Come confesso dal titolo, nonostante tutte le volte che l'argomento è stato trattato, prima di tentare il recupero delle mie due creature chiedo il vostro soccorso.
Intanto carico le foto: tentativo di arcobastone in olmo, il colore dipende dall'olio di lino usato per ingrassare. Dopo uno scambio con Bac pensavo di usare come dorso il lato convesso, rami collocati male hanno forzato la scelta verso il "riflesso"; flat in carpino nero, mai unto, lavorato da fresco e mai messo su scaletto... me la sono proprio cercata!

Andrea .non capisco la domanda

Come diventano, incordandoli?
(riesci a incordarli senza che si girino?) .

Si possono correggere. L'olmo è facilmente modellable. Il carpino non so, non l'ho mai usato.
Ciao
Luca

Ieri ho fatto notte a cercare di ridimensionare le foto, alla fine non ho formulato le domande di rito.

Prima di tutto rispondo a Nitopi ( e a mANx prima di lui in altro topic di un paio di mesi fa). Non riesco a incordare il flat, si ripiega, con l'arcobastone vorrei cominciare a bilanciare avendo i due montanti un po' più simili tra loro, e comunque fatico non poco a tentare di incordarlo.

Adunque:
Sul flat la prima domanda è se c'è effettivamente possibilità di procedere, o se mi tocca accorciare (ora è circa 180 cm tra le nocche), per eliminare la porzione più curva. Ma sarebbe un vero peccato.
Pensavo di provare con l'arco fasciato di carta assorbente bagnata e avvolto in pellicola d'alluminio. Mio suocero ha la pistola per sverniciare, ma a casa la corrente non la reggerebbe. Oppure il fusto di metallo che i miei usano per bollire le bottiglie di conserva (lo collocano sul fuoco in orizzontale su un apposito trespolo curvo) e vapore al naturale, senza stagnola.
Il problema poi sarà come metterlo in sagoma: il dorso è curvo.

Sul bastone d'olmo sono stato un po' incerto se raddrizzare il flettente inferiore o curvare il superiore per facilitare l'incordatura... Il fatto che l'inferiore è anche storto di lato mi ha fatto propendere per la prima insieme alla maggiore facilità (penso) di raddrizzare piuttosto che piegare a sagoma.

Sarebbe un'eresia, su entrambi, diminuire la riflessione?

Grazie per le vostre risposte

Il flat puoi tentare di raddrizzarlo nel centro.... così poi non ti si rigira più....
Ma è una operazione che io faccio molto a "sentimento" (devo rigirarmi il pezzo per un pò in mano per capire come agire ... e a volte alla fine sbaglio )
Quindi .... prova a far qualcosa...
Ciaoooo

Luca

Grazie, apprezzo lo spirito
Ciao

Ecco è già il secondo che dice di piegre nel mezzo . e come fai a bollirlo solo in mezzo?????

niente bollitura ligera, vapore è la parola giusta .
quello che serve è una pentola , preferibilmente ovale piena a metà di acqua , un paio di pezzi di legno sacrificali per impedire a quello che potrebbe diventare un arco di bruciarsi al contatto col bordo della pentola , un tendalino in domopack di alluminio a chiudere il tutto , conti da minuti ( legni bianchi ) a tre ore ( tasso ) poi hai dai 40 ai 50 secondi per mettere in forma e morsettare .
Lasci raffreddare , io smorsetto il giornoi dopo per legni bianchi e dopo un paio di giorni per in tasso .

Al solito tiri e morsetti almeno il 20% in più per ovviare al ritorno

p.s.
se devi trattare per tre ore ti tieni accanto un bollitore bollente e quando serve apri il tendalino e rabbocchi l'acqua

Ops...
Pensavo che fosse ovvio.... a vapore, come dice jeval....

OK, la pescera ovale ce l'ho. Già adoperata con tanto di tendalino di stagnola... Però avevo fissato il pezzo sulla griglietta per la cottura al vapore. Non la danno proprio per questo motivo?
Vado di piegatura del manico allora?
Va be' ho capito. I giocattoli sono i miei e me la devo rischiare io!
'Notte.