inserisco qui questa discussione per dare una risposta a Matteo che chiedeva informazioni sulle frecce altomedievali. tra le altre domande chiedeva se erano tutte uguali e se i fabbri le pesassero. penso che la migliore risposta sia esporre i corredi tombali di guerrieri in cui sono state rinvenute frecce.

questo è il corredo di un guerriero Longobardo rinvenuto a Nocera Umbra

queste da una tomba di cavaliere sempre Longobardo da Castel Trosino

queste da una tomba di guerriro Avaro contemporaneo alle precedenti dalla regione di Kaposvar in Ungheria

sempre stesso periodo, tomba di guerriero in Slovenia

punte di Alamanni dalla necropoli di Bülack, Svizzera

qui siamo nel XII-XIII secolo in Crimea. a quellßepoca da noi non si seppellivano pi# i guerrieri col corredo.


come si nota in questi esempi l'omogeneità di pesi e forme non era così maniacalmente importante come nelle faretre moderne.

adesso capisco tante cose. pensate quanti anni luce siamo lontani dalla loro bravura in quest'arte.

attenzione però, qui si parla di contesto bellico. come dicevo dall'altra parte per la caccia era necessario che le frecce fossero precise ed omogenee. bisogna tener presente comunque che in una battuta ne servivano molto poche, anche solo due o tre. osservando ad esempio quelle alamanne sopra ce ne sono alcune a coda di rondine che sembrano proprio uguali. questo era un tipo usato per la caccia a grossi animali ma anche in guerra.
dalla mia scarsa esperienza ho notato che tirando a bersagli a ca. 130 150 metri non c'è una sensibile differenza tra punte di diverso tipo che uso. ne uso alcune intorno agli 8 grammi, 10 ed altre 13. non ho notato una differenza tra un tipo e l'altro. quando il tiro era buono andava comunque a segno senza una predominanza di un tipo sull'altro su un grande numero di tiri.

Quanto potevano essere di recupero da quelle tirare dal nemico le frecce possedute?

se la domanda è se le frecce tirate al nemico potevano essere riutilizzate e rispedite al mittente la risposta è si, succedeva. Ammiano Marcellino infatti racconta che si consigliava prima di tirare le frecce in battaglia di tagliare il filo che legava la punta all'asta in maniera che se avesse mancato il bersaglio la punta si sarebbe comunque staccata e la freccia non poteva essere usata dai nemici.

rileggendo la domanda ho capito cosa intendevi. si molto probabilmente venivano recuperate ed è possibile che alcune delle frecce rinvenute nelle tombe ritrovate appartenessero in origine a "nemici" o comunque provenienti da diversi costruttori.
ciao!