Salve a tutti,
Ciao Pavlos,
pavlos ha scritto:
ciao a tutti
Mi sembra di conoscerla quell'ascia
Non hai fatto foto della lavorazione?
Almeno posta la foto dell' "attrezzo" che hai usato per farla......
ciao da Paolo
Dopo aver pensato per molti giorni ad immedesimarmi nella parte di un Oetzi della situazione, chiaramente proiettato nella sua epoca, scervellatomi sulle sue possibilità ed abilità tecniche avevo raggiunto la certezza che la cosa era fattibile anche per me usando metodi e attrezzi disponibili solo a lui.
Si trattava di "inventare" gli attrezzi.... ma quali attrezzi? Non di certo il martello e la lima come intendiamo noi poveri moderni che ci fermiamo se non abbiamo a disposizione, non dico il martello ma quel tipo di martello particolare, sì perche per lavorare il metallo non va bene un martello da meccanico o da muratore: va usato un martello da forgiatore.
E se Oetzi o chi per esso ha usato un martello su di un pezzo di rame, già abbozzato con l'ausilio di una fusione particolare che gli ha dato una preforma, deve aver usato un qualcosa che avesse gli stessi effetti del martello da forgiatore.
Ragioniamo: il rame è un metallo che se ricotto è abbastanza morbido e permette la lavorazione a freddo di "forgiatura".
Il mezzo, il "martello", adoperato per spianare, spostare, assottigliare il metallo doveva avere le caratteristiche che sono valida ancora oggi in un buon martello da forgiatore: una superficie arrotondata, semisferica, quel tanto da essere efficace: una pietra di fiume!!!
Un'eclogite, si trova anche sulle alpi centrali, del peso di 141 grammi, ormai "sporca" di particelle di rame. con questa sono partito dalla forma a sinistra per arrivare a quella di destra:
Con essa ho spianato, allargato la parte del taglio, ricavato i bordini che la bloccavano nel legno, creato il filo tagliente:
segue....
Un saluto da Raff