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 Raddrizzare lamina di osso 
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Iscritto il: 17/11/2010, 22:28
Messaggi: 365
Le costole durante la respirazione non flettono moltissimo... se non sbaglio il movimento sembra amplificato dalle contrazioni dei muscoli intercostali interni ed esterni....


10/01/2011, 21:52
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Iscritto il: 12/05/2011, 0:26
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pavlos ha scritto:
Lo metto qui perchè è una domanda generica.. Ho un bel pezzo d'osso tagliato da un perone di mucca che ha la consueta curvatura nel senso della lunghezza. Ho bisogno di raddrizzarlo, dite che immergerlo in aceto possa essere la soluzione per renderlo morbido e poterlo mettere in dima?
Altre possibilità?consigli? grazie!!


In passato erano note formule per ammorbidire osso e avorio così da renderli temporaneamente docili nella lavorazione di placche, bassorilievi e statue; purtroppo esse sono andate

dimenticate o di incerta interpretazione. Per i risultati di una passata ricerca in cui furono utilizzate ossa di cervide e limitatamente l'argomento sul forum, direi che tra i

trattamenti metodicamente testati, quello acetico renda le laste da costole assimilabilii al corno quanto a flessibilità, mentre ossa più consistenti si prestino solo ad essere intagliate con maggior facilità . Lamine di costola estratte dal bagno, possono

addirittura essere piegate ad "U"...anche per il verso della larghezza ed il modellamento si mantiene con l'essicamento.
Se le modificazioni che avvengono per l'aceto non favoriscono certo la durezza, è anche vero che nel caso non sia la dote ricercata. Per quanto lamine di costola

"acetificata" una volta incollate al ventre si rendano meno flessibili che quando libere, mostrandosi forse poco adatte a sostituire il corno in archi corti, è prevedibile che in

attrezzi poco precaricati e di lunghezza adeguata, così da esser sollecitati in misura minore, dette lamine contrapposte testa - testa vadano ad assolvere la funzione ordinariamente

devoluta al corno. Del resto dell'osso privo di un qualche trattamento, al ventre degli archi non ne è consigliabile la posa per la vetrosità che lo distingue: facilmente finirebbe

a schiantarsi in compressione nel tentativo giungere ad un allungo accettabile.
Il trattamento per comune aceto del commercio permette ad umido anche la spedita eliminazione della parte spugnosa interna a mezzo semplice raschiatura.
Limitatamente le costole risulta possibile modificare l'andamento longitudinale e la planearità, ma non la deviazione laterale.


15/05/2011, 1:29
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