stagionatura e spacco robinia
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giannini_valerio
Iscritto il: 07/10/2016, 8:23 Messaggi: 7
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ciao a tuti, so ch l'argomento è gia discusso sul forum, però sono un novellino e alcune cose ancora mi sfuggono, spero di recepirle presto... ho un tronco di acacia di 1,80 m e 20 cm di diametro, è stato tagliato questa estate... e scortecciato due giorni fa. inizia a presentare dei segni di spacco longitudinali ma è ancora verde, che devo fare? lo devo gia spaccare adesso e poi farlo stagionare o devo aspettare ancora? grazie mille!
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23/10/2016, 17:29 |
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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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Ciao Valerio, Con una certa fretta spacca il tuo tronchetto in quattro, possibilmente seguendo almeno una fessura già aperta e metti a stagionare in un posto areato ma non troppo e non al sole, ricordandoti che stagionare non è l'equivalente di essiccare. Se vuoi puoi ricomporre il tronchetto interponendo tra i pezzi delle assicelle, vanno bene quelle delle cassette della frutta; puoi anche legare il tutto per "evitare" che le doghe ottenute si deformino, ma per me è fatica sprecata con l'acacia che, se vuole muoversi, lo fa quando la scioglierai. Ciao da Raff
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23/10/2016, 21:16 |
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giannini_valerio
Iscritto il: 07/10/2016, 8:23 Messaggi: 7
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Grazie mille raff, non avevo neanche pensato di legarle, ma dato il tuo consiglio non lo faro comunque
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24/10/2016, 7:03 |
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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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Un'ultima cosa: non usare filo di ferro che andrà a ledere le fibre esterne del tronchetto. Usa cordicelle, non importa se in fibre o plastica, avvolte con più giri. Ciao da Raff
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24/10/2016, 12:25 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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ciao raff , sagge parole sulla imprevedibilità della robinia , mi chiedevo se con un tronco del genere non fosse il caso di ricavarne assi tramite sega a nastro , cosa ne pensi?
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24/10/2016, 12:41 |
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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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Ciao Bac, bac ha scritto: ciao raff , sagge parole sulla imprevedibilità della robinia , mi chiedevo se con un tronco del genere non fosse il caso di ricavarne assi tramite sega a nastro , cosa ne pensi? Presumo che tu al posto di "assi" volevi dire "doghe", visto che si parla di legno per archi. Io sono contrario, sempre in tema di legni per archi, a dividere un tronco direttamente con la sega a nastro. Un primo spacco è sempre necessario per poter giudicare la linearità delle fibre che, nel caso di avvitature, spaccando, è sempre possibile sfruttarle, entro certi limiti e in diagonale, ai fini della modellazione di un arco. Segando d'acchito si corre il rischio si tagliare le fibre, se avvitate, con indebolimento della resistenza alla flessione nell'arco che andremo a modellare, ma una volta segato è troppo tardi per rimediare. Per limitare l'impredivibilità della robinia, ma anche di altre essenze, a deformazioni indesiderate occorre sempre tagliare partendo da circa 60-80 cm da terra. Ciao da Raff
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24/10/2016, 21:43 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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Cita: Presumo che tu al posto di "assi" volevi dire "doghe", intendevo proprio assi , tavole di 2 -2.5cm di spessore , certo che previamente va fatta una valutazione sull'andamento rettilineo e non avvitato delle fibre , la robinia non necessita di grossi spessori inoltre si possono ricavare archi anche con anelli messi di taglio rispetto al lavoro di flessione è chiaro che lo spacco è buona cosa ma a volte per certi tronchi si rischia di sprecare tanto buon legno .
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25/10/2016, 7:22 |
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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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Ciao Bac, certo che ci puoi ricavare tavole o assi per lavorazioni di falegnameria e non; è anche presente in commercio per ricavare mobili e serramenti, oltre che botti. Ma non conviene ricavare tavole così sottili come prima segagione, sappiamo tutti che è facile a deformarsi in stagionatura per la sua "nervosità". Ciao da Raff
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25/10/2016, 14:04 |
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giannini_valerio
Iscritto il: 07/10/2016, 8:23 Messaggi: 7
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purtroppo anche volendo non ho una sega a nastro, possiedo solo semplici attrezzi manuali. come dovrei procedere quindi dopo lo spacco (e la stagionatura ovviamente)? scavando la parte interna del legno fino ad ottenere una doga? devo togliere anche la parte esterna del tronco? comunque una delle due metà l'ho spaccata in due quarti, quindi credo di potermi permettere di provare varie tecniche di costruzione diverse, in base ai vostri consigli
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27/10/2016, 10:40 |
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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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Ciao Valerio, Non intendere che la doga per arco, ottenuta da spacco, debba assomigliare per forza ad una doga per botte; no, si tratta solo di ottenere degli spicchi regolari di tronco, preferibilmente larghi 6-8 cm con un'altezza di vertice (sono grossomodo triangolari) di circa 6-7 cm per stare sul sicuro. L'eccedenza, quella in direzione del centro del tronco, la puoi eliminare tranquillamente a colpi di accetta o altro arnese. La parte esterna del tronco va trattata con delicatezza senza graffiarla o inciderla perché, ad opera finita, rappresenterà il dorso dell'arco, ecco perché solitamente prima si spacca e solo successivamente si scorteccia. Fatto questo puoi riporre le tue doghe anche all'esterno, ma sempre in un posto areato, non eccessivamente ventilato e al riparo del sole, senza pericolo di fessurazioni ricordandoti che alla fine di marzo ti converrà dare un antitarmico alle doghe, da rinnovare ogni anno. Ciao da Raff
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27/10/2016, 22:27 |
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