Oddr
Iscritto il: 05/12/2010, 22:11 Messaggi: 96 Località: Cernusco s. Nav. (MI)
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Rispolvero questa discussione per cercare di fornire qualche elemento per ricondurla in ambito arcieristico scandinavo (non che non mi piacciano i coltelli o i vestiti o le foto dei teschi, anzi!).
Allora parto dal Beowulf, poema epico scritto in area Anglo-Sassone (dopo che questi ultimi si erano insediati nelle isole britanniche) ma che tratta di materiale scandinavo. Le vicende di Beowulf, re dei Geati (svedesi del sud) presso la corte danese per aiutare a liberarsi dal mostro Grendel e dalla di lui madre. Poi il poema, tra excursus vari e divagazioni, passa a narrare il restante della vita di Beowulf, fino al suo declino.
Ebbene: veniamo a noi. In questo testo si parla di arco in più riprese, riferendosi quasi sempre a quest'arma con termini composti. Si tratta di horn-bogan e di flan-bogan. Partiamo dal secondo. Flan in anglosassone è una parola che traduce "asta", "freccia", Bogan invece si riferisce all'arco (vedi l'inglese moderno bow o il tedesco Bogen). Allora in questo caso parliamo di un "arco-freccia". Potrebbe essere inteso banalmente come "arco per tirare frecce" oppure, forse meglio a mio avviso, come "arco a forma di freccia", "arco a forma di asta". Noi diremmo "arco dritto", quindi. Il tutto in contrapposizione a Horn-bogan. Horn equivale in anglosassone all'inglese moderno horn, quindi "corno". E quindi siamo alla presenza di un arco fatto di corno o a forma di corno. Da notare che l'una cosa non esclude l'atra, anzi. Verosimile pensare che un arco fatto di corno (in un ambito, quello scandinavo, dove non mancava certo legname) debba presentare anche una forma di corno. Viceversa perché utilizzare il corno? Per fare un arco dritto che è possibile ottenere più comodamente con il legno? Ora, se ipotizziamo che l'essere umano non si danna l'anima per produrre una cosa in maniera più complessa quando lo può fare in maniera più semplice, dobbiamo ipotizzare che gli archi scandinavi fossero per lo più fatti in legno, di forma dritta. L'arco "cornuto" penso sia un genere in qualche modo "di lusso", di importazione, magari da qualche scorreria perpetrata via fiume all'interno delle steppe russe. Ricordiamo che i vikinghi razziarono verso est (Russia) e verso sud (sono arrivati anche a Costantinopoli, da loro ribattezzata Mycklagard, “Grande Città”) tanto quanto razziarono verso ovest (Inghilterra, Francia, Europa occidentale). Da questi contatti con il mondo orientale potrebbero essersi portati con loro a mo' di bottino, qualche arco ricurvo composito del quale hanno avuto poi modo di apprezzare la praticità, magari a bordo dei loro "drakkar" dove un arco dritto risultava troppo ingombrante e troppo intaccabile dall'umidità del mare.
Penso che gli scandinavi, i vikinghi, fossero degli utilizzatori di archi dritti. L’arco dritto di legno era comodo d’inverno, quando giravano per i boschi sugli sci. E infatti ci sono delle raffigurazioni che mostrano degli archi muniti di un puntale verosimilmente metallico che serviva come puntale di un arco utilizzato anche come bastone o racchetta da sci, oltre che come arma da caccia. Però non disdegnavano l’arco ricurvo composito di foggia orientale. E infatti alcune raffigurazioni rupestri mostrano come i vikinghi fossero in qualche modo sensibili al fascino delle mode orientali. Ci sono delle incisioni rupestri che ritraggono dei vikinghi abbigliati con i classici pantaloni larghi "alla saracena" (ovviamente "presi in prestito" in qualche bazar mediorientale) e con delle barbette acconciate a punta alla moda dei gran visir. Erano molto aperti di costumi già da allora, questi nordici!
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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tutto ciò è molto interessante. penso anch'io così. una cosa è certa e cioè che già dal periodo della migrazione dei popoli (Völkerwanderung), l'arco composito di origine orientale era penetrato tra le popolazioni germaniche, in particolare tra i cavalieri e le persone di ceto sociale elevato mentre l'arco di legno era utilizzato soprattutto (in guerra) dalla fanteria leggera e dai guerrieri meno abbienti in genere.
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