che fare.....mi sa che lo lascerò lì un pò ....e ci penserò sù.

Comunque grazie a tutti.


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05/02/2011, 23:37
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Il tasso comincia a far la differenza a libraggi alti~ altissimi e con sezioni bombate e" allunghi non convenzionali"
Per le riflessioni la vedo dura: a piegarlo e facile, ma a sto zuccone fargli capire che deve restar cosi anche se la giornata e' umida resta un impresa, almeno per me.
Per quello che devi far tu l'osage è il migliore, semmai citiso o olmo o black cherry, il tasso è il peggiore in assoluto anche perche' resta lento.
Poi da celestino un centone mi sa che non basta


06/02/2011, 2:55
Profilo YIM WWW
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