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1942LINO
Iscritto il: 14/03/2012, 11:37 Messaggi: 222
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raff ha scritto: Ciao LINO, hai fatto benissimo anche così. Legali ad un travetto che rimangano dritti a stagionare per qualche mese, fintanto che pensi a cosa ci vuoi tirar fuori. Ciao da Raff Grazie Raff, proseguiro' cosi' , pero' una domanda: siccome ne ho tre di tasso in lavorazione, tale procedura puo' provocare danno? Hai qualche dritta circa il tasso sagomato di fresco ed ingrassato ? E circa i tempi di stagionatura? I legni sono tutti ben costretti in dime per tenerli dritti: Grazie. LINO
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28/03/2012, 16:35 |
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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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Ciao LINO, 1942LINO ha scritto: raff ha scritto: Ciao LINO, hai fatto benissimo anche così. Legali ad un travetto che rimangano dritti a stagionare per qualche mese, fintanto che pensi a cosa ci vuoi tirar fuori. Ciao da Raff Grazie Raff, proseguiro' cosi' , pero' una domanda: siccome ne ho tre di tasso in lavorazione, tale procedura puo' provocare danno? Hai qualche dritta circa il tasso sagomato di fresco ed ingrassato ? E circa i tempi di stagionatura? I legni sono tutti ben costretti in dime per tenerli dritti: Grazie. LINO No, nessun danno. Ingrassando i tempi di stagionatura però si allungano, visto anche che il legno di tasso è già di per sè a lenta stagionatura, ma di quanto penso che nessuno si sbilanci. Maghin, il Maestro degli archi bastone in tasso, (quello che è giusto va riconosciuto) afferma, qui: viewtopic.php?f=21&t=1199&p=19693#p19693magin ha scritto: i Veddha dello Sri Lanka costruivano i loro archi senza stagionarli ma si premuravano di scaricarli subito dopo l'uso. la stessa cosa facevano probabilmente anche qui in Europa in qualche caso. l'arco di tasso del guerriero di Altdorf (650 dC Canton Uri) ad esempio, aveva ancora la corteccia la quale è stata solo lisciata ma era ancora attaccata all'arco, segno che è stato fatto da fresco. per stagionarli basta lasciarli in un posto all'ombra arieggiato ma non troppo secco. l'importante è che il legno abbia il tempo di assestarsi. se si lasciano i tronchi interi e magari li si sigilla addirittura con la colla ci vogliono anche anni prima che all'interno stagioni e quando si lavoreranno se non è passato abbastanza tempo è facile che si formino delle crepe interne. sgrossando l'arco dopo poco dal taglio si accellera il processo di stagionatura ed in poche settimane l'arco è già sufficientemente secco. se si fa da fresco è meglio tenerlo ingrassato. ciao! Ed io sono daccordo con la prassi che lui ha adottato e da quest'anno, a mio rischio, ho cominciato a far cos'ì: viewtopic.php?f=30&t=1198Adesso sarai più confuso di prima Ciao da Raff
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28/03/2012, 22:46 |
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1942LINO
Iscritto il: 14/03/2012, 11:37 Messaggi: 222
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raff ha scritto: Ciao LINO, 1942LINO ha scritto: raff ha scritto: Ciao LINO, hai fatto benissimo anche così. Legali ad un travetto che rimangano dritti a stagionare per qualche mese, fintanto che pensi a cosa ci vuoi tirar fuori. Ciao da Raff Grazie Raff, proseguiro' cosi' , pero' una domanda: siccome ne ho tre di tasso in lavorazione, tale procedura puo' provocare danno? Hai qualche dritta circa il tasso sagomato di fresco ed ingrassato ? E circa i tempi di stagionatura? I legni sono tutti ben costretti in dime per tenerli dritti: Grazie. LINO No, nessun danno. Ingrassando i tempi di stagionatura però si allungano, visto anche che il legno di tasso è già di per sè a lenta stagionatura, ma di quanto penso che nessuno si sbilanci. Maghin, il Maestro degli archi bastone in tasso, (quello che è giusto va riconosciuto) afferma, qui: https://www.sagittando.it/forum/viewtopi ... 693#p19693magin ha scritto: i Veddha dello Sri Lanka costruivano i loro archi senza stagionarli ma si premuravano di scaricarli subito dopo l'uso. la stessa cosa facevano probabilmente anche qui in Europa in qualche caso. l'arco di tasso del guerriero di Altdorf (650 dC Canton Uri) ad esempio, aveva ancora la corteccia la quale è stata solo lisciata ma era ancora attaccata all'arco, segno che è stato fatto da fresco. per stagionarli basta lasciarli in un posto all'ombra arieggiato ma non troppo secco. l'importante è che il legno abbia il tempo di assestarsi. se si lasciano i tronchi interi e magari li si sigilla addirittura con la colla ci vogliono anche anni prima che all'interno stagioni e quando si lavoreranno se non è passato abbastanza tempo è facile che si formino delle crepe interne. sgrossando l'arco dopo poco dal taglio si accellera il processo di stagionatura ed in poche settimane l'arco è già sufficientemente secco. se si fa da fresco è meglio tenerlo ingrassato. ciao! Ed io sono daccordo con la prassi che lui ha adottato e da quest'anno, a mio rischio, ho cominciato a far cos'ì: https://www.sagittando.it/forum/viewtopi ... =30&t=1198Adesso sarai più confuso di prima Ciao da Raff Grazie ancora Raff, apprezzo molto i tuoi suggerimenti ed ho deciso che per i tronchetti gia' sbozzatie ingrassati di lasciarli in dima ; nel frattempo ne ho sbozzato un altro ed ho intenzione , visto che pare suffcientemente stagionato, di provare a metterlo subito in opera, speriamo bene. LINO
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29/03/2012, 14:57 |
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1942LINO
Iscritto il: 14/03/2012, 11:37 Messaggi: 222
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Caro Raff, facendo seguito ai tuoi consigli ho provveduto a fare un esperimento, un paio di archi sbozzati e messi in dima li ho ingrassati solo dalla parte del ventre con lo strutto , in modo tale che il dorso possa traspirare; uno invece l'ho lasciato al naturale, spero di poterlo tillerare a breve, sperando non faccia un bel crac. Saluti. LINO
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29/03/2012, 17:44 |
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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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Ciao LINO, 1942LINO ha scritto: Caro Raff, facendo seguito ai tuoi consigli ho provveduto a fare un esperimento, un paio di archi sbozzati e messi in dima li ho ingrassati solo dalla parte del ventre con lo strutto , in modo tale che il dorso possa traspirare; uno invece l'ho lasciato al naturale, spero di poterlo tillerare a breve, sperando non faccia un bel crac. Saluti. LINO Unica avvertenza, se posso consigliartela, è quella di tenere i legni, sia sbozzati che non, in un luogo privo di correnti d'aria, fresco, ma non secco; in mancanza di un posto con queste caratteristiche io li tengo nell'erba in un luogo non raggiunto dal sole ed ogni due o tre giorni li rimuovo: quelli che erano sotto li metto sopra e viceversa. Sappiaci dire il risultato. Ciao a Raff
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29/03/2012, 19:42 |
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1942LINO
Iscritto il: 14/03/2012, 11:37 Messaggi: 222
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raff ha scritto: Ciao LINO, 1942LINO ha scritto: Caro Raff, facendo seguito ai tuoi consigli ho provveduto a fare un esperimento, un paio di archi sbozzati e messi in dima li ho ingrassati solo dalla parte del ventre con lo strutto , in modo tale che il dorso possa traspirare; uno invece l'ho lasciato al naturale, spero di poterlo tillerare a breve, sperando non faccia un bel crac. Saluti. LINO Unica avvertenza, se posso consigliartela, è quella di tenere i legni, sia sbozzati che non, in un luogo privo di correnti d'aria, fresco, ma non secco; in mancanza di un posto con queste caratteristiche io li tengo nell'erba in un luogo non raggiunto dal sole ed ogni due o tre giorni li rimuovo: quelli che erano sotto li metto sopra e viceversa. Sappiaci dire il risultato. Ciao a Raff Ciao Raff, non disponendo di un prato tuuto mio, in condominio inizierebbero a strillare se vedessero pezzi di legna sparsi sul prato, che e' anche grande, li ho ripartiti, parlo dei tronchetti, in due garages ed in una cantina. Forse la cantina e' un po' troppo aerata per la bisogna, in quanto ho posizionatgo i legni troppo vicini alla bocca di lupo ; provvedero a riporli in un angolo piu' riparato. Di tanto in tanto provvedo a girarli sotto sopra ed a tenerli per quanto possibile vicino alle pareti, metterli in orizzontale mi e' difficile in quanto non ho spazio orizzontale sufficiente. Ciao Lino.
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30/03/2012, 11:37 |
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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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Bè, Lino, Potresti disporli sul prato, se è a nord, componendo le lettere V V T B.....ma mi sa che non comprenderanno Mi sa che dovrai assogettarti ad usare il grasso: normalmente i garage sono troppo asciutti e in una cantina come da te descritta, i salumi non stagionano ma si seccano diventando troppo duri e di conseguenza corrono dei rischi anche i legni. I tronchetti in piedi il più possibile in verticale, vanno bene lo stesso, ma ogni settimana falli girare di mezzo giro: il lato verso il muro asciuga più lentamente. Ciao da Raff
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30/03/2012, 20:42 |
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1942LINO
Iscritto il: 14/03/2012, 11:37 Messaggi: 222
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raff ha scritto: Bè, Lino, Potresti disporli sul prato, se è a nord, componendo le lettere V V T B.....ma mi sa che non comprenderanno Mi sa che dovrai assogettarti ad usare il grasso: normalmente i garage sono troppo asciutti e in una cantina come da te descritta, i salumi non stagionano ma si seccano diventando troppo duri e di conseguenza corrono dei rischi anche i legni. I tronchetti in piedi il più possibile in verticale, vanno bene lo stesso, ma ogni settimana falli girare di mezzo giro: il lato verso il muro asciuga più lentamente. Ciao da Raff Caro Raff, concordo con te che se ponessi i tronchetti sul prato in molti non capirebbero; ad ogni buon conto prevvedo gia' ha girare i legni sotto sopra ed a ruotarli rispetto al muro, ora non mi rimane che d'aver pazienza e procedere per piccoli passi, anche se mi risulta difficile, vorrei infatti ottenere subito dei buoni risultati dandoci dentro di coltella e raspa. Un saluto a voi tutti. Lino
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01/04/2012, 9:14 |
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1942LINO
Iscritto il: 14/03/2012, 11:37 Messaggi: 222
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Ciao a tutto il Forum, e' da tempo che voglio porgere una domanda , essendo certo che tra i lettori vi sara' qualcuno in grado di darmi un parere. Mi riferisco alla stagionatura che , a mio avviso e' una parte importante per la preparazione dei legni per arco: ho letto e riletto le varie scuole di pensiero, taluno spacca e sbozza il legni quando sono freschi, facendoli poi stagionare e riprendendone gli eventuali difetti; altri spaccano i tronchetti da subito in modo tale da far scaricare le tensioni interne delle fibre, usando vinavil alle testate e usando gomma lacca per il rimanente, facendoli poi stagionare. La mia domanda e' questa: qualora io abbia tagliato un tronchetto ( non badiamo all'essenza ), ed abbia provveduto a trattare con vinavil e sacchetti di plastica le testate, in modo tale che non vi sia eccessiva dispersione di linfa, secondo voi , lasciando stagionare senza costrizioni i legni , le tensione interne al tronchetto non dovrebbero scaricarsi visto che il legno e' stato privato dell'eventuale torsione tra fronde della pianta e radici. Riassumendo: il tronchetto se svirgolato internamente non dovrebbe in un certa qual maniera reindirizzisarsi, scaricandosi? Non esercitando cioe' l'effetto cavatappi? Sono veramente ansioso di una vostra risposta, altrimenti dovrei cercare di indirizzare in maniera diversa i miei orientamenti, anche in una prospettiva di non perdere tempo in inutili stagionature; ho letto infatti che solo una corretta stagionatura crea la giusta " osmosi ", mi si passi il termine, tra le sostanze che compongono il legno ed e' per cio' che li tengo la' in attesa di tempi migliori ( PANTA REI ). Ne vale la pena? Ciao a tutti. Lino
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14/04/2012, 20:10 |
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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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1942LINO ha scritto: ................ La mia domanda e' questa: qualora io abbia tagliato un tronchetto ( non badiamo all'essenza ), ed abbia provveduto a trattare con vinavil e sacchetti di plastica le testate, in modo tale che non vi sia eccessiva dispersione di linfa, secondo voi , lasciando stagionare senza costrizioni i legni , le tensione interne al tronchetto non dovrebbero scaricarsi visto che il legno e' stato privato dell'eventuale torsione tra fronde della pianta e radici. Riassumendo: il tronchetto se svirgolato internamente non dovrebbe in un certa qual maniera reindirizzisarsi, scaricandosi? Non esercitando cioe' l'effetto cavatappi?............... Ciao a tutti. Lino Le tensioni all'interno di un tronchetto sono "predisposte", anzi, si sviluppano per contrastare dei fattori esterni che tendono ad influenzare la crescita e che si possono riassumere in: -crescita su pendio, -pianta con fusto sbilanciato rispetto alla chioma, -direzione e forza dei venti predominanti, posizione troppo vicino ad un'altra pianta. In termini semplicistici: in presenza di questi fattori abbiamo formazioni di anelli di accrescimento con fibre che "tirano" in modo diverso, radialmente parlando, perchè devono sopportare una spinta assiale o laterale che sia, contrastandola, equilibrando la verticalità della pianta. Quando spacchiamo il trochetto, liberiamo mezzo tronchetto dalla controspinta dell'altra metà ed ecco che nascono avvitamenti e deviazioni indesiderate. In alcune essenze si eliminano con la stagionatura (ciliegio), in altre, come l'acacia sono impossibili da eliminare con la stagionatura. Non si annullano, in nessun caso, col semplice taglio della pianta. Ecco l'importanza di scegliere bene il tronchetto da tramutare in arco, semprechè è possibile scegliere. Sperando di essere riuscito a farmi comprendere visto l'ora tarda. Un saluto da Raff
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15/04/2012, 1:26 |
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