Salve a tutti,
da qualche settimana ho approntato una minima quantità di aste in abete. Partendo da quadrelli 10 x 10 mm ho ottenuto a suon di pialletto aste più o meno tonde, che poi ho ripassato in fori prima da 10 e poi da 9,5 mm per regolarizzare la sezione.
Finalmente, dopo essermi spulciato più volte l'argomento sul blog, ho provato a farmi un'idea del loro spine:
ho posto a 66 cm (26") 2 sostegni (2 tazze dell'IKEA
- sono comode, hanno una tacca sul fondo perfetta per fermare l'asta); ho progressivamente alleggerito a morsi di tenaglia un tubo in piombo fino a 906 g (compreso il gancetto per appenderlo), poi ho cominciato con le misurazioni.
Volevo provare ad avere un'idea grossolana del valore indicativo e della omogeneità/disomogeneità delle mie aste; perciò mi sono preso la liberà di effettuare le mie misurazioni con un righello, che per fortuna sta in piedi da solo (è uno scalimetro con 5 riferimenti di scala quindi ha la sezione di stella a tre punte).
Premessa: mi aspettavo che le misurazioni effettuate perpendicolarmente alla vena (di testa?) rivelassero valori di spine più alti di quelli misurati parallelamente, nonostante non avessi mai trovato questo aspetto evidenziato.
Risultato: su 6 aste misurate 4 sono uniformi: spine 66 in 3 casi, l'altra 47 (ma ho l'impressione di averla ripassata a 9 mm). Solo una ha un risultato evidentemente in linea con le previsioni: 60 di testa e 55 "di piatto", l'ultima, al contrario, sembra 39 di testa e 40/41 di piatto. Va detto che i lati opposti (ho fatto 4 misurazioni ogni asta) hanno valori uguali o perlomeno concordi (40 e 41... considerato il livello della strumentazione
).
Domanda: è comune che le frecce abbiano spine difforme nei due versi? Immagino che faccia fede solo quello di testa, visto che se intagliamo la cocca nel legno questa deve essere trasversale alla vena.
Sono ancora alla ricerca di penne, intanto ho cominciato a preparare punte partendo da tubi in ferro di sezione 10 mm e spessore 1 mm circa. Quelle finora ottenute sono più o meno da 80 grani.
P. s. quando verrete bandirmi per comportamento lesivo della dignità di un arcaio saprò di averlo meritato. Fino ad allora grazie per la vostra bontà.
Andrea