Dopo il duro scontro con la realtà del lunedì mattina, eccomi qui a raccontarvi del weekend appena trascorso in laguna, ospiti, io e Lady Gorthan, di un anfitrione eccezionale con la sua famiglia, il caro Mirco Grosso
Dopo tanti anni, finalmente, sono tornato a Venezia e ho goduto di un'ospitalità smisurata (e non esagero), coniugando la cultura e la buona tavola con i valori di un grande amico che ..., bè, sto sbrodolando, mi fermo qui e mi limito a ringraziare pubblicamente il buon Mirco, sua moglie Nella e la piccola (si fa per dire) Giulia Vittoria, di tutto il calore con cui ci hanno accolti, noi invasori bracati in territorio togato.
Grazie per averci fatto visitare la Venezia che non tutti i turisti vedono, fatta di calli e sottoportici, ricca di testimonianze storiche insospettate e insospettabili;
grazie per la pazienza con cui ci avete accompagnato nelle stanze del Palazzo Ducale, spiegando, con dovizia d'informazioni, la storia di quei luoghi (che, naturalmente, a scuola non insegnano);
grazie per averci fatto conoscere la patria primigenia dei veneziani, e cioè la necropoli romana e i resti di ciò che fu un grande crocevia di commerci in epoca antica, Altino, che aspetta solo di essere valorizzata nel modo giusto;
grazie per averci permesso di visitare la piazza principale di S.Donà di Piave in occasione di un picchetto dei Bersaglieri, che con la loro fanfara hanno risvegliato in me e Lady G ricordi personali di un tempo non lontano, ma ormai passato (e hanno fatto scorrere anche qualche lacrima di commozione);
grazie per averci portato a visitare una campagna che, attraversata da una quantità di canali navigabili, sarebbe un luogo ideale per ristabilire un buon rapporto d'equilibrio tra i traffici commerciali e la natura (e, perdonate il mio essere monotematico, ma mi evoca il ricordo del tempo in cui anche il nostro Olona era una via d'acqua vitale per lo sviluppo del territorio);
naturalmente, grazie anche per la quantità di doni di cui ci avete omaggiato, che smontano qualunque leggenda metropolitana sulla presunta avarizia dei Veneziani.
Dimentico qualcosa? Ah, si! Un grazie particolare e, direi, "di stomaco", per il baccalà alla vicentina e la soppressa veneta che sono finiti nei "contenitori" giusti, insieme al raboso ed al merlot
Bon, mi fermo qui, sennò Mirco si emoziona e diventa tutto rosso
Mi auguro che tutto quanto ho riportato sopra non sia un evento isolato, ma che si possa ripetere ancora, anche restituendo l'ospitalità, con la partecipazione di tutti gli amici del forum e non. Sarebbe l'occasione per imparare a conoscere meglio il nostro tanto bistrattato Paese, che ha tanto bisogno di essere riscoperto e valorizzato proprio dai discendenti di coloro che lo costruirono con tanta fatica e tanto sangue nei tempi antichi.
Grazie, Mirco. Un Gorthabbraccio a te e un bacio a Nella e Giulia.