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doga in olmo
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Pagina 1 di 4

Autore:  jeval [ 14/10/2010, 16:55 ]
Oggetto del messaggio:  doga in olmo

questa e' una doga sbozzata di olmo che mi sto rigirando fra le mani da un po' di tempo senza riuscire a decidere cosa farne .
Ci sono un paio di nodi ma sono centrali e non dovrebbero dare problemi,
qui la vedete sul trespolo che uso per radrizzare i legni storti
Allegato:
IMG_7870.jpg

vi do' le dimensioni :
lunghezza 70" scarsi ( 176 cm per i puristi della lingua italiana )
larghezza 38 cm al centro e 20 alle estremita'
spessore 30 cm al centro e 20 alle estremita'

la doga inizia appena a muovere a pavimento ( ma poco ne' )
A mio parere le possibilita' sono le seguenti:

Comincio a tillerare per le prestazioni ( massima velocita' e minima massa in movimento alle estremita' del flettente ( riporti sui tips, nocche tagliate solo sul riporto e spessore degli stessi sui 6~7 mm .

Dal momento che ho un po di cornetti ( estremita' di mammifero africano non identificato ) provo a fare un arco "ricreativo ( rinascenza, eta' vittoriana )

Prendendo spunto dal dipinto tratto dalla Bibbia di Holkham e pubblicato qui da magin:
viewtopic.php?f=26&t=56&start=30
provo a fare un arco sassone ( Welsh ) ?
Peccato che, per quel che ne so, non siano stati trovati
l'unica traccia che ho sono le righe scritte da Geraldus Cambrensis
che descrivendo gli archi della contea di qwent afferma
Cita:
not made of horn, nor of sapwood, nor yet of yew. The Welsh carve their bows of the dwarf elm trees in the forest. They are nothing much to look at, not even rubbed smooth but left in a rough and unpolished state. Still they are firm and strong. Not only could you shoot far with them, but they are also powerful enough to inflict serious wounds in a close fight”

Non costruiti in corno, non in alburno, ne' in tasso .
I sassoni scolpiscono i propri archi dagli alberi di olmo nano (?) nella foresta. non sono rifiniti , lisciati o abbelliti ma lasciati grezzi e rozzi . Non solo potete tirare lontano con essi ma sono potenti a sufficenza per infliggere serie ferite a breve distanza.

Autore:  maon [ 14/10/2010, 17:15 ]
Oggetto del messaggio:  Re: doga in olmo

Se hai pazienza quando ci raggiungi sù al Preit vedi un paio di olmetti da me trasformati in similwarbow.
Na avevo fatto uno al Maghin che, pur non usandolo mai perchè lui o tasso o morte, mi aveva riferito che andava bene.
A sì anche il ManX mi aveva portato un rametto che io gli ho trasformato in long e anche quello andava bene.
Peccato che avesse un brutto nodo e mi pare che ora sia in attesa di riparazione.
Io ho avuto delle notevoli sorprese con l'olmo.
Più lo uso e più mi piace.
Rende è veloce e puoi tirare fuori buone potenze.
Con quelle dimensioni che mi pare siano 34mm.X30mm. al centro, ci tiri fuori un bel long da 65#

Autore:  marco [ 14/10/2010, 17:20 ]
Oggetto del messaggio:  Re: doga in olmo

ma non potete lasciare in pace le specie piu bistratate nei secoli e ripiegare su cualcosaltro :evil: :evil: :twisted:

Autore:  jeval [ 14/10/2010, 17:47 ]
Oggetto del messaggio:  Re: doga in olmo

maon ha scritto:
Con quelle dimensioni che mi pare siano 34mm.X30mm. al centro, ci tiri fuori un bel long da 65#

Non sono sicuro che le mie disastrate cuffie dei rotatori riescano a gestire con tranquillita' 65# ( ma qualcuna in meno spero di si 8-)

marco ha scritto:
ma non potete lasciare in pace le specie piu bistratate nei secoli e ripiegare su cualcos'altro

Marco , sto preparando un po' di schede relative alle varie specie vegetali .
Non sono ancora pronto per pubblicarle ma ti anticipo qualcosa sull'olmo
Tieni presente che ho 60 anni , ho visto sparire pian piano le viti maritate agli olmi campestri e ci sono stato male , Ho una figlia ma se fosse stato un maschio si sarebbe chiamato Olmo ( che e' di genere femminile nella tradizione norrena ma questa e' un'altra storia )
Tornando all'olmo , il fungo Ophiostoma ulmila responsabile della graffiosi ha condannato gli olmi a trasformarsi da alberi imponenti in arbusti e alberelli .
Conosco da anni le mie colline come le mie tasche , gli olmi arrivano fino a 5, 6 metri di altezza poi si ammalano ( la graffiosi appunto ) e muoiono
Tagliarli poco prima che si ammalino e muoiano non e' un atto malvagio , se mai un'opera di carita' .
( la graffiosi blocca i vasi della linfa ma ci mette tempo per farlo , l'albero ci mette un paio d'anni a morire , lo fa poco a a poco e non e' un bello spettacolo da vedersi .
E poi per ogni albero che taglio ne pianto 10 il mio bilancio relativo e' in attivo 8-) 8-)

Autore:  marco [ 14/10/2010, 18:23 ]
Oggetto del messaggio:  Re: doga in olmo

jeval ha scritto:
maon ha scritto:
Con quelle dimensioni che mi pare siano 34mm.X30mm. al centro, ci tiri fuori un bel long da 65#

Non sono sicuro che le mie disastrate cuffie dei rotatori riescano a gestire con tranquillita' 65# ( ma qualcuna in meno spero di si 8-)

marco ha scritto:
ma non potete lasciare in pace le specie piu bistratate nei secoli e ripiegare su cualcos'altro

Marco , sto preparando un po' di schede relative alle varie specie vegetali .
Non sono ancora pronto per pubblicarle ma ti anticipo qualcosa sull'olmo
Tieni presente che ho 60 anni , ho visto sparire pian piano le viti maritate agli olmi campestri e ci sono stato male , Ho una figlia ma se fosse stato un maschio si sarebbe chiamato Olmo ( che e' di genere femminile nella tradizione norrena ma questa e' un'altra storia )
Tornando all'olmo , il fungo Ophiostoma ulmila responsabile della graffiosi ha condannato gli olmi a trasformarsi da alberi imponenti in arbusti e alberelli .
Conosco da anni le mie colline come le mie tasche , gli olmi arrivano fino a 5, 6 metri di altezza poi si ammalano ( la graffiosi appunto ) e muoiono
Tagliarli poco prima che si ammalino e muoiano non e' un atto malvagio , se mai un'opera di carita' .
( la graffiosi blocca i vasi della linfa ma ci mette tempo per farlo , l'albero ci mette un paio d'anni a morire , lo fa poco a a poco e non e' un bello spettacolo da vedersi .
E poi per ogni albero che taglio ne pianto 10 il mio bilancio relativo e' in attivo 8-) 8-)

-------------------GRAZZIE DI CUORE------------------------- :|

Autore:  magin [ 14/10/2010, 19:29 ]
Oggetto del messaggio:  Re: doga in olmo

Ciao Jeval, per quel che so la sezione più utilizzata in passato per gli archi di olmo era più larga e piatta rispetto ai tipici archi di tasso. io proverei per farlo simile a quelli della miniatura a dargli una sezione ovoidale senza toccate il dorso. se è già stagionato dovrebbe andare bene. se vuoi farlo simile a quelli lì ricordati di fare solo una tacca oblicua a sinistra sul flettente superiore e la maniglia, così avrai un vero arco sassone-"gallese"
qui sotto aggiyngo l'unica immagine che ho di un arco antico di olmo. si tratta della parte terminale del flettente superiore di un arco del IX - X sec trovato ad Haithabu (nord Germania)
Immagine

Uploaded with ImageShack.us

Autore:  -mANx- [ 15/10/2010, 9:54 ]
Oggetto del messaggio:  Re: doga in olmo

jeval ha scritto:
.....Prendendo spunto dal dipinto tratto dalla Bibbia di Holkham e pubblicato qui da magin:
http://sagittando.it/forum/viewtopic.ph ... 6&start=30
provo a fare un arco sassone ( Welsh ) ?
Peccato che, per quel che ne so, non siano stati trovati
l'unica traccia che ho sono le righe scritte da Geraldus Cambrensis
che descrivendo gli archi della contea di qwent afferma
Cita:
not made of horn, nor of sapwood, nor yet of yew. The Welsh carve their bows of the dwarf elm trees in the forest. They are nothing much to look at, not even rubbed smooth but left in a rough and unpolished state. Still they are firm and strong. Not only could you shoot far with them, but they are also powerful enough to inflict serious wounds in a close fight”

Non costruiti in corno, non in alburno, ne' in tasso .
I sassoni scolpiscono i propri archi dagli alberi di olmo nano (?) nella foresta. non sono rifiniti , lisciati o abbelliti ma lasciati grezzi e rozzi . Non solo potete tirare lontano con essi ma sono potenti a sufficenza per infliggere serie ferite a breve distanza.


Ho aperto il mio sacchetto di farina nella sezione storica:
viewtopic.php?f=26&t=100
spero sia corretto e possa servire

Autore:  Avel [ 15/10/2010, 10:23 ]
Oggetto del messaggio:  Re: doga in olmo

A rivedere questi alloggi mi è venuto in mente l'arco di Manx che aveva a Grazzano.. E le mille domande che non gli ho fatto.. :x
1:Ok me ignorante..perchè l'uomo "primitivo" tagliava solo un alloggio per la corda e non due?
2:L'arco bello tosto con un certo libbraggio probabilmente non si storterà, ma io donna medievale meno primitiva che non tiro sulle 120 150 lbs e mi voglio improvvisare più antica, potrei farlo su un legno più sottile e magari più soggetto a torsioni anomale proprio perchè il loop si incastra in un solo alloggio?!?
3:ManX quante libbre era il tuo?!? Mi ha detto il papà che gli hai spiegato come aprirlo e che non ha fatto fatica, mentre con quello di Gionata non c'è riuscito.. Devo provarci perchè almeno la smetto di tirare gli "stuzzicadenti" (come me li chiamano).. :x :lol:

Autore:  Avel [ 15/10/2010, 10:29 ]
Oggetto del messaggio:  Re: doga in olmo

Manx riesci a mettermi le foto del tuo alloggio corda superiore dell'arco in questione visto dall'alto e di fianco? Perchè al papà sembra che li in cima avesse sezione quasi triangolare.. Grazie!! :)

Autore:  magin [ 15/10/2010, 10:39 ]
Oggetto del messaggio:  Re: doga in olmo

scusa Jackyeale, sugli alloggi ti rispondo io. tutti gli archi ritrovati del periodo compreso tra l'età del ferro e quelli della Mary Rose compresi (anche se qui la tacca era scavata anche nel puntale di corno) avevano vicino all'estremità superiore dell'arco una tacca oblicua di sul lato sinistro nalla quale far scorrere l'occhiello della corda. quella inferiorese c'era era sul lato opposto altrimenti era sostituita da un nodo, un buco o una tacca che girava intorno al legno. semplicemente non ha senso, in archi così, farne due ne basta una, se ce ne fossero due si rischierebbe che una salta fuori. tutto ciò non comporta problemi di svergolamento o altro.
non c'è bisogno di fare un arco bello tosto, un arco così lo puoi fare anche di 35-40 libbre.
nella preistoria l'arco era incordato in altri modi, senza la tacca

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