Addrizzare o incurvare, quando e come?
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Yip_Man
Iscritto il: 01/11/2014, 20:25 Messaggi: 296 Località: Umbria(PG)
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Vorrei addrizzare lateralmente un po un tronco in maclura(osage), c'è un momento migliore per farlo? Non ho mai incurvato nulla ho sempre lavorato i tronchi cosi come sono, pensavo di usare vapore da una pentola e carta di alluminio per fargli una minisauna nel punto da addrizzare, per poi lasciarlo legato a due travi dritte poste ai due lati della ex-curva. Comprato un mezzo tronco con stagionatura quasi ultimata, ho tolto un po di materiale sui 3 lati e la corteccia, poi ho ingrassato il tutto con strutto di maiale e lo volevo far riposare per 3 settimane prima di continuare, è appena passata una settimana. Le domande sono: 1)quale è il momento migliore per addrizzare un tronco in semilavorazione? Il legno è osage orange (maclura pomifera). 2)va bene legare (o usare morsetti) due travi dritte poste a destra e sinistra con il tronchetto in mezzo? o devo dargli una leggera incurvata al contrario per prevenire una tendenza a tornare nella posizione originale? Ringrazio chiunque voglia chiarirmi le idee sulla curvatura o raddrizzatura del legno
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02/11/2014, 20:09 |
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jeval
Moderatore
Iscritto il: 30/06/2010, 13:12 Messaggi: 2433 Località: pozzo della ignoranza
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Difficile rispondere ad alcune delle tue domande . intanto cosa intendi per "stagionatura quasi ultimata" ? Poi con che dimensioni ti ritrovi ? se sono importanti raddrizzare non è semplicissimo .
Nella eventualità sia necessario correggere le curve io cerco di farlo dopo aver sgrossato il più possibile . Rispondere all'utima domanda è facile devi controcurvare di almeno il 20 % in più . poi se è legno stagionato non serve legare se non per il tempo necessario al raffreddamento +/- diciamo un'oretta dopo l'operazione ? Diverso se il legno è fresco o poco stagionato .
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04/11/2014, 22:16 |
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Yip_Man
Iscritto il: 01/11/2014, 20:25 Messaggi: 296 Località: Umbria(PG)
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Grz jeval di aver risposto. Per stagionatura quasi ultimata intendo che il mezzo tronco mi è stato venduto da un mastro arcaio che sà il fatto suo e non mi ha mai dato consigli sbagliati. Mi ha detto di sgrossarlo, ingrassarlo e aspettare circa 3 settimane prima di lavorarlo. Ora rifacendo i conti dei giorni trascorsi son passate 2 settimane. Il tronco non ha subito una stagionatura totalmente naturale è passato anche nell'essiccatoio, però quando l'ho sgrossato con l'accetta il legno non era del tutto asciutto. Premetto che la curva è laterale, cioè: guardando l'arco dal ventre lo vedresti curvare verso sinistra da metà flettente fino a fine flettente, l'altro flettente è quasi dritto. La curva non è molto accentuata, però sgrossando e basta dovrei accorciare l'arco per addrizzare,quindi ho pensato di dargli una raddrizzatina col vapore prima di continuare la sgrossatura laterale. Ora mi ritrovo con 4,2-4,4 cm nel punto + curvo, 5 cm diciamo all'inizio della curva e 3,5 cm alla fine dove dovrebbe venire il puntale. Quindi se diciamo che la tangente alla fine curva e l'asse dell'arco formano un angolo di 10 gradi a sinistra dovrei incurvarlo fino a 2 gradi a destra (fino a dritto e 20% in + per il ritorno) giusto? Se il legno non ha finito la stagionatura cosa cambia?
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05/11/2014, 0:27 |
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jeval
Moderatore
Iscritto il: 30/06/2010, 13:12 Messaggi: 2433 Località: pozzo della ignoranza
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Quante domande in una volta cominciamo dall'ultima , se scaldi a vapore cambia poco , se scaldi a secco e troppo in fretta se il legno è ancora umido potrebbe mollare crepe o cipollare 4,5 cm è un bel po di legno , puoi provarci ma è un lavoraccio , dovresti tenerlo a vapore tanto ma tanto e avere una dima a L ( io me la sono fatta con un tavolone da 5x22x200 cm. sul bordo ho incollato/avvitato un moraletto da 7x7 cm e ci radrrizzo/piego , interponendo spessori , sulle due dimensioni , poi metto in piega usando morsetti da falegname e interponendo spessori in abete per evitare che i morsetti segnino il legno ( mosetti da falegname di quelli buoni , non quelli dei brico ) Hai 30" forse 45" per mettere in tiro ! C'e' un'altra possibilità ma prima dovresti dirci che dimensioni/disegno/libraggio hai in mente . Di solito sulla maclura è abbastanza agevole identificare le fibre longitudinali , se ci riesci potresti sgrossare ulteriormente seguendole per quanto possibile , a misure più ragionevoli poi pensare di raddrizzare/piegare . p.s. sarà perchè ho una piccola esperienza con la maclura ma non ho mai sentito l'esigenza di ingrassarne il legno , già è impregnato d'olio di suo ( scorteccio per evitare tarli , spacco in doghe , do due passate di gomma lacca sul dorso per evitare crepe da essiccazione e metto a stagionare . ) Inoltre ho qualche dubbio che qualche settimana di attesa cambi qualcosa su un legno ingrassato ( il grasso rallenta l'evaporazione dell'acqua d'imbibizione , per quella cellulare ci vogliono anni ) Se hai dubbi sulla stagionatura ti prendi una bilancia digitale da cucina con sensibilità al grammo , pesi la doga ( possibilmente non ingrassata e possibilmente a riposo in un ambiente dove l'umidità sia almento del 60% , ) ripesi a intervalli regolari , almeno un mese , e quando smette di calare in peso ( almeno due pesi uguali a distanza di un mese ) è asciutta asciutta non stagionata che la maclura ci mette anni a stagionare . A quel punto puoi iniziare a lavorarla . per ultimo una curiosità , puoi rispondermi se vuoi e magari anche in pvt , chi è che stagiona maclura in essiccatoio da parquet ?
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05/11/2014, 21:28 |
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Yip_Man
Iscritto il: 01/11/2014, 20:25 Messaggi: 296 Località: Umbria(PG)
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Javal tra un po scriviamo la divina commedia faccio elenco cosi si vede meglio. 1)Solo a vapore non a secco mi piacciono i metodi che facciano le cose per bene senza rischiare 2)Ho gia addrizzato, ho fatto una dima al volo e con 5 morsetti ho compiuto l'impresa, ora è quasi dritto. E' la mia prima volta che piego/addfrizzo legno e questo osage è il miglior pezzo di legno che ho mai avuto quindi pensa come son stato CONTENTO quando ho visto risultato, comunque mi è tornato indietro di un 50% + del previsto ma nei limiti tollerabili. Ho gia un paio di idee sugli errori che ho ftt soprattutto nel sistema pentola stagnola e poi il legno era spesso. Ci ho messo anche della carta tra stagnola e legno. 3)Ottima nozione che mi hai dato sul legno asciutto quando il peso è costante 4)Quello che mi ha dato il mezzo tronco fa archi da 30 anni, penso che non abbia rovinato il legno, cmq anche io preferirei usare legni stagionati senza essiccatoi. 5)Ora lo lascio stabilizzare un paio di settimane poi ricomincio con l'accetta e pian piano lo finisco. 6)Io uso grasso maiale(strutto) alle estremità dei tronchi che taglio, o sulle superfici che rimangono esposte dopo che lo fai a metà per evitare spaccature. Trovo che lo strutto sia naturale e facile da trovare. 7)Lo voglio fare over 50 libbre forse 55 ma farlo nel contempo + dolce possibile per evitare fastidiose vibrazioni allo scoccare della freccia. Appena sono a buon punto magari posto qcosa anche se le foto che faccio non vengono accettate dal sito xchè troppo pesanti. Mi sei stato prezioso javal grazie p.s. che cos'è un moraletto 7x7?
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06/11/2014, 22:02 |
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jeval
Moderatore
Iscritto il: 30/06/2010, 13:12 Messaggi: 2433 Località: pozzo della ignoranza
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Cominciamo dal basso : moraletto = quadrello di legno 7cm. x 7 cm lungo almeno 200 cm , lo trovi nei brico e nei magazzini di materiali x l'edilizia . foto , il forum accetta max 1024x768 pixel ( lo spazio internet costa ) i casi sono due : o fai foto a bassa definizione o usi un prog. free come irfanview o photo resizer per ridimensionarle . Vende doghe in maclura e fa archi da trentanni ? e magari tips sfilati come li fa lui non si sono mai visti ? Se non è italiano lo conosco ed è un amico . Date le dimensioni puoi arrivare ben oltre le 50/55 ( io sto tirando con un "bastone da 66" da nocca a nocca che ha un centro di 2,5 cm di diamentro , tip da 12 mm che fa 70# a 27"). "Dolce" non saprei è un termine che non ho mai associato ad un arco , le vibrazioni però so perfettamente da dove vengono : estremità distali dei flettenti troppo pesanti e/o flettenti che non chiudono in contemporanea ; no c'è un altra origine : frecce troppo leggere che abbassano il rendimento dell'arco e lasciano troppa energia residua sui flettenti stessi . Se hai voglia e tempo dicci qualcos'altro sul progetto , flat o "bastone , dimensioni , sopratutto dell'ultimo terzo dei flettenti , forse qualche buon suggerimento esce fuori ( poi sei libero di prenderlo in considerazione o meno, "sul pezzo" ) ci sei tu
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06/11/2014, 22:22 |
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jeval
Moderatore
Iscritto il: 30/06/2010, 13:12 Messaggi: 2433 Località: pozzo della ignoranza
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Dimenticavo : Se non riesci a ridurre le foto puoi caricarle su photobucket.com e qui metti il link . Mi sono appena ricordato che abiti vicino a Foligno ( bel posto ci ho fatto una parte del militare , esite ancora un bar dove il birillo centrale del biliardo è considerato "il centro del mondo" ? Allora chi ti ha procurato la doga non può essere forestiero , da quelle parti conosco due ottimi costruttori d'archi , uno fa anche metallurgia , l'atro ha un nome impronunciabile e lo conosco meno . ci sono andato vicino ?
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06/11/2014, 22:33 |
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Yip_Man
Iscritto il: 01/11/2014, 20:25 Messaggi: 296 Località: Umbria(PG)
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Per dolce intendevo, usando un aggettivo leggermente improprio un po ironicamente, un arco che non mi faccia male la spalla dopo 10 frecce. Pensavo che i flettenti larghi aiutino, pero non esagerando sulla finezza dello spessore sempre dei flettenti, per evitare rotture. Potrei riuscire a farli larghi poco meno di 5 cm,troppo? E se i flettenti mi vengono larghi tipo 4,8 cm, quanto posso farli fini in spessore? per non ritrovarmi un flettente tra i denti tipo Sandokan? Ora è un bastone squadrato sui 3 lati ed è lungo circa 169 cm, quindi vorrei perdere meno possibile in lunghezza durante la lavorazione, per avere un arco + lungo possibile. Alle estremità è gia un po incurvato quindi i miei primi esperimenti sulla curvatura dei flettenti me la riservo per legni meno pregiati. Comunque in sintesi pensavo a un flat bow molto flat. Ci sono degli accorgimenti per far si che i flettenti chiudano in contemporanea?
p.s. Non ti offendere se non seguo alla lettera le cose. Mi piace prendere spunto e metterci un po di istinto. Quando faccio un arco mi sento cavernicolo. Comunque presto massima attenzione a ogni parola.
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06/11/2014, 23:25 |
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jeval
Moderatore
Iscritto il: 30/06/2010, 13:12 Messaggi: 2433 Località: pozzo della ignoranza
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Non mi offendo affatto , sulla doga ci sei tu Per il resto non è facile risponderti Per evitare che la spalla ( o il gomito , o il polso o la mano ) ti faccia male dopo 10 frecce l'essenziale è tirare bene usando correttamente l'apparato muscolo-scheletrico e rispettando i piani di forza . Poi ci sono alcune cose da fare in fase di costruzione che aiutano ma ho visto abbandoni per tendiniti/epicondiliti/periartriti scapolo-omerali anche in chi usava archi olimpici da 38# quindi ... torniamo a noi . cosa fare ? Far coincidere il centro geometrico dell'arco col suo baricentro . Avere segmenti che lavorano pari a due volte l'allungo Tenere i puntali ( diciamo l'ultimo terzo/quarto del flettente) più leggeri possibile , questo sopratutto con legni ad alto peso specifico come la maclura . Poi le solite cose : i flettenti devono piegare in modo uniforme e speculare in fase di equilibratura MAI superare il libraggio cercato . Se cerchi le 55# e le trovi allungandolo a 10" ti fermi , togli altro legno , lo riapri a 10" da 15 a 20 volte ( ma anche 30 se vuoi gli dai modo di assestarsi alla nuova configurazione ), lo ripesi , aumenti l'allungo fino a ritrovare le 55" , le trovi metti caso a 12" di allungo ? riparti a togliere legno, allungarlo a 12 per 20 volte , e via cosi , controllando SEMPRE di non avere punti deboli seguendo il mantra del aspirante/apprendista/costruttore di archi togliere dove piega poco e NON TOCCARE dove piega troppo Nel caso puo essere d'aiuto segnare a matita i punti da non toccare con linee verticali e quelle da toccare con linee orrizzontali potrebbe esserti utile una cosa come questaPer le dimensioni non sono in grado di aiutarti , le caratteristiche dei legni variano troppo da doga a doga anche se ricavate dallo stesso tronco , 5 cm. scarsi ni sembrano tanti , i miei flat arrivano a 4 cm. abbondanti se uso frassino o carpino nero per ottenere un libraggio di 60# ( +/-) con la maclura rischi di passare le 80# . L'unico flat in maclura che ho , al momento, in rastrelliera dà 60# con 3,5 cm. nel punto più largo .
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07/11/2014, 20:01 |
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Yip_Man
Iscritto il: 01/11/2014, 20:25 Messaggi: 296 Località: Umbria(PG)
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Sono andato sukl link a Trucchi x equilibrare e mi dice. Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio. Ottimo suggerimento nel non superare il libraggio richiesto durante la lavorazione!! Ma ti sei dimenticato una regola importante okkio ai nodi li non piega o piega molto poco e ci si puo fare poco e se porti via materiale dai nodi rischi le rotture. Cmq è vero la maclura ha un' ignoranza eccezionale a parità di volumi è + forte degli altri legni vedrai che finirò anche io sui 3-4 cm. Vedremo
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08/11/2014, 14:04 |
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